di Andrea De Palma
Tufo si trova al centro del territorio della Docg Greco di Tufo e vanta fra le più storiche vigne da cui si ottiene un nettare di vino bianco, ricco di materia colorante dallo splendido giallo oro. In questo territorio il Greco ha trovato le migliori condizioni pedo-climatiche ideali.
Le colline intorno a Tufo, argillose, calcaree e ricche di venature sulfuree sono un habitat ideale affinché il vino da Greco risulti molto strutturato e dall’acidità sostenuta: mi piace definirlo un rosso spogliato.
Nei profumi si ritrovano sia note di fiori bianchi varie e, soprattutto la frutta come la pesca gialla e l’albicocca. Ma, per la vera riconoscibilità del vitigno dobbiamo aprire il cassetto delle spezie e prende lo zafferano e il curry, molto netti in alcuni campioni.
Dopo questa lettura, ad alcuni il vino potrebbe apparire pesante e quasi scontato o noioso, ma le note di freschezza dovute a sfumatura agrumate, molto delicate, ravvivano e danno slancio sia ai profumi ma anche al gusto che si arricchisce di personalità grazie alla notevole spalla acida naturale e salinità proprio dei terreni della zona di Tufo.
Anche per questo per questo vino vi consiglio di scegliere etichette con almeno un anno di sosta in bottiglia: l’insieme delle caratteristiche su descritte hanno bisogno di amalgamarsi bene per dare vita all’equilibrio gusto olfattivo. Non stancherò mai di perorare la causa dei bianchi da bere con almeno un anno di bottiglia.
Vi ho riepilogato le varie caratteristiche che ho ritrovato in tanti bicchieri, e qui di seguito vi riporto le cinque etichette che, a mio modesto parere, hanno superato un punteggio di almeno 88/100.
Affinché questo patrimonio sia salvaguardato e preservato, nel comune di Tufo, qualche anno fa nasce un Consorzio Terre di Tufo con l’obiettivo di darsi delle regole di produzione e salvaguardare l’identità territoriale.
Queste le aziende aderenti: Cantine dell’Angelo, Cantine Di Marzo, Distilleria Carpenito, Cennerazzo, Colline del Sole, D’Aione, Le Otto Terre, Monte Gloria, Tenuta Russo Bruno, Torricino, Sanpaolo.
Un’identità già ben divulgata e comunicata dal Comune di Tufo, con una bella iniziativa arrivata alla 33esima edizione, che coinvolge tutto il paesino con laboratori, musica, spettacoli, visite in cantina, teatro itinerante, storytelling e wine trekking, come anche molti stand dedicati alla gastronomia e chef titolati a valorizzare sui fornelli i prodotti tipici.
In tutto questo non è mancato un momento per noi appassionati della degustazione e qui di seguito alcune note.
Alla degustazione erano presenti tutti i Greco dei componenti del Consorzio.
Cantina Torricino – Raone Greco di Tufo Docg 2015
Il primo vino che mi ha colpito, stranamente è stato servito per ultimo… ma a mio parere era il più rappresentativo del vitigno. Il classico vino che bisogna aspettare per poterlo apprezzare al meglio, sicuramente frutto di una lavorazione artigianale, ricco di materia, quasi cremoso nel farlo roteare nel bicchiere, dal colore giallo intenso e brillante. Appena portato al naso emergono profumi di zafferano e alga marina. Un vino di carattere unico, dove anche la frutta trova il suo spazio come la pesca e albicocca netta assieme e ben bilanciate erbe aromatiche che lo rendono molto persistente e ricco. al sorso è materico, sicuramente frutto di una lunga permanenza dei lieviti, con longevità assicurata: quindi comprate questo vino anche fra qualche anno e sarà ottimo. Le sensazioni gustative confermano il primo impatto olfattivo e visivo, con un corpo fatto di acidità e mineralità estrema, e con un finale fatto di frutto masticabile e le spezie che ritornano lunghissimo. Longevità assicurata.
Punteggio: 95/100
Cantine Dell’Angelo – Torrefavale Greco di Tufo Docg 2015
Torre Favale è il nome della zona di produzione del vino, con una vinificazione sfacciatamente molto semplice ma efficace, che lascia esprimere nel vino l’espressione vera del produttore e del Cru di provenienza: fermentazione in acciaio e lenta maturazione. Giallo intenso, dal bicchiere già emergono sentori di zenzero e mandorla amara, pulito freschi e molto complessi i profumi che continuano con ginestra e frutto giallo, rinfrescate da una base agrumata molto delicata. la nota minerale emerge già nei profumi e si conferma al palato, cremoso, quasi opulento e ricco di sostanza e grande corrispondenza di frutto al centro bocca. E ancora tanta mandorla nel finale con erbe macerate. Un vino da potersi apprezzare con qualche anno di bottiglia e da fare delle verticali grandiose.
Punteggio: 93/100
Cantine Cennerazzo – Sphera Greco di Tufo Docg 2015
Giallo paglierino carico, ma dall’impronta olfattiva elegante e fine, meno coinvolgente ma pulita e incisiva. Netto e pulito il floreale che emerge dai profumi con piacevoli note di frutta gialla con il minerale che avvolge tutto, con un finale di spezia bianca nel finale. Al palato si presenta equilibrato con in evidenza il frutto che persiste anche in chiusura, ricco, polposo e succoso. La mineralità e la spalla acida completano un finale vibrante e sincero.
Punteggio: 89/100
Le Otto Terre – Petranera Greco di Tufo Docg 2016
Forse perché è stato il primo a essermi servito, ma nel bicchiere sento la forza vitale di mani e braccia che lavorano la terra e curano la vigna in modo certosino. Lavoro sicuramente artigianale, volutamente immediato ma fine ed elegante. La base agrumata nei profumi si fonde alle note floreali bianche, con un pizzico di spezia che non guasta. Al gusto la nota cremosa si fonde al basi di pasticceria, alleggerite e rilanciate con freschezza dalla notevole acidità e sapidità incisiva, con un finale che sa di bergamotto e note sulfuree tanto per non farci dimenticare il terroir. Io lo lascerei ancora in bottiglia almeno sei mesi e poi ne riparliamo.
Punteggio: 88/100
Terre D’Aione – Greco di Tufo Docg 2016
L’impronta olfattiva ci riporta a lavorazioni non invasive, mentre il primo impatto con il bicchiere ci porta nel sottobosco muschiato su note vivaci vegetali e floreale. La frutta emerge la fine ed elegante. Bello anche il colore giallo pulito e brillante. La note che mi sorprende è la spezia netta di zafferano, quasi a marchio di fabbrica. Al palato è un susseguirsi di onde sussultorie e ondulatorie fatte di morbidezza e acidità dove le note limonose e minerali sono di slancio alla dinamicità e bevibilità del sorso
Punteggio: 87/100
Cantine di Marzo – Selezione le Vigne Greco di Tufo Docg 2016
La traccia olfattiva è segnata dalla florealità elegante e fine, ben espressa su fondo minerale che le slancia consegnandole ad un frutto giallo e polposo come la pesca. Al gusto la nota sapidi si somma alla vibrante acidità e nota agrumata rendendolo ricco e immediato nel berlo, senza fronzoli ma incisivo e ben fatto, con una sapidità che lo rende abbinabile a molta della cucina irpina: mi viene in mente la minestra maritata… che buone…
Punteggio: 87/100
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