L’origine etimologica pare derivare dal latino Escha Apicii, e cioè salsa di Apicio, in realtà, essa proviene dallo spagnolo escabeche, con cui ormai in diverse parti del mondo ci si riferisce al processo di marinatura nell’aceto. Alcuni studiosi affermano infatti, che il termine derivi dall’arabo As-sikbāj che indicava una preparazione molto apprezzata di quella cucina che seguiva una procedura abbastanza simile alla scapece, ma solitamente utilizzata per le carni bollite e che sarebbe pervenuta a noi attraverso lo spagnolo escabeche. Nella gastronomia iberica, infatti, compaiono molte preparazioni di escabeche: Patatas en escabeche con tenca (tinca) a la cacerena (alla maniera di Caceres), Escabeche de berenjenas (melanzane) con hinojo (finocchio), Perdices (pernici) escabechadas. Può considerarsi una specie di scapece il siviero di Ippolito Cavalcanti (Capetone in siviero, Puorco sarvateco (cinghiale) ‘nseviero). Fonte S.E
Ricetta raccolta da Giulia Cannada Bartoli
Via Nicotera 13
Tel.081.41.65.41 – maxmarangio@hotmail.it
Aperti tutti i giorni, pranzo e cena ( 12,30 – 15,00; 19,00 – 23,00.)
Chiuso: domenica sera
Ferie: due settimane centrali in agosto
Zucchine alla scapece della Mattonella
Di Luciano Pignataro
Tempo di preparazione: 8 ore
Tempo di cottura: 10 minuti
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr. di zucchine medie
- Menta fresca q.b.
- Olio d’oliva per friggere
- Aceto q.b.
- sale q.b.
- aglio fresco italiano 2 spicchi
Preparazione
Lavate, mondate ed asciugate bene le zucchine; tagliatele quindi a fette tonde e fini,
Friggete in abbondante olio, lasciate asciugare leggermente su carta da fritti.
Preparate a parte un’emulsione di aceto, sale, aglio a pezzetti e foglioline di menta fresca. Immergete le zucchine nella salsa e lasciate macerare a temperatura ambiente, anche per una notte; servite alla stessa temperatura.