Non è facile trovare eleganza e finezza negli Chardonnay prodotti in Italia. C’è sempre frutta popputa e grassezza in bocca, due elementi che alla fine stancano il palato. Per dire: la media dei Fiano, Greco, Falanghina, Verdicchio, Vermentino e Ribolla è sempre migliore di quella del vitigno internazionale in qualsiasi regione venga esibito.
Ogni regola ovviamente ha le sue eccezioni. A me è sempre piaciuto molto lo Chardonnay di Tasca d’Almerita, ormai tante vendemmie alle spalle, e oggi vi segnalo quello di Alois Lageder, la bellissima azienda di Magré in Alto Adige ormai totalmente convertita alla biodinamica al termine di un percorso iniziato vent’anni fa. Quando si prendono le misure giuste e non si eccede con la voglia di stupire, è possibile ottenere bianchi di straordinaria finezza ed eleganza oltre che di ottima longevità. Non a caso il Lowengang esce con quasi due anni di attesa rispetto alla vendemmia e le premesse per l’incanto al palato ci sono tutte perché partono da un ottimo rapporto con il legno, mai invasivo e molto delicato.
C’è poi il base che passa solamente in acciaio, magari è un po’ più semplice al naso, ma sicuramente in bocca ha grande spinta grazie alla freschezza tonica e vibrante. Il Lowengang si candida ad essere un grande vino bianco italiano cercando di formare una collezione che al nostro paese manca ancora quasi del tutto. Di recente abbiano provato il 2004 e lo abbiamo trovato perfetto ed entusiasmante perché solo dopo alcuni anni i vini di questa stoffa riescono ad esprimersi al meglio grazie al ritrovato equilibrio. In commercio invece trovarete facilmente il 2006, prodotto in oltre quarantamila esemplari e dunque di buona reperibilità. Il mio consiglio in questi casi è sempre lo stesso: comprate, conservate e riaprite tra una decina di anni. L’assoluta eleganza del bicchiere rifugge da piatti grossolani e prepotenti, esige invece preparazioni di mare e di carni molto delicate e costruite con cura come il risotto al baccalà e fichi secchi del Cilento pensato da Gennaro Esposito della Torre del Saracino. E tenetelo lontano anche dalla banalità del crudo, por favor.
MAGRE (Bz) Vicolo dei Conti, 9 Tel. 0471.809500 www.aloislageder.com Enologo: Luis Von Delleman Uva: chardonnay