L’estate in tre sorsi di Mandwinery…

Pubblicato in: in Puglia
Mantajo - Maarì - Bisciù

di Gennaro Miele

Tre punti sospensivi, alla fine di una frase, ne rappresentano una continuazione invisibile, una parte del racconto ancora non scritta che lascia al lettore la libertà interpretativa, come nella degustazione di un vino. Il lavoro del vignaiolo allo stesso modo dei puntini riflette una sospensione, fra la natura e il calice che si empie. Quest’inizio di nuova estate somiglia a ciò che accade dopo quei tre puntini, è apparsa dopo un’attesa di maltempo ma ora che è qui richiede di riprendere quei sorsi spensierati, ma non banali, che accompagnino la ricchezza di questa stagione. Nella seducente terra pugliese, a Cerignola (FG), la giovane azienda Mandwinery offre nella sua linea nuove espressioni da vitigni autoctoni ed internazionali.

Con alla guida Vito e Michela Manduano e Giuseppe Colopi, quest’ultimo talentuoso Winemaker, la mission aziendale si rivela nell’estrazione dell’eleganza dai vitigni pugliesi, identificati, fin troppo spesso dal pubblico meno addentrato, come espressione di potenza. Remando contro questa tendenza, tanto nei rosati quanto nel bianco, l’opera sembra mirare ad una ricerca di una linea melodica all’interno di una complessa orchestrazione, al fine di afferrare e godere della sua accattivante semplicità. Il vino rosso viene spogliato dalla sua consistenza, degli elementi muscolosi, allineandosi con un’anima essenziale ed elegante. Accade questo con il Negramaro e il Nero di Troia e trattando con generosità la versatilità dello Chardonnay

I tre vini in degustazione assolvono ai differenti momenti, le esigenze d’una giornata di mare…

Degustazione:

I suoli da cui nascono i vini si caratterizzano per una forte componente calcarea, i rilievi sono collinari e nel miglior modo possibile studiata l’esposizione dei filari

Bisciù – Puglia IGT Rosato da Nero di Toia, è la forma dialettale che indica un gioiello, appellativo rivolto galantemente alle donne in segno di affettuoso apprezzamento. Con una produzione ampliata quest’anno a 8000 unità, prima d’essere versato, nella bottiglia appare d’un colore compatto, quasi cerasuolo, ma nel bicchiere protagonista è una sfumatura di rosa tenue. Il tocco olfattivo si avvicina al pompelmo rosa, erbe aromatiche appena colte, pepe rosa macinato, timo. Fresco, abbastanza morbido con vena sapida finale di ribes.

È la sensazione di cui abbiamo bisogno per accompagnare una passeggiata sul bagnasciuga con una mano che tiene quella della persona per noi importante (l’altra mano tiene il calice 😊)

Maarì – Puglia IGT, il nome risuona d’uno dei nomi più diffusi nel Sud, Maria, la vocale allungata come se la si stesse chiamando da lontano. Un piacevole produzione che raggiunge appena le 3000 bottiglie. Lo Chardonnay in purezza si veste d’un giallo paglierino scarico, al naso emergono pompelmo, erbe aromatiche fresche, frutto a polpa gialla come la banana, fiori di sambuco e fine foglia di thè. L’assaggio è morbido, abbastanza fresco con buona sapidità, retrogusto di frutto a polpa gialla.

È il tocco leggero di cui si ha bisogno al rientro dalla calda giornata di mare

Mantajo – Puglia IGT Rosato, nasce dal Negroamaro in purezza, l’appellativo deriva da un termine dialettale antico forse di secoli che significa ventaglio, ad identificare che anche se non peculiare della zona questo vitigno si esprime ampio raggio anche qui, come l’ampio raggio d’un ventaglio per l’appunto. La produzione di attesta a 4000 circa e le sfumature di colore rosa nel calice ricordano la lucentezza delle cipolle ramate. Il naso è intenso spaziando su polpa schiacciata di banana, lieve sentore di ciliegia appena colta, erbaceo, effetto salino, freschezza di legno appena spezzato. Gusto morbido, fresco, sentore di fragolina e ribes, lievemente ammandorlato nel finale.

È l’ultimo punto sospensivo della giornata, quello che con la sua scia ci accompagna a scoprire il mistero della notte ed attendere le avventure di un nuovo giorno. Buon Calice.


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