Siete il tipo di persone che, come me, amano uscire fuori dalle rotte? O addirittura avete una idiosincrasia per i turisti? Oppure siete viaggiatori che amate respirare ancora le atmosfere di un tempo, quando il rapporto con il pizzaiolo era assolutamente personale e personalizzatoi e non esistevano pizza star? Questa è la guida che fa per voi: vi presentiamo 25 indirizzi dove difficilmente troverete turisti, ma la gente di quartiere o gli appassionati, perchè ogni napoletano ha un rapporto psrticolare con la pizzeria di fiducia che dura tutta la vita.
Questo non vuol dire che le pizzerie più famose non siano buone, questo post è un invito ad andare più in profondità in questa meravigliosa città, un teatro a cielo aperto dove l’umanità recita a soggetto dalla mattina alla sera, dove non basta una esistenza per consocerla e raccontarla.
Via Consalvo, 110
Tel. 081 5936357
Sempre aperto
Chiuso martedì e domenica a pranzo
In italiano, dal ragazzo. E la faccia da eterno adolescente Salvatore Urzitelli, il proprietario fondatore di questa bella pizzeria di quartiere, l’ha conservata. Molte pizze portano i nomi dei giocatori del Napoli che spesso sono andati, e vanno, a via Consalvo per mangiare la sua pizza. Una vita sempre vicino al forno: a 18 anni ha aperto il suo primo locale e da allora si è anche misurato partecipando a molte gare nazionali e internazionale. Non pochi i trofei che è riuscito a portare. E che adesso sono esibiti in bella mostra con orgoglio nel locale completamente ammodernato. Proverete pizze dedicate agli azzurri che hanno frequentato il locale. Ma anche, intendiamoci, ottime margherite e marinara insieme a tante proposte pop, come salsicce e patate, pizza con i crocchè che rivelano un’ottima frittura insieme a tanti antipastini di sfizio che vengono offerti prima della pizza. Al forno Salvatore è aiutato da figlio Ciro: l’impasto è ottimo e scioglievole, tipico napoletano senza concessioni alle mode. Ottimo servizio. Un po’ di vino e birra, ma anche bibite, per stare a tavola in allegria.
Piazza Mercato 222/B
Tel. 3347640532
Sempre aperto, domenica solo la sera
Lunedì chiuso
www.bropizzeria.it
Un segnale di rinascita a Piazza Mercato, una delle più antiche e ricche di storia di Napoli: qui avvenne l’esecuzione di Corradino di Svevia e, sei secoli dopo, di Luisa San Felice, qui partì la rivoluzione di Masaniello che abitava alle spalle. Dal Dopoguerra è stato un inesorabile declino e ancora oggi è un parcheggio a cielo aperto com’era sino al 1994 Piazza Plebiscito. L’esecuzione della pizza è tradizionale, buoni i fritti, discreta la carta dei vini e della birra: lo stile Tutino in uno spazio moderno, molto bello, in cui tutto è curato nei dettagli. Ma qui con un design veramente innovativo e interessante per una pizzeria, ha aperto la nuova sede di Ciro e Antonio Tutino, storica famiglia di ristoratori che hanno la sede storica aperto nel 1960 poco distante, riferimento di Porta Capuana dove vive ancora uno dei mercati più caratteristici della città. Un progetto firmato dall’architetto Maurizio Vesce, si distingue per la scelta dei materiali, delle finiture e la tavolozza cromatica connotano lo spazio in maniera decisa. Il locale si articola su due livelli, per un totale di 160 metri quadrati di superficie e sessanta coperti, due i forni per le pizze, bancone da lavoro ed enoteca a vista. Stile napoletano classico, ottimo servizio e fritture perfette.
Via Giulio Cesare, 156
Tel. 081.2395281
Sempre aperto
Chiuso domenica
Aperta come Capasso nel 1952 a Fuorigrotta, diventa Cafasso, e con il locale tutta la famiglia, a causa di un errore burocratico nella trascrizione del cognome. Aneddoti a parte, la tradizione c’è e si sente: c’è un po’ di cucina classica, ma soprattutto la margherita e il ripieno di scarola che sono imperdibili. Il locale fu fondato da Giuseppe Capasso con la moglie Elena Gonzales. Ugo, il capostipite, oggi è affiancato dal figlio Stefano, il quale prepara la pizza come da tradizione di famiglia, con un blend di quattro qualità diverse di farina 0 e 00, e un pizzico di lievito. Lo lascia poi lievitare per 13/14 ore. Sarà poi sempre Stefano, affiancato dal collaboratore e dal fornaio, ad ammaccare poi la pizza e condirla. La pizza dopo la cottura si presenta con un disco piccolo, un cornicione leggermente pronunciato, fragrante e morbida. In menù sono proposte pizze dai gusti classici tradizionali senza nessuna divagazione, se non per qualche nome come Prato dell’amore, che nella farcia non ha nulla di “sperimentale” nè ingredienti azzardati. A scelta, trovate quattro varianti di pizza Margherita, due Marinara e tre Ripieni. Poi, l’elenco degli altri gusti, come ad esempio la Ciurilli, la Siciliana, la Diavola. Ottime le fritture, da non perdere la frittata di maccheroni! Perfetto il servizio.
Via Sementini 28 – Rione Alto
Tel. 081.5466119
Aperto la sera, domenica anche a pranzo
Chiuso mai
Salvatore de Rinaldi, detto Sasà, ha aperto qui il forno una decina di anni fa di ritorno dalla Val d’Aosta dove a La Thuile si era fatto onore con il suo brand Sasàpizzamia. Il 2023 è stato un anno dibuona soddisfazione per lui: ha vinto l’award pizzaiolo più votato dai pizzaioli istituito dall’Associazione Verace Pizza di Antonio Pace. Con lui ci sta il figlio Cristiano, la moglie e qualche collaboratore tra il bancone e la sala. Dopo la ristrutturazione del 2017 il locale ha cambiato nome e aggiornato la proposta inserendo buone birre artigianali e vini da abbinare a pizze ben eseguite e molto interessanti. Ottime le classiche mentre quelle d’autore seguono il principio della stagionalità: decisamente interessante la ricerca dei prodotti, maniacale e originale in questo che è un locale poliedrico, dove è anche possibile mangiare buoni panini. Una spinta innovativa di cui si sentiva il bisogno al Vomero.
Viale dei Pini 25 Colli Aminei
Tel. 081.7418243
Aperto sempre, solo la sera
www.castellanopizzeria.it
Gianni Castellano ha lasciato fare a Luca, il figlio. E così tutto è cambiato in questa pizzeria che prima si chiamava Pizzazà. C’è ancora il vecchio grande bancone con il marmo bianco. Ma c’è tanta aria nuova e il restyling di qualche anno fa è ancora attuale perché regala spazio e modernità. Lo si nota nel menu dove accanto alle classiche Margherita e Marinara trovi tanta fantasia e noti soprattutto tanta ricerca. Ci sono i migliori prodotti Dop campani e i Presidi Slow Food a garantire l’eccellenza gastronomica. E poi ci sono le mani di Luca che trasformano semplici panetti in pizze belle a vedersi, dal cornicione alto e areato, dal cromatismo vivace e dal gusto pieno, goloso. Buona la carta dei vini e delle birre artigianali. Ci sono anche dei buoni dessert per concludere il pranzo o la cena. Insomma una pizzeria di riferimento nel quartiere che al tempo stesso merita una visita anche se fuori dai normali circuiti del turismo di massa.
Via Mario Gigante, 94-96
Tel.081 5934104
Sempre aperto
Chiuso lunedì
www.pizzeriaciropellone.it
Siamo alla Loggetta, un quartiere vicino lo Stadio San Paolo, qui dal 1984 è aperta la pizzeria Pellone. Come tante dinasty familiari della pizza c’è la moltiplicazione dei locali con la maggiore età dei figli. Il nonno aveva lavorato al Trianon, grande scuola di pizzaioli del Dopoguerra, poi all’apertura di Pellone a via Nazionale e successivamente si era aperto un proprio spazio. Nel 1984 il figlio Ciro apre questo locale alla Loggetta, all’inizio solo asporto, poi con i figli Marco e Antonio, che si alternano al forno e in sala, ci si è allargati e si lavora per il quartiere. Buona pizza tradizionale classica, ottimi fritti. La ristrutturazione del locale, una bella e allegra hotellerie mediterranea, l’aggiornamento delle birre e dei vini ne fanno un locale moderno e confortevole, in cui ci si sente immediatamente a proprio agio. Da provare le classiche, i fritti, ma anche le pizze di stagione che hanno abbinamenti solidi di vino e di birra e senza grilli per la testa. Una bellissima attività di famiglia portata avanti con la testa sulle spalle.
Corso Secondigliano, 421
Tel. 081 754 0542
Chiuso domenica
Corso Secondigliano come via dei Tribunali? Beh in effetti poco ci manca se consideriamo la ricchezza della proposta e la presenza di pizzerie di antica e nuova tradizione. La pizzeria Da Gennaro si presenta con una grande novità: un piccolo trasferimento di sede in spazi più ampi e rinnovati, moderni e funzionali che vedono al lavoro l’ultima generazione. Una svolta importante che coincide con l’adesione all’Associazione delle Pizzerie Centenarie. La famiglia Del Buono è davvero una delle famiglie storiche di pizzaiuoli napoletani. E come tutte le famiglie storiche la loro storia si intreccia con quella di altre famiglie come i Mattozzi. Nata Dello Buono, nome divenuto per un errore accidentale di trascrizione nei registri comunali napoletani “Del Buono” nel primo decennio del secolo ‘900, la famiglia Del Buono è stata ad oggi in condizione di risalire nel tempo a 6 generazioni indietro nel tempo quando Generoso Dello Buono, di professione rosticciere, nel 1884 dichiarò all’anagrafe del Comune di Napoli Dello Buono Umberto figlio di una Mattozzi figlia di Luigi pizzaiolo.
Via Ascanio 25
Tel. 081 570 4042
Sempre aperto, la domenica solo la sera
Fabio Cristiano ha bazzicato il suo primo forno proprio in questo locale aperto dal nonno nel 1956. Dopo trent’anni il proprietario chiese un aumento del 300% e la pizzeria si spostò qualche metro più in là. Passa un anno, ne passano due. Il locale non si vende e non si fitta sino a quando alla fine si ritrova un accordo per l’acquisto e adesso la pizzeria da cui tutto è partito, è perfettamente ristrutturata. Una saletta, tanto asporto, prezzi popolari con margherita a 3,50 in piedi o 4,50 seduti, Da Gennaro è la classica, solida pizzeria di quartiere. La base del mondo pizza napoletano fatto da circa 1500 forni accesi ogni giorno. Nel frattempo Fabio, lievitazione di 24 ore, impasto diretta e pizza assolutamente tradizionale, si è ingegnato e ha aperto pure uno spazio dove insegnare il mestiere a ragazzi che vengono da tutto il mondo.
Via Giudecca Vecchia, 39
Tel. 081.286721
Sempre aperto dalle 10,30 alle 22
Chiuso domenica
Profondamente legata alla natura più intima della Napoli popolare, la pizza fritta porta la firma “Dè figliole”, la pizzeria di via Giudecca Vecchia 29, a Forcella, che dal 1860 prepara solo pizza fritta e che le donne della famiglia Apetino portano da sempre in alto. Oggi a dirigere i lavori ci sono le sorelle Giuseppina, Immacolata e Carmela, che continuano la tradizione di famiglia, iniziata con la bisnonna, che mode e tendenze gastronomiche non hanno mai scalfito. Un classico che non perde mai smalto e che diventa una tappa obbligata per coloro che vogliono mangiare la pizza fritta. Da qualche anno la sala adiacente all’ingresso del locale (dove si prepara la pizza come tradizione vuole, cioè sotto gli occhi dei clienti che attendono in fila per mangiarla per strada, avvolta nel foglio di carta) è stata ammodernata, conservando i pochi coperti.
DIAMETRO 33 DI GIUSEPPE ULIANO
Piazza Sant’Eframo, 6
Tel. 081 751 7913
Aperto a pranzo e cena, la domenica solo sera. Lunedì chiuso
Alle spalle dell’Orto Botanico e del Real Albergo dei Poveri, sorge la cinquecentesca Piazza Sant’Eframo Vecchio dominata dalla chiesa, donata ai Frati Cappuccini dopo la costruzione, con collegate catacombe ospitanti le spoglie del vescovo prima e santo poi Efebo, chiamato Eframo dai Napoletani. Sulle pareti dell’edificio al centro della piazza c’è una grossa targa che ricorda che qui è nato Mario Abbate, “il Signore della canzone Napoletana”, e a pochi passi da essa si scorge l’insegna di questa Pizzeria che dal 1960 è stata partecipe della storia recente del posto con il susseguirsi generazionale di pizzaioli. Su una delle porte esterne del locale si vede l’insegna #DIAMETRO33, ovvero quello che può essere considerato a tutti gli effetti il marchio di fabbrica impresso dall’ottenimento costante di un diametro di 33 cm per ogni pizza
Via Marc’Antonio, 31
Tel. 081.2396942
Chiuso domenica a pranzo e martedì
pizzeriadinapoli.it
La tradizione nasce con Alfonso Di Napoli, tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. Grande e famoso cuoco, serviva la nobiltà direttamente dalla cucina di via Poerio alla Ferrovia, denominata già allora “Pizzeria Di Napoli”. Suo figlio Giuseppe poi, divisosi nel 1945 dal fratello Pasquale, decise di trasferirsi a Fuorigrotta in una traversa di viale Augusto uno dei luoghi cult della quartiere, sempre pieno, aperto nel 1945. Gennaro di Napoli è sempre qua dentro, cura lievitazione e materie prime con pignoleria: dalle pizze ripiene chiamate Tris Sostar e Fantasy farcite con ogni cosa, dai formaggi alle verdure, alla margherita classica molto ben eseguita. Ottimi i crocché ancora preparati a mano. Qualche vino campano. Da manuale la ricotta, quasi fosse una mousse, esaltata dal tris, ovvero da un calzone a tre gusti in cui la perfezione è raggiunta dal fatto che in bocca non si distingue più la ricotta dalla pasta di pizza: si raggiunge così la morbidezza totale, assoluta, perfetta. In bocca il gusto è rotondo e il pomodoro spezza discretamente la sensazione di dolcezza che altrimenti stancherebbe mentre l’olio d’oliva non è mai invasivo. Poi le erbette, le verdure, persino il salame, vengono di volta in volta in primo piano per ricevere l’applauso.
Via Francesco Cilea, 151
Tel: 0815959711
pizzeriaguardascione.it
Sempre aperto a pranzo e a cena
Federico ha iniziato l’attività alla pizzeria ‘Il colmo del Pizzaiolo’ con la moglie Margherita (nomen omen), ai piedi di Monte di Procida, mettendo in pratica trent’anni di esperienza, al banco e al forno. Da gennaio 2021, dai Campi Flegrei ha spostato l’attività su Napoli, aprendo il suo locale nel cuore del quartiere Vomero, in una location moderna e curata nell’arredo e nei dettagli, con circa 150 coperti e un forno dedicato al senza glutine (certificato AIC – Associazione Italiana Celiachia). Qui Federico Guardascione, oltre a proporre una pizza dallo stile contemporaneo con impasto sopra la media, molto idratato (fa tanti studi sugli impasti), prepara anche quella “a rutiello”, un ricordo di bambino. Da bere birre alla spina e birre artigianali in bottiglia, diverse etichette di vino, circa una trentina, con possibilità di bere anche al calice. Discreta selezione di rhum, whisky, grappe e amaro.
Via Pasquale Stanislao Mancini 8
Tel. 081205380
Aperto dal lunedì al sabato a pranzo e a cena
La storia della famiglia Coccia nasce qui, alle spalle di piazza Garibaldi. Prima trattoria, poi negli anni ’70 solo pizzeria, gestita da Antonio e sua moglie Dora- E’ così che si formano i fratelli Coccia: Enzo, Carmine, Ciro e Salvatore. Ad occuparsene adesso è Ciro. La pizzeria lavora molto con l’asporto, una margherita a portafoglio costa ancora 1,50 euro, con questa ed un crocchè o un arancino, hai sicuramente soddisfatto la pausa pranzo quotidiana. All’interno del locale, al piano terra, l’ambiente dà l’impressione di com’era una volta, ci sono alcuni tavoli, il forno ed il banco delle pizze, alle spalle la stazione. Vince la tradizione, una pizza imperdibile molto ben eseguita che conserva l’anima di questo cibo popolare in un quartiere ancora verace.
Via Manzoni 26/i
Tel. 081.7146634
www.solopizzaviamanzoni.it
Aperto sempre
In viaggio ormai fra i 50 e i 60 anni, due figli, Gaetano ha sempre lavorato duro come il padre pizzaiolo. Ha iniziato con Solopizza, uno dei primi locali non familiari a nascere in città a via Medina. Originario di Montesanto, quando Solopizza ha deciso di aprire anche a Via Manzoni, più Vomero che Posillipo, si è spostato. Qui è arrivato il successo grazie ai suoi must, come la pizza a racchetta e i cornicioni ripieni che hanno conquistato il pubblico più giovane. Il suo è uno stile assolutamente napoletano e pop, niente dieta quando si entra qui, ma solo tate buone pizze che variano dalle classiche a quelle più strong come la parmigiana o con le polpette. Nel corso degli anni la sala è raddoppiata, il servizio è perfetto. Uno spazio che per la essenzialità della proposta si rivolge ai giovanissimi, ma anche le persone adulte troveranno i sapori di un tempo, spesso perduti.
Via Stanislao Manna, 30/32/34
Tel 0818434808
Sempre aperto, chiuso lunedì
Antonio, Nicola e Pasquale Russo sono i proprietari di Gigino&Figli, la pizzeria nel quartiere di Soccavo, a Napoli, che affonda le radici nella tradizione della pizza. I fratelli Russo, cresciuti nella pizzeria dei nonni, La Bella Figliola di Napoli, imparano il mestiere molto presto e nel 2004 aprono la prima sede di Gigino&Figli, alla quale segue un secondo locale dedicato all’asporto. Ambiente rustico e curato, con una sessantina di coperti e due forni separati dalla sala. Apparecchiatura semplice, con tovagliette singole e bicchieri per l’acqua di plastica. Il menù ampio, con la friggitoria in grande rilevanza, dove si preparano dalle montanarine in diverse versioni, alle frittatine, ai crocchè, ai scugnizielli, strisce di pasta di pizza fritte che in questo caso ho scelto conditi con il pomodoro e il basilico. Bellissima atmosfera napoletana.
Fratelli Abbate
Via Cassano 75 (Zona Capodichino)
Tel. 081.7382835
Aperto sempre
Chiuso mai
Ci sono pizzerie che riconosci subito, già quando entri. Sono quelle autenticamente popolari, sempre affollate, anche in un giorno qualsiasi della settimana, aperte di giorno e di notte. Sono al servizio della gente del quartiere e del resto della metropoli. I fratelli Enzo e Gaetano Abbate, insieme ai figli, sono aperti per questo. Due sale comunicanti, ampie con i tavoli ricoperti dalla tovaglia quadrettata giallo verde. E uno spazio all’aperto con il muro di cinta affrescato. La dinasty ha aperto bottega negli anni cinquanta con il capostipite Cosimo famoso per la pizza aùmma aùmma cona olive nere e capperi con origano. Qua troverete pizze particolari: quella nel ruoto, la Marinara con pecorino saporita e golosa, e quella fritta nel forno, ripiena di cicoli e ricotta. Poi c’è la Luciana con il polpo verace. Come dolce il calzone con il cioccolato. Vini e birra con scelte essenziali ma buone.
Piazza Nazionale 87
Tel. 081.5546490
Aperto sempre
www.lucignolobellapizzarestaurant.it/
sede anche a Salerno
Via Lungomare Trieste 218
Pizzaioli da quattro generazioni, da undici anni a piazza Nazionale, questo locale è diventato un riferimento per la zona popolare vicino alla stazione. Il locale di Pino Celio dal 2008 propone nella storica sede una pizza tradizionale lavorate su due forni una clientela che è all’altezza per numeri e qualità di quella delle più rinomate pizzerie del centro storico della città. Il locale propone anche ottimi fritti, la tradizione risale alla bisnonna di Pino che la proponeva tonda in piazza Nazionale durante i mercati e i piatti della tradizione napoletana ben eseguiti. Venire qui significa respirare l’anima della Napoli popolare non ancora turistica ma essere trattati con professionalità assoluta. E prezzi popolari, provare per credere.
MARY ROSE PIZZERIA FRIGGITORIA
Corso Vittorio Emanuele, 497
Tel 081 5445855
Sempre aperta
Jessica De Vivo, la giovane pizzaiola, fa pizze dall’età di 7 anni. Classe 1995, mediterranea nei colori e nel modo di fare allegro e schietto, Jessica è nata tra il banco ed il forno della pizzeria dei genitori, giocando fin da piccola con la farina e imparando da subito ad “ammaccare” guardando suo padre. Ha due grandi passioni: la danza e la pizza. La pizzeria friggitoria Mary Rose è in primis da asporto, ma se vi mettete in fila e siete fortunati un posto ad un tavolino all’interno del locale ve lo accaparrate, per mangiare la pizza calda al momento. Nella bella stagione, dispone anche di un paio di tavoli all’esterno. en fatte anche le fritture, preparate dalla mamma di Jessica, cosi come le verdure, gli arancini, le frittatine di pasta e i crocchè molto tradizionali. L’offerta gastronomica prevede anche alcuni piatti tradizionali, come l’impepata di cozze. Fa anche consegne.
Via Serafino Biscardi, 7/9/11
Telefono: 081 787 7348
sempre aperto, la domenica chiuso a pranzo
Guidata da Silvio Zigarelli, pizzaiolo classe ‘83, erede di una robusta tradizione familiare nell’ambito della gastronomia, Nanà è sia una pizzeria che una trattoria. Dedita ad una cucina tipica napoletana declinata con prodotti tendenzialmente locali, oltre ai grandi classici trovano spazio una gran varietà di pizze realizzate a partire da un impasto ottenuto da un blend di farine personalizzato, con farciture improntate al “gourmet” ma comunque nel pieno rispetto della tradizione. Accogliente la location, stuzzicanti gli antipasti e la proposta di friggitoria, dove crocchè farciti e frittatine napoletane sono i cavalli di battaglia.
OLIVA ALLA SANITA’ DA CARLA E SALVATORE
Piazza Sanità 11
Tel.081.444166
Sempre aperto
Una tradizione familiare che risale a Donna Concettina alla Sanità. Da lì sono gemmati più locali che ancora oggi sono un punto di riferimento importante per gli amanti della buona pizza al di fuori dei circuiti mediatici e turistici. Gli impasti qui sono tre, una vera e propria catena di montaggio in funzione tutta la giornata per soddisfare le diverse esigenze. Da provare, per devozione, la pizza fritta, buona la margherita. Imperdibile il fritto napoletano e la pizza a libretto che parte di buon mattino in esposizione nella vetrinetta. Servizio veloce e familiare, per respirare l’aria non turistica della Sanità. Una pizzeria sincera e non costruita per il giretto dei gastrofighetti italiani, che vede al lavoro tutta la famiglia e con la nuova generazione molto in gamba di cui sentiremo sicuramente parlare.
Piazza Mercato, 44
Tel. 081.5634029
Aperto sempre
Chiuso domenica
Il cuore palpitante della Napoli di Corradino di Svevia e di Masaniello, che in Piazza Mercato allo stesso modo conclusero la loro epopea, si percepisce ancora nell’atmosfera tutta popolare che qui si vive ogni giorno, non soltanto nelle feste importanti come quella della Madonna del Carmine. Gianni Breglia è l’anima di questa pizzeria insieme a Franco Pierno. Stava da Di Matteo in Via Tribunali pure lui quel giorno in cui Bill Clinton mangiò una pizza a’ libretto. Ora sta qui a guidare una bella brigata tra forno e friggitoria. Ottimi i panzarotti, i crocchè con friarielli e salsiccia, le frittatine di maccheroni. Gigante e soave è la pizza fritta. La Margherita con peperoncini verdi e pomodoro d’estate trionfa. C’è sempre una bella Marinara. Birra nazionale e tanta allegria. Sempre. Una pizzeria popolare irresistibile
Via Sigmund Freud, 11
Tel. 08119810512
Sempre aperto dal martedì al sabato e la domenica sera
È nata a dicembre 2011, ma da un anno e mezzo è gestita da Carmen Severino e da suo marito Ciro De Francesco. I due coniugi si sono fatti conoscere attraverso i social, pubblicando le foto delle loro pizze, fino a diventare un punto di riferimento per una clientela formata soprattutto da giovani e famiglie. Questa pizzeria è sempre stata il loro sogno, anche se prima svolgevano lavori diversi. La loro proposta parte dalle pizze tradizionali a quelle un po’ più elaborate, realizzate con ingredienti preparati “in casa”. Il loro punto di forza è la pizza Nonna Filomena, con ragù classico napoletano e polpette. servizio appassionati, ottimi fritti. Pur cercando di seguire una certa stagionalità, ci sono alcune pizze che vengono continuamente richieste e non possono essere tolte dal menu, come la Nonno Vincenzo, con crema di friarielli fatta da loro, bocconcini di salsiccia e cornicione ripieno di bocconcini di mozzarella. Il locale è costituito da circa quaranta posti a sedere, è moderno ma arricchito da simboli della napoletanità verace, come le statuine dei personaggi icone della Napoli famosa in tutto il mondo.
Via Caio Duilio, 26A
Telefono: 081 18634878
Sempre aperto di sera
Inaugurata lo scorso agosto nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli, la Pizzeria Tavolo Riservato di Gianni Barone e Marcello Fontana – amici e coppia collaudata nel progetto pizza, con una visione condivisa sull’importanza dell’ospitalità, dell’ambiente e dell’offerta all’interno del locale – hanno realizzato la pizzeria di 300 mq, estesa su un solo piano. Tavolo Riservato, con 80 coperti interni e 40 esterni, è la punta dell’iceberg di un programma imprenditoriale che i due pizzaioli hanno sviluppato (a breve vedrà una succursale), con un focus interamente dedicato alla pizza nelle diverse declinazioni, evoluzioni e cotture, caratterizzato da uno studio sui lievitati in generale davvero interessante. Arredamento di stile moderno, bancone bar e forni a vista, Tavolo Riservato accosta colori e creatività che indubbiamente si ritrovano anche a tavola nell’estetica delle portate. La pizza contemporanea è frutto di un gran lavoro sulle farine e sui lieviti, presentandosi godibile, con un disco scioglievole e il cornicione generoso, e che conta le varianti a tegamino, fritta e a mattarello. Buona carta dei vini e delle birre, ottimo servizio.
via Solimena 3
Sempre aperto dalle 10 alle 23
Lunedì e martedì chiuso
Tel. 327 0647263
Due fratelli, Gabriele al banco e Francesco in sala ci mettono tutto l’impegno nel lavoro e la voglia di dire agli appassionati della pizza. ll pezzo forte sono i tranci di bianca o di rossa ma anche conditi con cipolla caramellata, scarola e crema di fagioli o con ceci passati e mortadella. L’impasto è in stile Bonci dove Gabriele è stato ad impastare, stendere e condire per un paio d’anni. Formazione arricchita al fianco di Michele Leo che firma le pizze di Palazzo Petrucci e prima ancora alle cucine allo storico Timpani e Tempura dietro Piazza Dante.
Via Cesare Carmignano 79-81
Tel. 081.26871179
Sempre aperto
Una delle tante pizzerie nate attorno ai mercati, ai luoghi di incontro tra le persone nei pressi di Porta Nolana. Ciro e Giuseppe sono nipoti di una tradizione iniziata con il nonno che vendeva le pizze a libretto che sarà continuata dai figli. Proprio questo modo di mangiare la pizza ne fa un punto di riferimento insieme alla pizza fritta, alla quattro stagione e ai fritti esposti all’ingresso. Essenzialità e tradizione sono l’anima di questo locale popolare nel cuore della città dove si respira l’atmosfera della vecchia Napoli. Da non perdere le delizie della classica vetrinetta per l’asporto delle fritture e delle pizze a portafoglio.
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