di Monica Bianciardi
Nel cuore della Côte de Beaune, lo Chardonnay si eleva fino a raggiungere livelli qualitativi altissimi con vini emblematici riconosciuti tali in tutto il mondo enologico.
Cote de Beaune metà Marzo un ondata di caldo insolito ha caratterizzato l’inizio della settimana. Percorrendo la Route des Grands Cru in direzione Chassagne Montrachet i bianchi muri perimetrali che racchiudono gli appezzamenti lasciano intravedere tralci ingemmati. Giorni difficili si profilano all’orizzonte e nonostante il clima mite all’interno dei close c’è molto fermento ed un viavai di persone indaffarate, sta collocando piccoli contenitori a distanza regolare nel centro dei filari completando le difese antigelo. Previsioni meteo preoccupanti, vedono un repentino calo delle temperature con neve e gelate che mettono a repentaglio la futura produzione. Uno scenario di tensione che terrà con il fiato sospeso i vigneron per diversi giorni i quali attraverso sentieri di fuoco e fumo nei vigneti tenteranno di proteggere i germogli dalle gelate nelle ore più fredde. Negli ultimi anni questi fenomeni hanno incrementato la loro rovinosa frequenza rendendo sempre più difficile la gestione delle vigne spingendo a molti produttori ad adottare potature spostate più avanti nel tempo ritardando cosi l’uscita dei virgulti, ma nelle giovani viti meno resistenti una gelata improvvisa potrebbe essere comunque fatale.
Bruno Colin, è sicuramente uno dei più noti vigneron di Chassagne-Montrachet. I vini di Colin sono frutto di una gestione capillare dei vigneti volto a ridurre al minimo l’impatto dell’uomo, attraverso l’utilizzo di metodi rigorosi in armonia con il territorio. In cantina l’uso di lieviti indigeni, temperature controllate durante la fermentazione e affinamento in barriques di secondo e terzo passaggio, con una rotazione del parco delle barriques nuove ridotta al minimo tra il 20 ed il 25 per cento.
Personaggio che ha saputo costruire la sua notorietà con concretezza e coerenza attraverso produzioni accurate. Qualità che si riscontrano nella purezza dei vini prodotti dove sfumature e dettagli si percepiscono nelle differenze dei differenti Cru. L’ingresso della struttura dove avvengono tutte le fasi di vinificazione è arricchita da una sala degustazione curata esteticamente ma anche moderna e funzionale e da dove una finestra si affaccia sui vigneti sottostanti. Dopo una formazione tecnico-commerciale presso il Lycée Viticole de Beaune, Bruno inizia a lavorare con i genitori e il fratello nel 1993 presso la tenuta di famiglia la Michel Colin – Deleger.
Nel 2003, la famiglia decide di dividere l’azienda in tre entità distinte – Domaine Michel Colin Deleger, Domaine Philippe COLIN, ed il Domaine Bruno COLIN.
Inizia una nuova era e Bruno Colin che si ritrova a gestire in autonomia il Domain all’interno di aree molto prestigiose nella Côte de Beaune, Chassagne-Montrachet, Puligny-Montrachet, Maranges, Saint Aubin e Santenay e che attualmente ricoprono 8,75 ettari .
Tasting Notes
Bourgogne Chardonnay 2020
Anni di impianto delle viti: 1981 e 2000. 10 mesi in botti di rovere (dal 10 al 20% di botti nuove).
Giallo trasparente con lievi riflessi verdognoli, il frutto esce in primo piano con susine e polpa bianca, scorza di agrume, polpa e tensione acida completano un sorso sapido moderato e piacevole.
Chassagne Montrachet Premier Cru – Le Chenevottes 2020
Anni di impianto delle viti: 1979
Il nome Chenevottes deriva da “Chenevières”, che designa antichi luoghi di coltivazione della canapa, esegue 12 mesi in botti di rovere (tra il 20 e il 25% di botti nuove)
Luminoso giallo paglierino con lievi riflessi oro. Sentori gessosi con accesi slanci agrumati,t ra cui spicca lime, menta, ginger. Il palato si muove sinuoso con amalgama di morbidezza velluatata, lungo e rinfrescante con nota piccante finale.
Chassagne Montrachet Premier Cru- Les Verges 2020
Anni di impianto delle viti: 1974 e 1986
Trasparente e dorato mostra complessità e struttura con citronella pietra, seguiti da frutti gialli maturi, mandarino, mandorle, nocciole. Palato sinergico tra rotondità contrastata da avvincente tensione, energico vivace infiltrante e lungamente saporito.
Chassagne Montrachet Premier Cru – La Maltroie 2020
Anni di impianto delle viti: 1952, 1960 e 1989
Colore molto luminoso intenso, alla ricchezza dei profumi tropicaleggianti è andata innescandosi una traccia di freschezza di fiori gialli che si alternano a note piccanti di zenzero e spezie piccanti. Il sorso incatena con la sua partenza carezzevole e generosa dallo sviluppo palpitante di energia in cui il sapore si tende in un allungo sollevato ed elegante.
Chassagn Montrachet Premier Cru – En Remilly 2020
Anno di impianto delle viti 1960 et 1989
Trasparenza e grande luminosità, nitore floreale, lime, mandarino, sentori piccanti e tropicali, gesso, preciso equilibrato ficcante, freschezza ben inserita nel corpo generoso e salino che allunga il suo nerbo acido a dominare il finale.
Puligny Montrachet Premier Cru – La Truffière 2020
Vigneto che si trova quasi in cima alla collina, appena sotto l’Hameau de Blagny in uno dei più piccoli appezzamenti di Puligny (2,50 ha). Prende il nome dal tartufo di Borgogna che nasceva sopra questa collina in un periodo in cui la vite era meno presente.
Nel bicchiere dimostra consistenza e grande complessità, si solleva tondeggiante di toni grassi, e frutto bianco croccante, kumquat, fiori, arachidi tostate. Vellutato sostenuto da polpa, acidità vibrante finale elegante dalla lunga persistenza.
Corton Charlemagne – Gran Cru 2020
Ampiezza olfattiva intessuta in mille sfumature che cambiano nel bicchiere ad ogni olfazione. Cera d’api, miele, camomilla, caradamomo, sfumature ricche di frutti bianchi e tropicali, susine mango, papaia, floreali, tostature. Palato opulento, stratificato con sviluppo graduale ma di grande impatto, vanta grande finezza e purezza, chiusura con finale accurato, compatto ed articolato.
Batard Montrachet – Gran Cru 2020
Questo Grand Cru si trova nei comuni di Puligny-Montrachet e Chassagne-Montrachet e copre in totale poco più di 11 ettari.
Una grande forza aromatica espressiva arricchita da una grazia innata di irresistibile. Palato volumico opulento, dallo sviluppo ben dosato dalla tensione acida e dal sapore. Come un un merletto di seta finemente ricamata il sorso possiede rotondità e ricchezza sostenuta da un ritmo di slanci tesi e verticali, la progressione è profonda appagante equilibrata di indimenticabile armonia.
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