Le Perle Enologiche di Mattia Vezzola

Pubblicato in: I vini da non perdere
Mattia e Gherardo Vezzola

di Marina Betto

“50 anni che le amo” così Mattia Vezzola parla delle bollicine e dei vini Rosé che produce sul Lago di Garda dove è nato. A Moniga del Garda nel 1896 viene creato il primo Rosé da viticoltura dedicata e la passione per il mondo della spumantistica ha fatto il resto nella formazione di questo enologo italiano tra i più conosciuti nel mondo. Il primo viaggio in Champagne nel 1972 e l’incontro con quel mondo e quel modo di fare il vino sono stati il primo passo verso la realizzazione di quello che avrebbe creato nel suo luogo di origine. In Champagne scopre, sorprendendosi, che si utilizzava ancora negli anni “70 la tecnologia tradizionale: vendemmia manuale, presse Marmonier e fermentazione dei mosti in piccole botti da 205 litri, imparando così che non bisogna mai abbandonare le proprie origini a favore solo del nuovo ed è questo il segreto per essere sempre all’avanguardia. Nel 1973 nasce il primo Mattia Vezzola Metodo Classico da uve Chardonnay e Pinot nero e oggi dopo 50 anni si degustano una serie di vini spumante, rosé e rossi sotto il nome di Costaripa, la sua azienda.

La sua filosofia enologica si basa sulla valorizzazione delle caratteristiche vocazionali del territorio, con attenzione alla sostenibilità e all’ambiente utilizzando nuove tecniche di coltivazione e vivificazione per la creazione di vini espressivi, di grande qualità ed eleganza. La visione personale del vino di Mattia Vezzola lo ha portato a rivedere e reinterpretare il carattere del Valtènesi Rosé, il vino più rappresentativo del Lago di Garda, volendone fare un vino rosé contemporaneo e capace di sostenere il tempo, utilizzando il vitigno Groppello uno dei più antichi d’Italia. Nasce così negli anni “90 il Molmenti vino rosé con una longevità di 10/15 anni, un omaggio al Senatore Pompeo Gherardo Molmenti padre nel 1896 del primo Rosé italiano da agricoltura dedicata.

Questo rappresenta nel nostro paese un punto di inizio della vinificazione in Rosé facendo nascere in pochi anni 12 cantine nella zona, imprimendo una svolta produttiva nel territorio del Garda, recuperando vitigni destinati al dimenticatoio.

I vigneti di Costaripa per il progetto RosaMara sono 28 ettari coltivati con Groppello Gentile, Marzemino, Sangiovese e Barbera per i vini rosé e per i vini rossi mentre per le bollicine “Mattia Vezzola” si utilizzano esclusivamente uve Chardonnay e Pinot Nero.

Rosamara Valtènesi Doc 2022 blend di Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera. Il 50% del mosto fermenta e si eleva in piccole botti di rovere per 6 mesi. Fresco e salino è un sorso accattivante che sa di fragoline e melograno con accenti leggermente pepati, sorso con molta freschezza e vena sapida.

Rosamara Valtènesi Doc 2021 succoso dal sapore di zenzero e zafferano, equilibrato ed elegante.

“Molmenti” Valtènesi Doc 2018 è costituito da Groppello 60%, Marzemino 20%, Sangiovese 10%, Barbera 10%. Si utilizza solo il mosto fiore ottenuto dalla vinificazione “a lacrima”; l’affinamento avviene in tonneaux da 400lt per 2 anni e riposa in bottiglia per altri 2 anni. Rosa delicato con riflessi dorati sprigiona sentori di spezie orientali, vaniglia, crema, alchermes. Un sorso vellutato con finale sapido e fresco.

“Maim” Valténesi 2017 costituito da solo Groppello è un vino rosso apparentemente semplice e schietto che però ha una complessità olfattiva raffinata che va dai frutti rossi alle erbe aromatiche alle rose rosse. Ricorda un Syrah e anche un Piedirosso campano.

Il Metodo Classico Mattia Vezzola compie 50 anni e il claim “50 anni che le amo” è rappresentato sulle bottiglie celebrative del 2023. La linea “Mattia Vezzola Metodo Classico” oggi comprende il Brut, Brut Rosé, Créant, Grande Annata Brut, Grande Annata Rosé tutti composti con Chardonnay e Pinot nero coltivato in zona pedecollinare e sulle Morene esterne del Lago di Garda. Naturalmente la vendemmia è manuale, il grappolo viene pigiato intero e si utilizza solo il mosto fiore. Una parte dei mosti fermenta in piccole botti di rovere e ogni cuvée è l’unione di 40 diversi vini in modo da assicurare sempre il medesimo stile e profilo sensoriale. Il tempo regala a questi vini una finezza palatale che li rende setosi come è nel Grande Annata Rosé 2014 una bollicina italiana da non perdere.

Mattia Vezzola Brut Rosé affina 30/36 mesi dalla vendemmia. Luminoso rosa pallido, sprigiona bollicine finissime, un sorso armonioso che è un ottimo biglietto da visita per ogni degustazione.

Mattia Vezzola Créant metodo Classico nasce da viti che hanno più di 25 anni. Il 35% del mosto fermenta ed evolve in piccole botti vecchie da 228lt per 8 mesi. L’affinamento dura 24-30 mesi dalla vendemmia. Giallo scarico con riflessi verdi ha bollicine finissime e continue. Il profumo è fresco- fruttato con accenti di frutta secca e il sapore evoca gli stessi frutti, pera e agrumi. Uno spumante armonico da abbinare al pesce crudo, al risotto ai frutti di mare.

Mattia Vezzola Grande Annata Brut 2017 è un Metodo Classico nato in un’annata fortunata per qualità con ripercussioni solo sulla quantità (-30% di resa) da uve Chardonnay e Pinot nero raccolte a perfetta maturazione. Il 50% del mosto fermenta ed evolve in piccole botti da 228lt per 8 mesi e l’affinamento dura 54-60 mesi dalla vendemmia. Cristallino con un perlage continuo e discreto ha profumo agrumato, floreale e sapore ricco di sapidità e freschezza lunga e caratteristica.

Mattia Vezzola Grande Annata Rosé 2014 è composto da 80%di Chardonnay e il restante da Pinot nero proveniente da viti di 30 anni, arrivate a perfetta maturazione anche se in un’annata molto calda. Il 50% del mosto fermenta ed evolve in botti di rovere bianco da 228lt per 8 mesi. L’affinamento è di 54-60 mesi. Bollicine minute e persistenti e color rosa antico, profumo di piccoli fiori di bosco, violette e ciclamini e di fragoline e ribes. Esprime la sua eleganza con un sorso strutturato ma vivace.


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