di Tiziano Terracciano
Siamo tra le Mainarde Molisane, dove i cartelli ci ricordano che siamo in un’area di eccezionale pregio ambientale! Quindi dopo aver goduto dello splendido paesaggio, aver fatto visita all’antica area dove fu eretta anche l’abbazia di San Vincenzo al Volturno, e aver fatto una passeggiata intorno al lago di Castel San Vincenzo (dove abbiamo incontrato dei cacciatori di Tartufi insieme ai loro indispensabili e simpaticissimi amici a quattro zampe di razza Lagotto ) ci siamo recati a pranzo presso questa locanda per mangiare pietanze genuine molisane.
Una volta entrati notiamo una targa di una nota trasmissione televisiva in cui il proprietario e chef Stefano Rufo è stato premiato per i piatti rappresentativi della propria regione e non a caso la locanda è stata scelta anche come set per girare una docu-fiction dal nome “Una terra chiamata Molise”.
Mentre siamo seduti all’esterno ci viene servito un aperitivo con prosecco e qualche ciotolina di tarallini, olive e tocchetti di prosciutto crudo sott’olio. Una volta a tavola ci arrivano prima delle polpettine di pane e poi l’antipasto composto da formaggi locali (la tipitca stracciata molisana, la ricotta, la caciotta, il caciocavallo ed il caciosalame, ovvero i salame avvolto dalla pasta di caciocavallo, una invenzione che servì agli emigranti per nascondere appunto i salami ai rigidi controlli doganali d’oltreoceano) e i salumi fatti in proprio presso la macelleria di famiglia situata in paese (tra cui incuriosisce e fa nascere qualche titubanza la salsiccia secca di fegato, che ben presto si rivelerà una vera e propria prelibatezza!). Salumi gustosi e dolci, segno dell’ottimale stagionatura che avviene in queste zone montane senza dover eccedere con il sale per la conservazione.
Nell’antipasto si può scegliere, e lo abbiamo scelto, anche l’Abbuoto (involtino di budelline e interiora di agnello), che è a tutti gli effetti un secondo piatto e che qui viene preparato come una sorta di braciolona con cottura stufata. Un piatto sicuramente da non perdere per assaporare la tradizione esaltata dall’equilibrata preparazione, che senza eccedere con le spezie non fa mai prevaricare il sapore intenso delle interiora di agnello.
Per primo volevamo assaggiare del tartufo fresco ma purtroppo sono ancora i primissimi giorni dell’apertura della caccia al tartufo e non possiamo essere accontentati neppure con uno scorzone che prima ci viene detto fosse disponibile e che poi non si è trovato più. Quindi quando arrivano i crioli con il tartufo sott’olio li rimandiamo indietro e optiamo per dei buonissimi Paccheri con ragù di cinghiale e zucca.
Concludiamo con una succulenta, tenera e buonissima bistecca di Vitello molisano.
Locanda Belvedere
Località Pratola 86070 – Rocchetta a Volturno (IS)
Fraz. Castelnuovo al Volturno
Tel. 338 17 30 892
www.locandabelvedere.eu
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