L’oste e cuoco Filippo La Mantia propone Sfincione e Bollicine. Un piatto tutto siciliano che viene presentato a Milano in collaborazione con Cantine Ferrari.
Lo sfincione, ancora poco conosciuto fuori dai confini siciliani, è proposto nella versione palermitana, bagherese e quadrata, quest’ultima alleggerita nell’impasto da Totò (Salvatore Trafiletti), pizzaiolo esperto che si è già fatto notare per le sue brioche, perfette per la granita siciliana.
Filippo La Mantia: «Sono anni che sogno di portare il re del cibo siciliano di strada qui a Milano; i filetti di acciughe, il pecorino fresco, la ricotta di pecora, la mollica di pane, il caciocavallo grattugiato a scaglie… gli ingredienti che fanno parte dell’impasto mi riportano a casa, nella Sicilia che mi piace di più, quella che voglio condividere con i miei clienti. Lo sfincione è un racconto, iniziato tantissimi anni fa, fatto di fidanzamenti, feste popolari, strade e mercati, sagre e celebrazioni religiose».
La tradizione narra che siano state le suore del Convento di San Vito a inventare lo sfincione, nel cuore delle mura di Palermo tra il mercato del capo, la via Cappuccini e piazza Indipendenza.
Ed ecco la ricetta
Lo sfincione palermitano di Filippo La Mantia
Di Salvatore Trafiletti
Ingredienti per 4 persone
- Impasto :
- 250 gr di farina zero
- 250 gr di semola rimacinata di grano duro
- 5 gr farina di malto
- 50 gr di strutto
- 10 gr sale
- 3 gr lievito di birra
- Nell impasto :
- filetti di acciughe qb
- caciocavallo qb
- mollica di pane fresco
- salsa di pomodoro
- origano e basilico fresco
Preparazione
dopo che l impasto si è ben incordato, viene fatto riposare per circa 20 minuti
una volta eseguito lo staglio della pezzatura desiderata lasciamo lievitare fino a quando il volume non sarà raddoppiato
condire con filetti di acciughe e salsa di pomodoro, aggiungere sopra la mollica di pane unita al caciocavallo e all’origano fresco
inforniamo
cottura con forno statico a 200/220 gr per circa 20 minuti, il tempo di cottura ovviamente cambia in base al forno e alla quantità di impasto nella teglia
Condimento
in uscita aggiungiamo il trito di capperi, olive, pomodorini, basilico e prezzemolo (conditi con olio sale e pepe nero)
Dai un'occhiata anche a:
- Dreamer Coffee Bar a Pompei: il cornetto da mangiare a qualsiasi ora del giorno
- Casatiello napoletano salato: la ricetta perfetta
- Pizza con la Zucca: 30 Indirizzi Imperdibili
- La Parigina, la merenda “p’ ‘a riggina”: dove mangiarla in 8 imperdibili indirizzi
- Il Forno Panificio Pizzetteria a Napoli: la pizza “fina fina” sfornata tutto il giorno
- Avellino, Capaldo Forno Contemporaneo