La prima cosa che ti salta in mente quando stai fuori dall’Italia, il piatto che ti fa salivare, sempre più buono grazie al miglioramento della qualità del pomodoro, soprattutto del San Marzano e del Pomodorino del Piennolo. CHI USA LA PASSATA E’ DA FUCILAZIONE!
Spaghetti con le cozze e con le vongole
Uno degli ultimi frutti di mare a cui non è stato tolto il sapore. Un must mangiarlo in riva al mare con i piedi nella sabbia.
Mia madre era bravissima a farli e devo dire che raramente ho trovato esecuzioni che la superavano. Anche qui la qualità è migliorata negli ultimi anni grazie al pomodoro.
La carbonara è una religione con diverse scuole di pensiero. A me piace molto quella di Alba Esteve di Marzapane che però fa inorridire i puristi.
La madre di tutte le paste: maccheroni e formaggio, con la cremina o asciutti. Anche qui due scuole di pensiero su cui non sappiamo prendere posizione.
Più i nutrizionisti ne parlano male più la mangiamo. E’ un confort food straordinario anche grazie alle varianti, al forno o con la provola affumicata come si usa a Napoli. Bene con la pasta mista o con i tubetti. Una goduria.
La conferma che Dio esiste e veglia su di noi. In bianco e con il pomodoro, pasta mista o tubetti. Un piatto completo che unisce l’Italia.
I miei legumi preferiti, da spendere su spaghetti spezzati o lumachine dove sempre ci finisce un legume. Semplice, senza orpelli, era il pranzo del mercoledì a casa.
Azzeccosa alla napoletana, più a minestra in provincia, un altro piatto che risale alla notte dei tempi e che è una alternativa alla pasta e lenticchie.
Pasta e fave e pasta e piselli
Le fave fresche hanno un sapore fantastico, aiutate da l pecorino e da un po’ di lardo o pancetta rendono il piatto fenomenale che fa primavera.
Poesia, la pasta pazzesca, potente e gagliarda.
Il grande piatto della tradizione pugliese a cui non sappiamo proprio rinunciare anche se a volte lo tradiamo con lo spaghetto.
Il grande classico amato dai napoletani che fa sempre festa e che per fortuna si trova sempre più spesso.
Amen
Dalla Sicilia con amore, in alternativa alla pasta alla norma che preferiamo più a timballo.
Una ricetta di recupero, anche se molti sostengono il contrario, ossia che sia una ricetta nata proprio sittoando la pasta in una padella di ferro. Fatto sta che fanno impazzire i bare e pure a me.
Dai un'occhiata anche a:
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 34| Marianna Annio
- Gli indirizzi per mangiare la pizza con le cozze
- A Napoli per festeggiare la prima pizzeria del mondo di 50 Top Pizza 2024
- La Top10 della 100 Best Italian Rosé 2024
- Festival del Peperoncino, Peppe Guida premiato a Diamante
- L’uomo cucina, la donna nutre 8 – Maria Rina, la Signora del Cilento
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 35| Laura Verdecchia
- L’uomo cucina, la donna nutre – 10. A Montemerano la bistellata Valeria Piccini del ristorante Da Caino