La campagna coratina custodisce una chicca di azienda che produce un grande vino. Siamo a pochi chilometri dal fantastico Castel del Monte feudo del Grande Federico II di Svevia.
Territorio di elezione per questo vitigno, fortunatamente riscoperto e in netta crescita. I contadini una volta, compreso mio nonno, amavano vinificarlo in purezza per ottenerne un vino dal colore inchiostro, con profumi che vertono verso note floreali come la violetta e di frutti rossi come la mora nera e prugna; con l’invecchiamento si avvicendano note di tabacco e spezia dolce con cuoio e balsami. Al gusto si ritrova la prugna e floreale che attenua una carica tannica imponente; motivo per cui molti enologi amano più ammorbidirlo, vista l’incapacità a gestirli.
In paese, l’uva è venduta anche per il consumo a tavola, visto la sua estrema dolcezza e l’aromaticità che si sprigiona nella masticazione. Ricordo con piacere, il dopo vendemmia, quando si andava nei filari e mangiavamo i “racioppi” che restavano a maturare; non era una dimenticanza ma un’usanza voluta, perché, durante la potatura invernale, dovevano addolcire e fungere da merenda per i contadini.
Roberto Perrone Capano titolare dell’azienda, è da sempre uno dei principali interpreti di questo vitigno, con le sue tre versioni, ma la Riserva Le More ti toglie il respiro al primo sorso, come successo alla mi buona amica Liliana, che già appena arrivati, non ha resistito ad addentare un grappolo per saggiarne la maturazione quasi prossima alla vendemmia.
Nero di Troia Riserva Le More Castel del Monte Docg 2012
Un vino attenuto da una selezione massale della qualità acino piccolo, tipologia storica e ormai introvabile; la caratteristica principale e una buccia spessa, prugnosa e ricca di profumi, con parecchio spazio fra gli acini in modo da creare un’ottima ventilazione e non permettere il formarsi di muffe sgradite.
I profumi sono penetranti, puliti e netti con frutti rossi come more mature e prugna, la viola e la rosa rossa pervadono con insistenza un olfatto mai assuefatto; con l’invecchiamento prendono il sopravvento note di tabacco dolce, liquirizia e spezie nere, in prevalenza pepe nero. Il primo sorso dà il via ad una serie di sensazioni/reazioni a catena, di piacevolezza e di irruenza; il frutto come l’amarena e tanto altro riescono a domare/equilibrare dei tannini impetuosi (tipici del vitigno) ma morbidi e uniformi; la sapidità e l’acidità notevole (dovuta al territorio) vanno a inserirsi in equilibrio giocato su toni vivaci. Il finale è lunghissimo lasciandosi dietro sentori di frutto e tanta morbidezza.
Gli abbinamenti sono infiniti; anche da solo con un ottimo sigaro toscano; formaggi stagionati, grandi arrosti di carne rossa e selvaggina, ma soprattutto stracotti o costate di cavallo…
Nero di Troia Vigna del Melograno Castel del Monte Docg Riserva 2012
- Uvaggio 100% Uva di Troia
- Produzione media 5000 bottiglie per anno
- vitata 1,5 ha circa
- kg uva per pianta 1,5 max
- kg uva per ha 5000/6000 circa
- Altitudine vigneti 300 m slm
- Natura del terreno calcarea
- Vendemmia metà ottobre
- Vinificazione macerazione con tecnica del caldo/freddo in serbatoi inox rotanti
- Affinamento barriques rovere francese da 228 lt. per 18 mesi + 12 mesi in bottiglia
- Costo: sui 20,00 euro
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