di Enrico Malgi
Lo spartiacque nella storia del vino cilentano è cominciato dalla metà degli anni ’90, quando è mutato il pensiero arcaico ed empirico precedente e si è venuto ad instaurare un principio più moderno, progressista e tecnologico, che ha favorito un’esponenziale crescita globale. E tra gli artefici e fautori di questo nuovo corso bisogna senz’altro annoverare Bruno De Conciliis, che insieme al fratello Luigi ed alla sorella Paola con suo marito Giovanni Canu, gestisce l’azienda di famiglia fondata da papà Alessandro.
In questi giorni mi sono trovato a passare in azienda per scoprire le ultime novità: in sintesi queste le mie impressioni dei vini che ho assaggiato, tutti connotati da un ottimo livello qualitativo, mai banali e che hanno trovato un grande alleato nel millesimo 2015, un anno davvero splendido per la viticoltura e l’agricoltura in genere.
Bacioilcielo Fiano Paestum Igt 2015.
Nuova etichetta, che riporta sulla bottiglia delle grosse labbra rosse protese verso le nuvole. Blend di fiano in maggioranza e saldo di malvasia. Maturazione in acciaio e vetro. Alcolicità di dodici gradi. Prezzo finale in enoteca di sette euro.
Vino da aperitivo, semplice e beverino, “leggero come le nuvole” come si legge sul depliant. Colore paglierino limpido. Il bouquet ricorda subito la frutta, i fiori ed i vegetali delle dolci colline cilentane. Il gusto è davvero leggero, fresco, morbido, poco alcolico, soave ed aromatico. Chiusura elegante e seducente.
Donnaluna Bio Fiano Paestum Igp 2015.
Vino prodotto da agricoltura biologica. Fiano in purezza. Maturazione solo in acciaio e boccia. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai tredici euro.
Tipico fiano territoriale, che risente delle particolari condizioni pedoclimatiche del Cilento, con il mare ad un tiro di schioppo. Vivido e lucente il giallo paglierino che si coglie nel bicchiere. Il profilo aromatico mette bene in evidenza le essenze fruttate e floreali locali: mandarino, pesca bianca, susina, fico, gelsomino e ginestra. L’impatto del sorso in bocca denota subito freschezza ed armonia, seguite poi da eleganti sussurri sapidi e minerali. Accattivante e lungo il finale.
Perella Fiano Paestum Igt 2012.
Fiano al 100%, maturato in acciaio e legno grande e poi affinato in vetro. Bassa l’alcolicità di undici gradi e mezzo. Prezzo in enoteca di diciotto euro.
Fiano più strutturato, perché il legno gli dona una veste più solida. Già il colore nel bicchiere è tendente ad un paglierino più carico. Timbro olfattivo stuzzicante, che manifesta piacevoli sensazioni odorose di frutti esotici, di fiori bianchi, di macchia mediterranea e di accenni speziati, insieme ad una silhouette quasi alsaziana, per via di una vena idrocarburica. L’attacco in bocca del vino è tonico, ampio, equilibrato, salmastro e gradevolmente fresco. Sviluppo gustativo ritmato e profondo, che anticipa un retrogusto polposo, strutturato e pervasivo.
Selim Vino Spumante Brut 2015.
Metodo Charmat per un blend tipicamente territoriale di aglianico e di fiano. Appena undici i gradi alcolici. Prezzo “regalato” a nove euro.
Spumante giovane e fresco, figlio di un’annata e di un territorio strepitosi. Alla vista si presenta con un bel colore giallo dorato. Il perlage è fine è persistente. Naso complesso che rimembra percezioni odorose di frutta candita, agrumi, fiori di campo, timo e miele. In bocca entra un sorso petillant leggero ed affusolato e poi anche cremoso, sapido, minerale ed elegante. Finale godibile.
Bacioilcielo Rosso Paestum Igt 2015.
Composito blend di aglianico, barbera e primitivo. Acciaio e boccia per la maturazione. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo in enoteca di sette euro.
Il bicchiere si tinge di un colore rubino sfumato. Bouquet elegante e fruttato di prugna e di marasca, floreale di viola e di geranio, connotato poi da sentori erbacei, sapidi e terrosi. Sorso morbido e spigliato, fresco e beverino e senza alcuna allappatura. La chiusura è pulita ed intensa.
Donnaluna Aglianico Paestum Igp 2014.
Aglianico in purezza, maturato in acciaio e legno grande e poi affinato in vetro. Il tasso alcolico raggiunge i tredici gradi e mezzo. Prezzo finale intorno ai tredici euro.
Splendente il colore rubino, segnato da lampi purpurei. Pregevole il profilo olfattivo che regala spunti aromatici fruttati di sottobosco e di visciole, intersecati ad impronte odorose di fiori appassiti e di spezie orientali. In bocca si percepisce un bonus di calore, ma subito smorzato da umori freschi e morbidi e da un ricamo balsamico ed avvolgente. Raffinate le essenze sapide, terrose e polpose. Tannini già parzialmente addomesticati. Retrogusto appagante. Prosit!
Foto di Enrico Malgi
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Enologo: Bruno De Conciliis – Agronomo: Paola De Conciliis
Ettari vitati: 20
Bottiglie prodotte: 250.000
Vitigni: aglianico, primitivo, barbera, aglianicone, fiano e malvasia
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