L’olio nuovo dell’Alto Casertano al frantoio Barbiero, classe 1903

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Franco D’Amico

Una domenica speciale presso un frantoio storico della provincia di Caserta con circa 110 anni di storia, della famiglia di Tommaso Mastroianni da Villa S. Croce, una frazioncina di Piana di Monte Verna arrampicata tra i monti caiatini. E’ festa nell’aia del Frantoio Barbiero quando arriva anche il gruppo WWF del Bosco di San Silvestro da Caserta per partecipare, insieme a tanti giulivi bambini, alle lezioni frantoiane e di molitura delle olive, poi al laboratorio con l’assaggio slow dell’olio nuovo di olive locali appena frante.

 

 

PIETRE ROTEANTI CHE COSTRUISCONO BONTA’

La storia di quattro generazioni di ovicoltori e frantoiani, iniziata nel 1903, continua in casa Mastroianni, da sempre legata alla grande qualità e tipicità dei prodotti e sapori della cucina rurale dell’area caiatina, in particolare con la coltivazione di ulivi secolari come la qualità “Caiazzana” e “Corniola”, nonché di vitigni antichi come il Pallagrello e Casavecchia.

 

 

Una tradizione che viene da lontano quella del Frantoio “Colline di Caiazzo”, iniziata da Agostino Barbiero che intraprese la propria attività nel settore con spiccata professionalità e passione, poi tramandata ai familiari nel corso del tempo, sino ai giorni nostri con Tommaso Mastroianni, a sua volta erede di papà Paolo (Maresciallo dei Carabinieri) e mamma Rosaria Barbiero, quale custode di un marchio di qualità che rappresenta per Villa S. Croce e tutte le valli intorno un punto di riferimento da sempre, cui faranno seguito in futuro Paolo, Giovanni e Donatella, i bambini di Tommaso.

Tecniche moderne di frangitura con un impianto di ultima generazione che mantiene le molazze in pietra di granito per contenere gli aromi particolari, fondamentali per garantire appieno le caratteristiche organolettiche dell’olio, lasciandone immutate la naturalità dei profumi e del gusto.

PROTEGGIAMO LA NATURA E I SAPORI

Il gruppo WWF – La Ghiandaia di Bosco S. Silvestro arriva con una frotta di bambini entusiasti e festosi, che hanno già sperimentato dal vivo la raccolta delle olive nel corso della loro giornata trascorsa open air. Tantissimi seguono con attenzione la visita ai contenitori pieni di olive appena raccolte dai contadini circostanti, tra qualità caiazzana, leccino e altre alloctone, per la corniola bisogna aspettare ancora a causa della sua maturazione e invaiatura tardiva. I trattori con i carrelli da trasporto man mano arrivano nel cortile del frantoio per la gioia dei bambini, che fanno domande e si chiedono come possa accadere che da un frutto così piccolo venga fuori una bontà così grande come l’extravergine di oliva. A tali domande ci pensa Tommaso Mastroianni che riunisce tutti in area didattica, all’aperto, con uno splendido panorama  della valle immersa nel verde e i Monti Trebulani, rispondendo con semplicità, accontentando grandi e piccini sulle tecniche di frantoio che vanno dal lavaggio iniziale alla frangitura e gramolatura delle olive, alla centrifugazione sino all’estrazione del prodotto oleario finale delle Colline Caiazzane, che imbottigliato arriva sulle nostre tavole e nei migliori locali.

PRODOTTI SOLO RURALI NELL’ASSAGGIO SLOW

Il banco dell’assaggio intanto è pronto e tutti i presenti si portano al buffett organizzato nell’occasione, non a caso.

Infatti, un incontro per me inaspettato ma molto gradito è con Stefano De Matteo, con radici a Villa S. Croce, patron de “Il Generale” di Caiazzo, Osteria d’Italia Slow Food, che con il suo staff ha predisposto quanto di meglio si potesse sperare per un’occasione del genere, ci delizia con delle cicoriette del suo orto e fagioli locali, un pancotto speciale, all’olio nuovo, salsiccia di nero casertano e bocconcini di mozzarella tutti provenienti da produttori della zona, abbinati ai grandi vini di Tommaso Mastroianni, due “Crapareccia” come si deve, il Pallagrello nelle versioni bianco (annata 2011) e nero (annata 2008), io intanto assaggio il pane con l’olio novello per tastarne meglio i profumi e il sapore, poi un brindisi tutti insieme.

 


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