di Gemma Russo
L’autrice di Linea Verde mi si avvicina chiedendo: ‹‹Chi presenterà le varietà locali flegree sul tavolo? I ragazzi saranno in grado di farlo››.
Non ci penso neanche un attimo e rispondo: ‹‹Certo che lo saranno!››. Poi me li prendo in cerchio cercando di schematizzare i punti salienti, quelli che non dovranno proprio dimenticare e, sorprendentemente, m’accolgo che hanno già fermato tutto. Hanno idee chiare e padronanza.
Dietro le telecamere di Linea Verde con Restituta Somma, fiduciaria di Slow Food Campi Flegrei, li osservo e gioisco. Un anno di piacevole lavoro ha creato giovani schiettamente appassionati.
Dietro al tavolo, imbandito di varietà locali di mare e di terra, non ci siamo a parlare né io né lei ma ci sono i produttori, gli allevatori e i trasformatori del Paniere Flegreo con il frutto del loro lavoro e i ragazzi della 3 B del Liceo Scientifico Ettore Majorana di Pozzuoli, che si sono veramente appassionati al progetto di laboratorio di territorio.
Mentre registrano mi ricordo come esordirono quando entrai in classe per la prima volta: ‹‹Siamo un liceo scientifico! Non crediamo che questo progetto possa essere pertinente! Mica ci ritroveremo a sporcarci i piedi di terra?››.
Leggeteli ora! Hanno fatto anche di più di quello che era il progetto iniziale.
Registrano tra un manicaretto e l’altro, preparato e condito dalla professionalità e simpatia di Ruggiero Peluso di Lab 2.0 sul lago Lucrino e Michele Grande di Asteco e Cielo sul lago Miseno. Interagiscono, si muovono, sorridono, si divertono…sarà questo il cambiamento di Slow Food in atto? Quello sancito dal Congresso Internazionale di Chengdu? Me lo auguro! Non c’è comunità lì dove c’è soltanto una o poche persone che riempiono i loro discorsi con i valori di tale parola ma il cui obbiettivo è solo fermare l’attenzione su di sé.
Vi aspettiamo domenica 12 agosto 2018, ore 12:20, su Rai Uno per Linea Verde!
La 3 B del Liceo Majorana sul set di Linea Verde-Rai 1
di Chiara Guida, Angela Cordova, Fabiana Grande
Eccoci giunti al termine di un percorso didattico per noi del tutto inaspettato, che si è rivelato un’esperienza bella e costruttiva. Il progetto di alternanza scuola-lavoro, sottoscritto dal nostro Liceo “Ettore Majorana” di Pozzuoli con il Paniere Flegreo, è stato coronato dalla partecipazione a una puntata della trasmissione Linea Verde di Rai Uno, registrata il 6 giugno presso Il Giardino dell’Orco, al Lago d’Averno.
Già dalle 8:30 del mattino ci siamo ritrovati all’ingresso dell’azienda agricola che sorge nel cuore dei Campi Flegrei, incontrando molti dei produttori che avevamo già conosciuto nelle uscite didattiche effettuate durante l’anno scolastico. Inutile nascondere che eravamo tutti molto ansiosi di apparire per la prima volta in televisione all’interno di una trasmissione popolare come Linea Verde, perché volevamo dare una buona immagine di noi e del nostro progetto.
Nell’attesa ci siamo rilassati nella zona pic-nic dell’azienda, dove abbiamo potuto chiacchierare e scherzare con alcuni produttori. Quando è arrivata la troupe della Rai, abbiamo incontrato la presentatrice del programma, Federica, che subito ha mostrato interesse per il progetto da noi realizzato con il Paniere Flegreo e di cui avrebbe parlato durante le riprese. Siamo stati divisi in due gruppi e condotti negli orti per vivere un’esperienza davvero inattesa: un gruppo avrebbe partecipato alla raccolta delle patate e un altro alla semina dei pomodori varietà cannellino. Certo, in pochi secondi, tutte le nostre speranze di apparire sul piccolo schermo con l’outfit perfetto sono crollate: c’era da scavare con le mani e affondare i piedi nella terra. Ma il tutto si è rivelato molto divertente: chissà se le telecamere avranno ripreso la “battaglia di patate” che abbiamo iniziato tra noi, con lanci a distanza, attimi di puro divertimento. Lo sapremo ad agosto, quando ci godremo la puntata.
Scherzi a parte, è stato bello quando ci siamo riuniti lungo i tavoli dove era esposto ogni ben di Dio prodotto dalla nostra terra e dal nostro mare: le cicerchie dei Campi Flegrei, le fave di Miliscola, dette ‘vuttulane’, i piselli Santa Croce, le cozze di Capo Miseno, il pomodoro Cannellino e ancora agrumi, fichi e fiori di zucca. Dinanzi alle telecamere, alcuni di noi hanno potuto presentare il progetto di laboratorio di territorio condotto con il Paniere Flegreo, finalizzato a censire e conoscere le varietà locali, insieme alle storie resilienti di chi ha scelto di restare nei Campi Flegrei, d’investire e vivere degli utili di aziende che producono prodotti della terra e del mare identificativi e in linea con le modalità di Slow Food.
Pochi minuti più tardi siamo corsi verso lo chef Ruggiero, il quale ci ha preparato delle deliziose pietanze a base di prodotti tipici flegrei, tra cui una squisita zuppa di cicerchie e dei panini con i fichi, che abbiamo potuto gustare nel bel mezzo della natura. Il cameraman avrà ripreso i nostri volti appagati mentre sperimentavamo quei cibi, espressione del nostro amato territorio.
Anche in questa giornata, abbiamo condiviso a fondo la filosofia di Slow Food e ci siamo sentiti più che mai parte integrante di questo progetto, desiderosi di trasmettere ad altri il valore del mangiare “buono, pulito e giusto”.
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