di Salvatore Pope Velotti
Nel mese di ottobre 2018 ho trascorso alcuni giorni a Creta, esattamente nei pressi di La Canea (o Chania); fino al mio sbarco temevo di restare digiuno o quasi, immaginando di nutrirmi di insalate e poco più. La Michelin non segnala alcun ristorante nell’intera isola di Creta, mentre le app settoriali Happy Cow e Vegan Maps segnalano la prima pochi locali e la seconda nessuno. Disperato, mi sono iscritto ad un gruppo Facebook di vegani a Creta per constatare tristemente nessun utente attivo (e intimamente deducendo che fossero tutti morti impazziti per carenza di B12).
La realtà è stata, invece, ben diversa: La Canea si è rivelata inaspettatamente vegan friendly pur se con svariati limiti che cercherò di riportarvi per potervi meglio orientare in caso di visita a questa splendida isola.
Tra i limiti tenete in considerazione che nei locali cretesi vi troverete di fronte a personale che ignora assolutamente la differenza tra un piatto vegetariano e uno vegan e vi proporranno spesso piatti contenenti feta, yogurt, miele o uova, come ad esempio la spanakopita, torta salata a base di spinaci e cipolle ma con aggiunta di uova e, spesso, formaggio (anche se va detto che ne esiste una versione tradizionale del periodo quaresimale completamente priva di derivati animali mentre quella abitualmente servita contiene derivati).
Un piatto che potrete invece ordinare un po’ ovunque è il dakos, fetta circolare di pane biscottato integrale e condito con pomodori, olio evo, origano e formaggio fresco e talvolta capperi e olive: nessun locale avrà difficoltà a prepararvene uno senza formaggio.
Altro piatto tradizionalmente e accidentalmente vegano è il gemistà: pomodori e peperoni (ma anche melanzane) ripieni di riso, solitamente accompagnati da patate al forno. La modernità ha portato anche questo piatto ad essere talvolta guastato da formaggio e carne, quindi informatevi sempre prima di ordinarlo.
Allo stesso modo troverete ovunque l’insalata greca che ugualmente vi potrà essere servita senza feta praticamente ovunque.
Una nota di merito per è l’acqua offerta appena vi sedete, sia in un bar sia in un ristorante, in bottiglia o bicchiere.
Una considerazione sulle porzioni: a Creta sono enormi, ovunque, dalla bettola alla tavola di lusso: tenetene conto!
Un’altra piccola considerazione: Creta, oltre che isola delle capre, è l’isola dei gatti: ne troverete ovunque, liberi, e se mangerete all’aperto siederanno accanto a voi o ai vostri piedi. La loro presenza è piacevolmente ben tollerata anche dai ristoratori ma siate pronti a deluderli non potendo loro offrire alcun avanzo adatto a un carnivoro.
Fatte queste premesse di carattere generale, vi segnalo di seguito una selezione di locali.
Il primo consiglio, vera ancora di salvezza, è quello di adocchiare i locali di questa catena, dove troverete cappuccini di soia, biscotti e ciambelle fritte vegan. L’insegna verde di Gregory’s vi sarà amica se deciderete di raggiungere le bellissime spiagge del sud o dell’estremo occidente dell’isola, rappresentando l’unica occasione o quasi per una colazione, uno spuntino o un pranzo vegan in zone rurali e meno preparate sul tema. Avrete infatti anche la possibilità di comporre un panino o una pita con vari ingredienti a vostro piacere (tra cui anche dei falafel, per le vostre carenze proteiche). Ma avrete soprattutto la possibilità di ordinare la tradizionale spanakopita anch’essa vegan.
Ristorante vegetariano e vegano, situato immediatamente alle spalle della parte occidentale del porto veneziano, subito fuori il circuito turistico affollato, spartano tanto da avvicinarsi più a un home restaurant, ha un menù assolutamente turistico, servendo piatti locali famosi accanto a burger. La cucina, come detto, è semplice, non ha una linea ben definita, capiterà di cenare all’aperto su un terrazzino condiviso con un B&B e quindi vi verrà chiesto gentilmente di far passare gli ospiti che vi alloggiano. Se come me non sopportate se non nei garyburger quel sedicenti formaggi vegani che col loro odore di cocco coprono qualsiasi altro, vi consiglio di chiedere anticipatamente quali piatti li contengono e di scartarli (e ve ne sono troppi per il mio gusto personalissimo); se invece siete dei fan del prodotto avrete le vostre soddisfazioni.
Io promuovo le polpette di cavolo speziate servite con patate al forno e una salsa piccante a base di peperoni.
Prezzi consoni rispetto all’offerta generale.
Ristorante vegetariano e vegano, situato nella parte orientale del porto, fuori dalla parte turistica. Si tratta di una trattoria che offre un menù composto da piatti completamente tradizionali, molti dei quali rivisti in chiave vegan.
Il servizio sarà lentissimo: approfittatene per parlare coi vostri commensali e per fare amicizia coi tavoli accanto. Il pane è fatto in casa, con lievito madre e buona percentuale di farine integrali.
Vari piatti assaggiati, tra alti e bassi; è forse l’unico posto in cui potrete trovare una mussaka vegan che però non è il massimo: la besciamella di latte di mandorla era troppo addensata sembrando quasi una gelatina.
Pochi sembrano i piatti espressi ma vi è un’ampia selezione di legumi serviti e tanti sono i piatti al forno: tra questi, dei superbi fagioli giganti, piatto che vi raccomando in questo locale.
Prezzi in linea con l’offerta.
Tavola calda dai grandi numeri, aperta da pranzo fino alle 19:30, sempre affollata. Tra le varie pietanze potrete trovare diversi piatti vegan. Difficilmente potranno veganizzare qualche portata, vista la linea del locale.
Piatto consigliato: la revithosoupa, zuppa di ceci greca accidentally vegan.
Prezzi in linea con la tipologia del locale ma con una buona qualità dell’offerta.
Wine bar che affaccia sul porto veneziano, proprio al termine della parte occidentale, accogliente, serve solo piatti freddi. Oltre ad una focaccia ripiena segnalata come vegan in menù, è qui che ho mangiato i migliori dakos durante il mio soggiorno. Eccellente selezione di vini, con piccoli produttori locali e nazionali, serviti anche al bicchiere, con un servizio attento ed eccellente pur se gradevolmente informale. Un locale che consiglio vivamente anche solo per bere qualche buon bicchiere.
Un consiglio: fatevi dare delle olive, mentre aspettate i piatti; sono ottime e, inopinatamente, fuori menù.
Ottimo rapporto benessere/prezzo.
Un ristorante all’interno di un residence sul mare, nei pressi della spiaggia di Kalamaki e quindi fuori città. Non gli davo credito e, a peggiorare la mia percezione, l’ottimo posizionamento che raggiunge su Trip Advisor, che pure segnala “opzioni vegane” in menù ma credevo si trattasse delle solite insalate e patatine fritte. Una sera ho comunque cenato qui essendo a poche decine di metri da dove alloggiavo e mi sono dovuto ricredere: vari piatti vegan in carta o comunque veganizzabili, tra cui una insalata di quinoa, lenticchie e peperoni. Locale gradevole e servizio ben impostato.
Piatto speciale il gemista con pomodoro e peperoni ripieni (anche se avrei preferito delle patate al forno anziché fritte).
Buon rapporto qualità prezzo.
La vera scoperta: un ristorante d’albergo, ospitato in un edificio del XVI secolo passato da tra proprietà veneziane a turche, in un piccolo vicolo della zona orientale della città, ha tavoli all’aperto e in un piccolo patio ma ho molto apprezzato la sala interna che affaccia sul piccolo hammam. Il locale è bellissimo, con arredo minimalista e il servizio è di alto livello, premuroso e cortese.
Il menù strizza l’occhio alla clientela internazionale dell’albergo ma mantiene ben saldi i piedi in Grecia. La cosa straordinaria sta nella presenza di un menù vegan composto da sei piatti, quasi tutti ottimi, vista la buona mano in cucina.
Una carta dei vini non ampia, con alcune etichette locali e una lista per i cocktail completano il menù.
Tra i piatti che consiglio le verdure e ortaggi sbollentati ma croccanti e la skioufihta, una pasta fresca cretese condita con un pesto di erbe locali, noci e pane croccante.
Eccellente rapporto qualità prezzo in relazione ad ogni aspetto del locale, tra cucina, arredo e servizio.
Dai un'occhiata anche a:
- La Trattoria di via Serra a Bologna: la cucina della tradizione di Flavio Benassi e Tommaso Maio
- Guida a Taurasi, il cuore del vino rosso in Irpinia
- I nostri week end. Gesualdo, Irpinia: un viaggio tra Storia, Gusto e Tradizione
- Guida | Le migliori trattorie del Cilento. 40 indirizzi! SEMPRE AGGIORNATA!
- Guida enogastronomica della Costiera Amalfitana: trattorie, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, vini
- Pandeli Restaurant a Istanbul, cucina tipica turca nel mercato egiziano
- Dove mangiare a Positano. La guida da non perdere
- Guida alle migliori trattorie di Napoli: 46 indirizzi imperdibili