di Marina Betto
Dalle Terrazze di Calamosca lo sguardo si riempie di blu, il blu cobalto del mare che si fonde col cielo anche nelle giornate uggiose di primavera. I tavoli e i divanetti del Beach Bar si affacciano sulla roccia regalando uno spettacolo ricco di bellezza naturale che come racconta il mito incantò anche Lucifero che rivendicava questo luogo tutto per sè.
Alle spalle delle Terrazze di Calamosca c’è infatti “La sella del diavolo” un promontorio roccioso noto sin dall’antichità, sito archeologico, ricco ancor oggi di una flora mediterranea variegata dove si scorgono le palme nane, le agavi, il mirto, le profumate foglie di ruta e origano, dove inerpicarsi per una passeggiata e fare proprio quello spirito forte e indomabile incarnato dalla Sardegna.
Il profumo delle erbe e del mare lo si trova anche nei piatti e nei cocktails che potete gustare alle Terrazze, l’attività dei fratelli Matteo, Alessandra e Massimiliano Porcu proprietari e gestori del ristorante e del Beach Bar di Calamosca.
Questo luogo è sempre appartenuto alla famiglia Porcu, il nonno Vittorio lo ricevette per meriti di guerra e lo trasformò insieme a sua moglie Maria Leonarda poco per volta a partire da una terrazza a strapiombo sul mare costruendo un ristorante, un albergo e un bar sugli scogli. Il sito così ricco di naturale e selvaggia bellezza, così caro ai tre fratelli che qui sono nati e cresciuti insieme al papà Nicola che ha instillato loro l’amore per questo luogo, il mare e l’archeologia sottomarina, è parte integrante dell’offerta enogastronomica delle Terrazze di Calamosca dove sarete accolti in ogni momento della giornata, dal mattino a sera in ogni stagione dell’anno. Cagliari si trova alle spalle di questo luogo, offre tanta incontaminata naturale bellezza oltre ad una cultura secolare da scoprire. Spunto per un itinerario di viaggio sicuramente affascinante e anche per salvaguardare tutto questo patrimonio di cui i fratelli Porcu si sentono custodi, nasce la Fondazione Calamosca che lancia diverse iniziative legate all’ambiente e alla sostenibilità per la salvaguardia del decoro della Baia del faro. Il ristorante Calamosca è stato ristrutturato e rinnovato nel 2020 per iniziativa di Matteoche ha avviato il nuovo corso di Calamosca e nel 2021 è stata la volta delle Terrazze. Al ristorante troviamo lo chef Michele Ferrara, sardo di nascita, che dopo molte esperienze lavorative tra Parigi e Roma e la Costa Smeralda torna nella sua terra ricco di un bagaglio che gli permette di riproporre al meglio i piatti classici sardi, rivedendoli in chiave attuale e creativa. I colori, i profumi dei suoi piatti sono accattivanti, risalta ogni singolo ingrediente con semplicità e ne si gusta il sapore essenziale. Il Polpo per Silvana è dedicato alla mamma dei fratelli Porcu, viene presentato con la tipica salsa “scabecciu” in agrodolce e pomodoro, olive e cipolla proponendo le autentiche abitudini alimentari dei sardi come la carne di cavallo che al ristorante Calamosca troviamo tra gli antipasti.
La pasta viene tutta trafilata a mano in maniera artigianale in cucina, cambia ogni stagione ma ci sono dei signature dish come La Calamosca 1952 che è sempre in carta, si tratta di paccheri all’uovo conditi con gamberi, calamari, vongole, cozze Nieddittas, bottarga di Cabras e polvere di prezzemolo oppure i Casu e Sirboni i tipici malloreddus fatti in casa con ragù di cinghiale e crema di pecorino sardo.
Michele Ferrara ama anche abbinare il formaggio al pesce cosa insolita in Sardegna ma anche profumare i suoi piatti con erbe locali che danno carattere, quell’imprinting sardo che si vuole assaporare quando si è in questa meravigliosa isola.
Il menù cambia tre quattro volte l’anno, in inverno trovate l’Abbacchio fatto con carne esclusivamente locale, cucinato in terrina in forno per sei ore la carne sfilacciata grossolanamente viene ricompattata in teglia in piccoli lingotti e servita insieme ai carciofi, patate e funghi con salsa al Cannonau. Altro piatto davvero particolare che da solo vale il viaggio è il Risone nano risottato cotto nel brodo di pollo mantecato con burro e zafferano, crema di perla nera e anguilla affumicata di Buggerru.
Il Sunset Bar è indipendente rispetto al ristorante, si sviluppa su diversi piani dove affacciati sul mare si può fare colazione, pranzare, fare aperitivo sorseggiare uno dei tanti cocktails proposti accompagnato da salumi e formaggi locali, fish and chips e le bombas tipiche polpette sarde.
Ristorante Calamosca – Viale Calamosca 50 Cagliari
info@terrazzecalamosca.com
Dai un'occhiata anche a:
- Villa Fiorella a Massa Lubrense: in uno scenario senza tempo la cucina di Carmine Mazza
- Arbustico a Paestum di Cristian Torsiello. Una porta sul mare, ma l’attenzione è per l’entroterra
- Trattoria “Si, ma quant sit?” a Sicignano, la cucina tipica degli Alburni a 35 euro
- Taverna Addo’ Scialone a Monteforte Irpino, avamposto della cucina contadina
- Pozzuoli, Mar Limone – “Limonare sempre”
- Antica Osteria Marconi a Potenza
- Sunrise Ristorante Caserta, quando il mare bagna la Reggia
- Ristorante Il Poeta Contadino ad Alberobello