Lo Chef Paolo del Giudice raddoppia, Capasanta apre a Maiori. Vocazione Mare in declinazione amalfitana

Chef Paolo del Giudice e Luca Cozzolino

di Giulia Cannada Bartoli

A due anni esatti dall’inaugurazione di Capasanta a Pompei, lo chef patron Paolo del Giudice raddoppia: ha, infatti, inaugurato a fine marzo Capasanta a Maiori, gemma d’incomparabile bellezza in costiera amalfitana.

Il ristorante è all’interno dell’hotel Villa Pandora, romantica residenza quattro stelle a picco sul mare.

L’hotel ha 13 camere tutte vista mare con piscina e solarium aperti, su prenotazione, anche al pubblico.

Del Giudice ha firmato l’intero progetto ristorazione della struttura, tuttavia, non avendo il dono dell’ubiquità, ha affidato, dopo adeguata formazione, la gestione della cucina al giovane chef Luca Cozzolino, classe 1997, che ha lavorato in zona vesuviana, poi al Riccio Capri Palace e, per un periodo, presso Capasanta Pompei.

Capasanta è aperto anche alla clientela esterna all’hotel. La carta pensata da Paolo del Giudice si allinea ai sapori proposti a Pompei, quindi il mare è protagonista. Tuttavia, per andare incontro al gusto della clientela, per  lo più internazionale, di Villa Pandora, non mancano piatti a base di carne e di prodotti d’eccellenza della costiera amalfitana.

Spazio, quindi, agli ‘Ndunderi, gnocchi di ricotta proposti con limone e ragout di coccio. Gli ‘Ndunderi sono un piatto antico a Minori: non esistono molti documenti che testimoniano questa tipologia di pasta fresca, pare che la prima risalga al 1600 quando venivano fatti con formaggio di capra, grano saraceno, uovo, linfa di fico e alcune erbe.

Il menu primaverile ha molte assonanze con quello di Pompei ma con qualche concessione in più ai prodotti locali e alla cucina classica.

Largo quindi alla Tartare di Fassona “Fai tu”, con cui l’ospite può divertirsi a condire la carne a proprio piacimento scegliendo tra diverse salse e spezie.

La proposta di terra in questa stagione si completa con la Pancia di maiale cbt, scarole alla napoletana e salsa al “piennolo”.

I sapori freschi del mare, da gustare sulle tipiche terrazze con vista, – i classici muretti a secco della Costiera Amalfitana (Patrimonio dell’Umanità).

si scoprono nel Carpaccio di ricciola, agrumi, lime e pepe rosa, in quello di capasanta, maionese alla senape, cetriolo al lampone e salsa di arachidi, nella Tartare di tonno, maionese al pomodoro, fior di cappero (cucunci), polvere di olive nere e cialda croccante.

e nel delicato Ceviche di spigola con pepe rosa, scarola fresca e lime.

Home made anche il cestino del pane: panini bianchi, integrali, al sesamo e gustosi grissini.

I dolci sono fatti in casa e ispirati ai profumi agrumati tipici della Costiera: Babà “come una delizia”, servito con crema al limone; Mousse al mandarino con composta di mandarino e cioccolato fondente; Mousse al limone con composta di mango e terra di cioccolato fondente.

Che dire? Anche qui a Maiori Paolo del Giudice, insieme con Luca Cozzolino, serve una proposta spassosa, magari un pochino più classica, per incontrare il gusto dell’ospite internazionale. La materia prima d’eccellenza, qui come a Pompei, è sempre al centro, anche nelle presentazioni, creative ma non troppo. Il servizio è professionale e non invadente. Circa 26 coperti a cena e 28 a pranzo a bordo piscina.

E’ campana la cantina Monte Somma Vesuvio, una giovane realtà, nata nel 2011 dalla passione del titolare, Nicola Campanile, con appena 2 ettari e senza consulenza enologica. Monte Somma Vesuvio vanta oggi circa 6 ettari alle falde del Monte Somma ed è seguita dall’enologo Ernesto Buono. La cantina produce diverse interessanti etichette. Abbiamo assaggiato Català 36 Spumante di Catalanesca Metodo Classico Annata 2019 e Passito di Catalanesca Torre Merlata 2020.

La cantina produce diverse interessanti etichette. Abbiamo assaggiato Català 36 Spumante di Catalanesca Metodo Classico Annata 2019 e Passito di Catalanesca Torre Merlata 2020.

Da ricordare sicuramente questo spumante, affinato 36 mesi sui lieviti, giallo oro brillante con perlage fine e persistente. Al gusto è setoso e mantiene un buon equilibrio acido-sapido, con una piacevole persistenza minerale dovuta ai suoli di origine vulcanica. Si produce in edizione limitata, circa 500 bottiglie a seconda dell’annata.

Il Passito ha un bel colore ambrato brillante. Il naso è di frutta secca e pasticceria. Il gusto, di buona corrispondenza con l’olfatto, è morbido ma con ottima spalla acida e marina sapidità. Il sorso, per nulla stucchevole, richiama nuovi assaggi. Anche Torre Merlata si produce in edizione limitata, circa 500 bottiglie in base all’annata.

Bio di Paolo Del Giudice

Paolo Del Giudice, classe ‘93, inizia all’istituto alberghiero di Vico Equense, dopo il diploma s’iscrive all’Alma. Qui incontra Claudio Sadler presso il cui ristorante (all’epoca 2 stelle Michelin) svolge uno stage. A seguire esperienze alla Torre del Saracino (2 stelle Michelin) di Gennaro Esposito e L’Olivo Restaurant di Londra. Al rientro Paolo torna da Sadler con cui lavora 4 anni e mezzo prima come Capo partita e poi da Sous Chef. Il passo successivo è il Barmare di Milano, dove gestisce il primo ristorante da Executive chef, ne apre anche un secondo (il Barmare L’Altro) e poi anche un pop up restaurant in zona Navigli per il periodo estivo. Conseguita la necessaria esperienza torna a casa diventando imprenditore di se stesso con Capasanta restaurant & cocktail bar di Pompei inaugurato nel maggio 2022.

Tel. + 39.089 877966  – 389.9841471 solo what’sup  www.villapandora.it info@villapandora.it

Sempre aperto a pranzo e cena da fine marzo a inizio novembre.

393.1532844 info@montesommavesuvio.com


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version