Le otto mozzarelle che sudano latte assolutamente da non perdere questa estate

Pubblicato in: La mozzarella, i formaggi e il latte
La Mozzarella della Fenice

La Mozzarella della Fenice

Quali sono le mozzarelle da non perdere questa estate? La nostra risposta è decisamente semplice: le otto che, attraverso l’acquisto di prodotti in anonimato e la degustazione alla cieca, ossia senza sapere la marca, sono arrivate alle finali della categoria dop e non dop del Mozzarella Championship. Un caso? Un segno che l’etica e l’estestica in questa società ancor coincidono quando parliamo di prodotto? Certo è che sono tutte proposte ad alto tasso etico e di rispetto dell’ambiente,assolutamente lontane da ogni idea di banalizzazione e di industrializzazione del prodotto, da allevamenti che non hanno problemi di brucellosi perchè gli animali sono trattati benissimo e non a caso qui vivono di più perchè non hanno lo stress produttivo.

Vannulo di Paestum

Era il numero uno vent’anni fa, dieci anni fa, ancora oggi. Il motivo è semplice: è rimasto fedele al suo progetto a metro zero e la sua mozzarella la trovi solo prenotandola.

Terre di Don Peppe Diana a Casal di Principe

Dai terreni strappati alla camorra un gruppo di ragazzi spinto dall’etica del rispetto delle regole propone questa mozzarella squisita e pulita.

Granatore di Palmi

In Calabria mozzarella da latte di bufala? Si, ottima. E il motivo è semplici: sono andati a bottega da Vannulo prima di aprire il proprio caseificio, impegnati a trasfornare solo il proprio latte.

Jemma di Battipaglia

Il primo caseificio della Piana del Sele, oltre cento anni di storia. Una sapienza e dei metodi di lavoro che non hanno mai ceduto all’ingorda legge del profitto di alcuni grandi caseifici che spingono per la dop al prodotto congelato. Una lezione di stile e di etica produttiva senza eguali.

Leuci di Caserta

Agnena di Cancello e Arnone

Tenuta Bianca di Altavilla Silentina

Viene da lontano Salvatore di Masi, perché un suo omonimo avo aveva fondato a metà dell’Ottocento La Tenuta Bianca
fra i boschi della Cascina Reale Borbonica di Persano. Allora poteva contava su 35 vacche di razza Frisona, 150 pecore e 35 ettari di terreno da adibire soprattutto per il pascolo. La conversione è avvenuta poi negli anni ’70, quando un altro Salvatore Di Masi, nonno di quello attuale, decise di dedicarsi all’allevamento delle bufale. Un’operazione lungimirante e premiante, perché la Tenuta Bianca in poco tempo è diventata un punto di riferimento importante per la produzione casearia della Piana del Sele e di tutto il Salernitano.

Caseificio Polito di Agropoli

A Mattine di Agropoli il caseificio di Francesco e Nicola Polito continua la tradizione di famiglia. Si sono specializzati nell’allevamento di bufale del Cilento e, nel 2009, hanno deciso di lavorare in proprio il latte aziendale per produrre formaggi a pasta filata.Un grande prodotto di qualità alle porte del Cilento.

Ecco dunque le migliori mozzarelle di bufala del momento


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