di Marco Galetti
“Sono Fanantenana e vivo ad Anivorano.
Insieme alla mia famiglia, coltivo tam tam, la curcuma.
Le mie mani sono gialle, sembrano malate, in realtà è il colore di questa radice che le rende così.
La curcuma è la nostra unica risorsa, lavoriamo sorella terra, curando ogni dono che ci offre”
Sono tornato da una cena benefica, con persone che lavorano nell’ombra, con un piccolo flacone di zafferano delle Indie.
Flacone è il termine e il contenitore più adatto per questa spezia energizzante che, oltre ad avere innumerevoli virtù culinarie, ha proprietà medicinali, è antinfiammatorio naturale, antiossidante e antidolorifico.
Nasce così il risotto curcuma e piselli che ho preparato oggi, nella foto in chiusura di post, l’origine della curcuma e, per chi volesse approfondire o lenire dolori altrui (continua)…
Ingredienti per due persone:
180 grammi di riso carnaroli
Un cucchiaino di curcuma del Madagascar
200 grammi di piselli nel baccello (80 grammi sgranati)
Mezzo cipollotto
2 cucchiai d’olio, uno per tostare il cipollotto e l’altro a completare il piatto con pepe e cacioricotta di capra del Cilento
Brodo vegetale
Un pizzico di sale
Non ho mantecato, volutamente, se non con un cucchiaio d’olio extravergine che ha regalato ancora un po’ di luce alla luminosità di base del piatto, l’aggiunta solo alla fine dei piselli, scottati a parte in acqua per un quarto d’ora (il tempo del risotto) mi ha consentito di donare freschezza erbacea e primaverile al risotto evitando che i legumi si colorassero d’arancione.
In una casseruola d’alluminio bassa e larga, a garanzia di conducibilità termica omogenea, ho fatto appassire in un cucchiaio d’olio mezzo cipollotto freschissimo tritato finemente, ho tostato qualche minuto il riso, l’ho bagnato con un calice di bollicine Barone Pizzini dalla Franciacorta, ho fatto evaporare, ho aggiunto la curcuma e a poco a poco il brodo bollente e portato a cottura.
Ho mescolato per quindici minuti scacciando altri pensieri, tenendo lontano lo stress e la possibilità che il riso rimanesse senza liquido bollente e vitale.
Ho assaggiato, perché il riso si assaggia, ho unito i piselli, dolci, freschi e ancora consistenti, regolato di sale e pepe e completato il piatto con un ossimoro, una nuvola cilentana di cacioricotta di capra
L’origine della curcuma che ho usato oggi…ed, eventualmente, gli estremi per un aiuto, quello condivisibile da tutti, che consente di vivere meglio nei luoghi di origine ed evita condizioni di disagio in luoghi che non sanno o non possono accogliere all’infinito
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