Vivi a Napoli? Diventi napoletano. Da sempre questa città di mare è inclusiva, abituata a fondersi con gli elementi che vengono dall’esterni e a farli propri. Sul piano gastronomico questo avviene con i prodotti, ma sulle ricette la tradizione è talmente forte e contemporanea da apparire poco elastica alle novità. Eppure, ripensandoci, ci sono alcuni luoghi che mai ti aspetteresti di trovare qui e che vale la pena di provare per conoscere la Napoli che include e che cambia. Si tratta di novità che hanno al massimo un paio di anni fatta eccezione l’Antiquarium aperto prima del Covid. Un segnale dell’aria frizzante e vivace che attraversa la cità come mai prima di adesso .
Casa Vittoria, un ristorante di cucina italiana
Dalla costoletta alla milanese ai tagliolini al burro, dal prosciutto alla mortadella, passando per l’asticel alla catalana e le scaloppine sino al tiramisu: questo bel locale locale nella centralissima piazza Vittoria gestito dai fratelli Vorraro regala una sintesi della cucina italiana in cui rientrano anche piatti napoletani come la genovese e alcuni grandi prodotti campani.
Sustanza da Scottojonno: vera cucina mediterranea di avanguardia
Una cucina mediterranea di avanguardia pensata dallo chef procidano Marco Ambrosino proposta in un ambiente liberty nella Galleria Vittorio Emanuele proprio di fronte al Museo Nazionale. Una delle poche esperienze realmente singolari di gastronomia culturale presenti in Italia in cui si rielaborano usi e costumi dei popoli che si affacciano su questo mare senza disdegnare elementi giapponesi.
L’Antiquarium, mixology nei primi cento del mondo
Uno dei più importanti luoghi di mixology al mondo dove si realizza una esperienza unica difficile da replicare non solo a Napoli, ma in Italia per modernità, aggiornamento, concezione dei locali in un ambiente onirico e inimmaginabile.
Crazy Pizza, l’antipizza di Briatore
Flavio Briatore fissa il compasso della sua idea di pizza nella città dove è nata la pizza proponendo l’antitesi dello stile napoletano: pizza sottile e croccante con ottimi ingredienti. Tanti divertimento e una visione lontana dallo stile tradizionale della pizza così come lo conosciamo a Napoli, in Italia e nel mondo.
Il cuoco numero uno al mondo arriva a Napoli all’Hotel Romeo con la sua visione di cucina mediterranea codificata alla francese. Una esperienza fuori dagli schemi in cui si rileggono alcuni prodotti tipici secondo la lettura ducassiana molto ben interpretata dal giovane chef Alessandro Lucassino.
Angela Gargiulo, titolare della Buatta al Vomero, ha promosso questo locale interamente dedicato alle bollicine francesi nel quale, di concerto con l’Ais, organizza laboratori, presentazioni, serate nelle quali si coinvolgono i numeri appassionati di una città da sempre importante mercato per lo Champagne.
Magnolia, terme e cucina nel cuore di Chiaja
Napoli non finisce di stupire nemmeno chi ci è nato, una città millefoglie ricca di sorprese, cultura, monacielli. E poi il suolo vulcanico, eccole dunque, in pieno centro a Chiaia, un complesso termale acquistato nel 1906 dalla moglie del professor Gauthier, Sofia Procida da cui la “Sorgente Sofia” e su cui è stato costruito un vero e proprio Palazzo del benessere e della Gastronomia a vicolo Belledonne.
Mondadori alla Galleria Umberto. La più grande libreria d’Italia
Nella città prima in in Europa per tiktoker, troviamola libreria più grande d’Italia: Il Mondadori Bookstore. 1.000 metri quadri e 148.000 volumi rendono questo luogo molto più che una semplice libreria: il nuovo store Mondadori a Napoli è un luogo in cui trionfa la cultura, l’arte e l’aggregazione.
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