di Enrico Malgi
Di che stavamo parlando la volta scorsa? Ah, degli chef campani che stanno spopolando al nord Italia. Bene, anche ALL’OSTERIA CASCINALE di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese a due passi dal terminal dell’aeroporto della Malpensa, il cuoco, che si chiama ROSARIO DE FILIPPIS, è un ventitreenne chef capo partita di Sarno (SA), con importanti esperienze già maturate presso prestigiosi ristoranti come il DA VITTORIO di Brusaporto (BG) e il NOMA di Copenhagen. Che cucina propone? Diciamo varia, tradizionale, creativa, territoriale e in parte ancestrale. E allora, come l’ho trovata nella mia recente visita? Interessante, intrigante, propositiva e futuribile, nel senso che può e deve migliorare e sicuramente ci riuscirà visto i presupposti.
Il locale è di proprietà dei fratelli MARCO E ROBERTO PORZIO; è bene arredato con stile sobrio e moderno e con ampio spazio esterno sotto un comodo patio, che nelle sere d’estate accoglie una nutrita pattuglia di graditi ospiti. Cortesia, professionalità, ottima accoglienza, servizio in sala attento e preciso, enoteca ben fornita e prezzi contenuti sono poi valori aggiunti.
A pranzo Marco e Roberto propongono la formula “tutto compreso”, con menù fissi low cost, anche perché l’osteria è situata al centro di un’area industrializzata e vicinissima all’aeroporto.
La cena inizia con il classico “benvenuto” composto da brodetto di pescatrice, con crostini di pane nero e germogli di crescione. Piatto leggero e propedeutico, che ha lo scopo di preparare lo stomaco alle successive pietanze più sostanziose.
Missione compiuta! L’altro appetizer è classicheggiante e primordiale, con rimandi alle origini dello chef: mini parmigiana, accompagnata da pomodoro fresco e ricotta salata. Sapori esaltanti, mediterraneamente coinvolgenti, intriganti, leggeri e semplici. Si prosegue poi con una tartare di ricciola, insalatina di farro e zenzero agli agrumi. Piatto nel complesso accattivante ed omogeneo.
La ricciola è molto gradevole e il farro delizioso. Il primo è composto da spaghetti alla bottarga.
Nella sua semplicità, questa è una preparazione centrata ed equilibrata. La giusta cottura al dente della pasta e la buona sapidità della bottarga donano una godibile sensazione palatale. Il secondo è un trancio di baccalà al vapore su passatina di ceci e pomodori confit.
Piatto interessante e gustoso, con buona sapidità. Si finisce con il tiramisù scomposto con panna, caffè e biscotti. Buono veramente!
I due vini, scelti personalmente dall’ospitale ed intraprendente Marco, che hanno accompagnato tutto il pasto, direi che si sono rivelati molto azzeccati e riflettono il gemellaggio nord-sud: il Franciacorta Saten La Valle e il Bianco di Bellona Coda di Volpe di Tenuta Cavalier Pepe.
In carta, ovviamente, altre ottime proposte che fanno sicuramente onore al promettente Rosario. Nello scorrere il menu, non nascondo che mi sarebbe piaciuto assaggiare qualche altro intrigante piatto. Sarà per la prossima volta, spero.
In conclusione, quindi, si tratta di una cucina semplice e genuina da provare assolutamente, accompagnata poi da pregevoli vini. Il giovane chef possiede ottimi numeri e chance da giocarsi. Se manterrà le promesse, in avvenire avrà sicuramente successo e questo è quanto gli auguro di cuore. Ad majora!
Foto di Enrico Malgi
OSTERIA CASCINALE
VIA DEL GREGGE, 100
FRAZIONE TORNAVENTO – LONATE POZZOLO (VA)
TEL. 0331 300164 – CELL. 347 1749538 – 335 5958491
CHIUSO DOMENICA E LUNEDI’ SERA
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