Seconda edizione di Looking For White, ovvero la sfida a cercare un degno compagno o sposo per la mozzarella tra i bianchi del Sud. L’incontro tra la mozzarella e il vino è il gioco al rimpiattino tra succulenza e sapidità. Due i giocatori stasera: da un lato l’immacolato latticino e dall’altra il Greco, definito da molti un rosso travestito da bianco per la sua struttura importante.
2 le batterie e 10 i campioni in totale, divisi in due manche presentate da Luciano Pignataro, Pasquale Porcelli e Maria Sarnataro. Due di ciascuna batteria concorrono per il primo, secondo e terzo posto alla finale.
Lo scorso anno era stato protagonista il Fiano e, questo, il Greco. Lo scorso anno, per giunta, un Fiano multi regionale, e quest’anno, il Greco di provenienza irpina, anzi dell’areale della Docg.
Il gioco non è alla valutazione del vino, specifica Luciano Pignataro, ideatore dell’evento e “banditore” della affollata degustazione, ma ugualmente risulta inevitabile, aggiungo io, che un vino che non risulta piacevole, come accade per il campione 5 della batteria 1, anche l’abbinamento risulti difficile.
L’abbinamento è questione di armonia, di reciproco accompagnamento ed esaltazione. Se il vino non c’è, o se la mozzarella non c’è, inutile dirlo, anche l’abbinamento nel suo complesso è mediocre. Se non impossibile.
Prima batteria (in ordine: il numero del campione e il mio voto)
1) 9 Antico Castello. Un bel Greco davvero, con delle piacevoli note agrumate. In bocca è lieve e fresco. Mi piace con la mozzarella.
2) 7 Bambinuto. Un bel bicchiere elegante. Con note di frutta a polpa gialla. Molto interessante anche in bocca con una lunga persistenza. Un vino di grande struttura. Ma con la leggiadra mozzarella finisce per coprirla.
3) 7 Un vino con tutti i connotati olfattivi del Greco. In bocca leggermente caldo. Importante. Per questa ragione, come il precedente, sovrasta la mozzarella.
4) 2 Contea D’Altavilla. Non entusiasma questo Greco, per la presenza di questa nota di bubble-gum al naso. In bocca è sfuggente. Non lo trovo felice nell’abbinamento con la mozzarella.
5) 8 Un vino dalle piacevoli note sapide e ammandorlate. In bocca, pur avendo una bella struttura, è sufficientemente leggiadro. Se la contende, per me, con il campione 1 in abbinamento.
I risultati:
Escluso il campione 2 (Bambinuto) con 218 voti, il campione 1 (Antico Castello) con 241 voti il campione 4 (Contea D’Altavilla) con 217.
Passano alle finali il campione 5) con 259 punti e il campione 3) con 243.
Seconda batteria
6) 7 D’Aione. Al naso frutta matura. Un vino leggermente monocorde al naso. Note bananate in bocca. Piacevole l’abbinamento sebbene il vino non è nelle mie corde. Un finale pulito e rotondo.
7) 7 Di Marzo. Note diluite al naso, di fiori recisi. Cerco le note piu’ tipiche. L’abbinamento funziona abbastanza ma non entusiasma.
8) 9 Una nota verde la naso e di frutta matura lievissima. In bocca una bellissima acidità e una bella lunghezza. Nell’abbinamento il vino con delle note di erbe aromatiche esalta quelle della mozzarella.
9) 7 Una piacevole micro mineralità al naso con un tappeto di frutta a polpa bianca. Una bella morbidezza in bocca ma una nota di mandorla amara crea con la mozzarella una scia amarognola che non va.
10) 6 Masseria Murata. Delle belle note salmastre al naso e in bocca. Il vino è sapido e dalla struttura piuttosto impegnativa. In bocca un eccesso di alcolicità penalizza la mozzarella, troppo delicata.
I risultati (in ordine: il numero del campione, il mio voto e una breve valutazione dell’abbinamento):
Esclusi il campione 10 (Masseria Murata) con 236 punti, il campione 6 (D’Aione) con 258 e il campione 7 (Di Marzo) con 268.
Accedono alla finale il campione 8 con 298 punti e il campione 9 con 305.
La finale:
1) 8 Coste di Tufo. Il vino sovrasta lievemente la mozzarella.
2) 10 Cantina Dei Monaci.Il vino ripulisce la bocca con la sua freschezza agrumata. Resta in bocca piacevolmente il latte.
3) 9 Donnachiara. Il vino è molto piacevole. E anche l’abbinamento. Non c’è la bella pulizia del precedente. Ma una bella lunghezza dei due prodotti insieme.
4) 7 Feudi di San Gregorio. Nessuna particolare sensazione, i due prodotti si elidono.
Giusto il tempo di fare un po’ di conteggi e poi Luciano Pignataro e Maria Sarnataro annunciano i vincitori.
Si classificano al terzo posto il campione 3, al secondo il campione 2 e al primo il campione 4.
Sul podio, dunque, dal terzo al primo posto: Donnachiara, Cantina dei Monaci e Feudi di San Gregorio.
Note: ho scritto questo report nel corso della degustazione, computer alla mano. Risulterà, nel leggerlo, che il voto del pubblico non coincide con il mio, ma poco conta: vince chi tra i contendenti ha saputo presentarsi meglio e conquistare la mano della Mozzarella di Bufala campana dop. E tanto mi basta.
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