di Virginia Di Falco
Per essere un pub è un pub. C’è tanto legno e tanta birra, un bancone importante e diversi comodi posti a sedere per godersi quello che si ordina da bere.
Solo che qui si mangia anche molto bene. Secondo gli ispettori della Rossa talmente bene da meritare una stella. Il primo pub a prendere una stella Michelin a Londra.
The Harwood Arms così come è oggi nasce nel 2008 dalla scoppiettante collaborazione di Brett Graham lo chef bistellato del Ledbury, Mike Robinson conosciuto per il suo pluripremiato pub campagnolo nel Berkshire e – manco a dirlo – Edwin Vaux prorietario della storica birreria.
Con uno stile British molto riveduto e corretto, ma soprattutto restituito alla luce e alla luminosità, l’ambiente colpisce per i colori tenui, i toni classici, eleganti, senza stonature. Sedie tutte diverse l’una dall’altra, tutte robuste, tavoli possenti ingentiliti solo da fiori freschi e tovaglioli di lino bianco finissimo.
Servizio molto easy – la camicia a righe del cameriere portata fuori dai pantaloni strappa un sorriso, pensando all’Ispettore Anonimo d’Oltralpe – ma anche cordiale e attento. Il pane, soprattutto quello di segale, è buonissimo, così come il burro. Carta dei vini e delle birre essenziale ma efficace e con ricarichi da pub, che dunque invitano a bere più che a far di conto.
D’altro canto siamo nel quartiere residenziale di Fulham, oggi uno dei più costosi di Londra, dove di rustico e campagnolo c’è ben poco.
E ovviamente, anche nella cucina – che nel suo manifesto si appella ad una genuina ruralità – c’è uno stile molto moderno e metropolitano perchè, come ironizza il tagliente critico gastronomico del Guardian Jay Rayner (al quale l’Harwood è molto piaciuto) «a Londra la carne non si prende di certo ad Hyde Park e il pesce non viene dal Tamigi».
E infatti i nostri amici fanno arrivare quasi tutto dal Berkshire, contea dell’Inghilterra sud-orientale (si, si: quella del Fat Duck di Blumenthal), le carni, gli ortaggi, la cacciagione. E di questi tempi, si sa, è proprio da quest’ultima che conviene cominciare.
Quale starter migliore di una pernice arrosto? La carne è cotta alla perfezione, dentro succosa, ogni boccone rinfrescato e arricchito dall’insalatina con salmi e crema di fegatini e, a irrorarla, un bicchierino di ‘game tea’, brodo ridotto con mead (una sorta di sidro di miele) ed Earl Grey. Brodo profumato ed efficace all’olfatto, un po’ meno al palato con il tè che si perde nel miele.
Sfiziosa e di grande equilibrio la lingua di bue, piatto che vale la sosta. Brasata nella birra stout e servita con cipolle sott’aceto e poi fritte, scalogno e l’uovo ‘rotto’ in maniera magistrale: morbidezza, grasso, acidità, dolcezza, croccantezza: cosa volete di piu’?
Anche il petto di fagiano arrosto arriva con una cottura da manuale, carne sapida e succosa, abbinamento classico con le patate, qui a strati pressati, gustosissime, e verdure saltate nel burro e nel malto (quest’ultimo francamente inutile). Più comune, ma sempre di qualità eccellente, la coscia di maiale con la sua pancetta, cipolle stufate nella birra – una ale questa volta – e baby carote croccanti. Qui, a dir la verità, è difficile davvero contrastare il duecento per cento di grasso del piatto, ma non credo che nella cucina dell’Harwood – così come in quasi tutto il Regno Unito – se ne facciano un problema con la carne di suino. Non so se grasso è bello. Ma qui è sicuramente buono.
Infine, se pensate di potercela fare, non rinunciate alla scodella di ‘garlic potato’ le patate all’aglio arrosto, cotte con la loro buccia, da dipendenza assoluta (siamo pur sempre in un pub!).
Chiusura dolce indovinata, con la pera cotta nell’Earl Grey con scaglie di mandorla e sherry, accompagnata da un gelato al burro bruciato.
Insomma, una cucina robusta ma ricca di sapori, in un posto rilassante e sorprendentemente delicato. Davvero una bella esperienza: fateci un salto.
Per tre portate si spendono circa 55 euro.
Walham Grove, SW6 (quartiere Fulham)
Tel. (020) 7386 1847
www. harwoodarms.com
Chiuso il lunedi a pranzo
Da martedi a sabato: 12:00-15:00 e 18:30-21:30
Domenica: 12:30-16:00 e 19:00-21:00
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