di Marina Alaimo
Che i veri piaceri della vita stiano nelle piccole cose lo conferma la solarità e la gioia del gusto che sa infondere un semplicissimo piatto di spaghetti al pomodoro. Ne ha piena consapevolezza Alfonso Iaccarino che non ha mai smesso di proporre questo piatto frugale e goloso, simbolo straordinario delle eccellenze campane. E' da tempo l'emblema della cucina italiana nel mondo e quindi non a caso l'associazione Internazionale di Cuochi Italiani itchefs – GVCI negli USA lo ha scelto per celebrare la settima edizione dell'International Day of Italian Culinary Cuisines, ideata dal giornalista napoletano Rosario Scarpato.
Così venerdì 17 gennaio alle 17,30 è partita la diretta in mondovisione dal ristorante President con la sede di New York. Il giornalista Luciano Pignataro e lo chef Paolo Gramaglia hanno presentato gli spaghetti al pomodoro spiegando che Pompei è stata scelta proprio perché posizionata geograficamente al centro dei poli di produzione dei grandi elementi che compongono il piatto.
E si, nell'antica città romana si intrecciano le strade che portano al territorio della pasta di Gragnano igp, al pomodoro San Marzano dop, al pomodorino del piennolo del Vesuvio dop ed al pomodorino di Corbara. Luciano ha poi suggerito al pubblico internazionale il vino giusto per il piatto protagonista dell'evento ed è bastato cercare nel territorio di appartenenza: il Vesuvio. Così i bicchieri dei tanti ospiti in sala si sono riempiti di Lacryma Christi rosso, un vino sottile, agile e saporito per la salinità conferita dal suolo vulcanico.
La diretta è durata pochi minuti, intensi e gioiosi, dopo di ché si è passati a godere degli spaghetti al pomodoro realizzati nelle cucine del President.
Paolo Gramaglia ha preparato sia la versione con il San Marzano che quella con il pomodorino del piennolo del Vesuvio ed in entrambi i casi il risultato è stato fantastico. E' venuta a trovarci anche Maria Cacialli, la figlia del presidente, la bella e brava pizzaiola napoletana che ha preparato, insieme al marito Felice Messina, i suoi ormai famosissimi fritti: montanare ai due pomodori, corbarino e pomodorini del piennolo, pizza fritta ripiena di cicoli e ricotta ed ancora ripiena di scarole, olive, pinoli e noci.
Poi il cuppetiello con scagliozzi di polenta e panzarotti.
A tavola i vini del Vesuvio di Casa Setaro e Cantina del Vesuvio. Tra gli ospiti erano presenti gli artigiani dei tre grandi pomodori campani: Giuseppe Montoro per il San Marzano, Angelo Di Giacomo dell'Az Agr. Jolì per i pomodorini del piennolo del Vesuvio, e Carlo D'Amato per Sapori di Corbara. Ma anche Giuseppe Di Martino, presidente del Consorzio della pasta di Gragnano.
La serata si è conclusa in dolcezza con il tiramisù divenuto velocemente un must del President ed uno dei suoi pani pompeiani, quello al miele e frutta candita.
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