Metti una sera alle Giare da Massimo Lanini, toscanaccio trapiantato a Bari per amore e passione per il clima pugliese.
Ma, grazie all’amore per i vini, gestisce , da perfetto Oste il suo bar chiamato “Dardabere”, in cui ha sede l’Osteria “Il Canto dei Bischeri”, perfetta e collaudata formula che basa la sua offerta su una carta dei vini sterminata e ben pensata, con vini di vario genere, dal corretto equilibrio prezzo-qualità e con prevalenza di lavorazioni naturali e biodinamici.
Un solo consiglio, lasciatevi guidare dalla sua immensa passione per l’accoglienza, non vi pentirete. Unica concessione vi sarà data nella scelta del companatico da abbinare ai vini; dalla classica selezione di salumi e formaggi, dove non può mancare la finocchiona; e che formaggi; e che salumi…!!!, o optare per dei piatti del giorno realizzati esclusivamente con prodotti pugliesi e dalle abili mani dello chef Antonio Bufi, che assieme al Lucia gestiscono il ristorante de “Le Giare”, adiacente al Bar “Dardabere”, di cui ne parleremo più in la.
Da subito troviamo i vini che massimo ha pensato per noi, una bevuta favolosa, come piace a me, con vini biodinamici Alsaziani di Jean Ginglinger, una famiglia di piccoli produttori.
Tutti e tre i vini si caratterizzano per facilità di beva e una struttura gustativa fatta di mineralità e sapidità equilibrate e ben integrata con il frutto.
Sia L’approccio olfattivo che gustativo mettono in evidenza una lavorazione naturale e biodinamica, dai tratti non allineati e in nessun modo convenzionali a un gusto abituato a bevute precise e troppo pulite. Loro, i vini, sono piacevolmente sgraziati, figli dell’annata e della vigna, dove il produttore poco ha a che fare con la natura.
Si parte con dei centro tavola di salami e formaggi e un bicchieri Lorenzon, un bianco frizzante da Glera, versione più fresca e immediata del prosecco, prodotto con rifermentazione in bottiglia aggiungendo solo mosto d’uva: piacevole e rinfrescante bevuta, ricca di frutta e note floreali.
Ma, potete attingere dal menu del giorno che propone piatti di fattura territoriale con ingredienti a km zero, a prezzi da 8,00 euro a massimo 13,00 euro.
Per noi si continua con il Gerwurzetraminer di Jean Ginglinger 2014, un vino da bere a catinelle, dai profumi agrumati e floreali, avvolti da note di ambra, frutto della passione, zenzero e miele; al palato la nota acida si fonde con l’estrema sapidità, con finale fresco e ricco. Un vino che nasce da brevi macerazioni, fermentazione e affinamento acciaio e non filtrato.
Si continua con il Riesling Lerchemberg 2014, sempre naturale, con note ossidate controllate, seguite da spezia come il sandalo; al palato emerge un residuo zuccherino voluto ma frutto della lavorazione artigianale, che non guasta, perché equilibrato da una buona e prolungata acidità.
Il Pinot Nero 2012, ci lascia tutti positivamente stupiti, dal colore rosso tenue con sfumature violacee; i profumi sfoggiano da subito mirtillo nero e note affumicate, seguite da un’amarena fresca; al gusto emerge un accenno di volatile, che rende fresco e brioso un vino da bere a tutto pasto, instancabile ad ogni bicchiere; come al solito l’acidità gioca un ruolo importante anche in questo vino, vibrante e sincera, e non manca il frutto al centro bocca, con finale floreale e ricco.
Bar Dardabere
Osteria Wine Bar Il Canto dei Bischeri
Ristorante Le Giare
Corso Alcide de Gasperi, 308 f, 70125 Bari
Dai un'occhiata anche a:
- Perché scegliere Suscettibile a Pioppi è sempre una scelta giusta
- Catania – Com’è cambiato Angiò dalla nostra ultima visita?
- Ristorante Alex a Lecce e la cucina della gioia di Alessandra Civilla
- Villa Fiorella a Massa Lubrense: in uno scenario senza tempo la cucina di Carmine Mazza
- Trattoria Scirocco a Bacoli, la cucina di mare di Luca Costagliola
- Don Vincè, il nonno di Capuano apre la trattoria alla Riviera di Chiaia
- Veritas Restaurant a Napoli, lo stellato a misura d’uomo con Marco Caputi
- Il Bistrot di Malù a Caserta, per tramandare la tradizione vicino la Reggia