di Franco Maria Ricci
Su Facebook oggi Franco ha lanciato questo amaro messaggio in bottiglia. Lo raccogliamo, lo leggiamo, ve lo rilanciamo. Bel quadretto di come vanno le cose dietro le quinte. Con l’impegno di farci un giro in Abruzzo.
Tutto è andato bene a l’Aquila. Anzi, meravigliosamente, e tutto sta andando benissimo per la sua ricostruzione.
Solo una cosa è andata di schifo. Il vino.
Abbiamo servito ai Capi di Stato 36 bottiglie, per il 90% etichette anonime. E per questa ragione non enfatizzerei troppo la bella presenza di Giulio Ferrari. Tutt’altro.
Al posto di Lunelli, la prossima volta chiederei di sapere prima chi sono i compagni…
Abbiamo servito poco più di mille bottiglie agli altri accreditati.
Mentre da parte dei Produttori italiani sono arrivate decine di migliaia di bottiglie, pochissime spontaneamente, i Produttori sono stati indotti a inviarle. Tutte queste bottiglie sono state inguattate.
Pensate che alcune Aziende hanno fatto persino un Comunicato stampa per pubblicizzare di essere state presenti con i loro vini al G8 di l’Aquila. Di loro non s’e’ visto nemmeno il tappo.
Solo il vino sta andando male in questo Paese, quando ce se ne approfitta. Eppure è buono. Anzi, buonissimo.
Dai un'occhiata anche a:
- Trend: burrata pugliese e fiordilatte dilagano sui menu di ristoranti e pizzerie. Intanto cala il prezzo del latte di bufala ed è polemica
- Il mercato dei vini cambia, il rosato resiste
- Lettera di una “cameriera” calabrese a Vittorio Feltri
- La birra ignorata: scarsa presenza delle birre artigianali campane nei ristoranti della regione
- Vinitaly and The City: Calabria in Wine a Sibari, il bilancio di uno dei protagonisti
- A proposito, io sto con i trattori: è una battaglia di civiltà
- La pizza napoletana sarà replicabile con l’IA? Botta e risposta con Massimo Bottura
- Ristoranti, gli aumenti dei prezzi sono giustificati?