Locanda Scialapopolo a Benevento, “la vera cucina povera…quella del popolo”

di Tiziano Terracciano

Tradizione vuole che non è Natale, in casa di ogni Sannita che si rispetti, se non si mette in tavola la Zuppa di Cardone Beneventano. E in questa locanda è diventato un piatto talmente iconico che lo si può trovare a menù pressoché tutto l’anno. Una locanda che, già prima di entrare, sotto l’insegna specifica la tipologia di ristorazione proposta, ovvero “La vera cucina povera…quella del popolo”.

In inverno il locale può accogliere al massimo un trentina di persone, nella bella stagione qualcuno in più sfruttando anche l’esterno. Al soffitto non può mancare una scopa appesa, essendo nella città delle Streghe. Alle pareti poi sono appesi una sfilza di orologi, tutti rigorosamente fermi, in quanto Alfonso ci dice che a tavola ci si ferma per mangiare e gioire, e non per guardare il tempo passare! Alfonso è il proprietario che si presenta ad ogni ospite che varca la porta e che non si stanca mai di descrivere il menù del giorno elaborato esclusivamente con materie prime stagionali e fresche di giornata.

La Zuppa di Cardone Beneventano (10 euro) è catalogata nella sezione dei primi piatti in quanto può essere anche un piatto unico. Noi però la ordiniamo come antipasto per iniziare la serata con la specialità che ci ha attratti qui questa sera. Una Zuppa fatta con brodo di gallina, cardi, polpettine di carne mista suino-vitello, e “stracciatella” di uova fresche e formaggio. Il cardo, o meglio il Cardone Beneventano, ha l’aspetto, così come lo abbiamo visto sui banchi di tutti i fruttivendoli veraci sanniti, di un enorme sedano ma che appartiene alla famiglia dei carciofi selvatici. Quindi il suo sapore vagamente amarognolo caratterizza questa zuppa dal favoloso sapore che qui ha un bilanciamento di sapidità che rasenta la perfezione e che invoglia ad intingervi l’ottimo pane fino all’ultima goccia di brodo.

Il nostro antipasto lo facciamo continuare con una porzione (10 euro) di Baccalà fritto servito su crema di ceci frullati e con polpettine di pane aromatizzate con scorzette di limone. Il baccalà risulta ammollato al giustissimo punto di sapidità e consistenza.

Per primo assaggiamo un piatto che Alfonso ci dice di non essere mai riuscito a togliere dalle proposte del giorno. La Lardiata (10 euro) composta da Penne rigate, Lardo di Guanciale, Cipolla, Peperoncino e Pecorino. E anche qui ci tocca di allungare le mani nel cestino del pane per fare una scarpetta che riconsegnerà il piatto in cucina quasi splendente.

Non possiamo andare via però senza assaggiare un altro piatto della tradizione contadina, i Mugliatielli fritti con patate e peperoni (16 euro) quella pietanza che Alfonso dice “o la si ama, o la si odia”, senza mezze misure. E noi la amiamo!

Ad un tavolo vicino hanno chiesto la carta dei vini e Alfonso la ha elencata: “Signò qui ci sono due vini, uno rosso e uno bianco, un Aglianico e una Falanghina del Sannio!” (10 euro al lt.). E se volete un solo calice di vino, il bicchiere è sempre quello da trattoria ed il vino ve lo potete versare dalla sfiziosissima bottiglia dalla capacità di 1/8.

Locanda Scialapopolo

Via Francesco Paga 69 – 82100 Benevento

Tel. 331 792 0783

Locanda Scialapopolo sul web


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