Le Braci Negroamaro. Un grande classico a cui siamo molto affezionati, la visione del mondo moderno attraverso il grande enologo Severino Garofano. Lo abbiamo seguito nei suoi primi passi, adesso sono due anni, quasi tre, che non ne parliamo ed è giusta l’ora di ricordarvi, cri lettori, che siamo in presenza di uno dei rossi più affascinanti d’Italia, sicuramente tra i leader in Puglia. Una regione che ha parlato Negroamaro proprio grazie a Severino sino alla esplosione del Primitivo. Rispetto ai miti degli anni ’90 (Graticciaia, Patriglione), l’enologo in questa versione familiare gioca più di eleganza che di potenza, non cerca una sumaturazione esagerata ma appena accennata, i tannini sono espressione di finezza e pulizia assolute, l’alcol è ben compensato dall’acidità a cui è rivolta maggiore attenzione. Infine da manuale il rapporto fra legno e frutto. Segnali questi che Severino era enologo capace di essere aggiornato ai gusti del tempo pur senza tuttavia rinunciare alla propria firma.
Le Braci da sempre sono un vino che mi fa star bene con me stesso e amo berlo con persone intelligenti: dopo le prime impressioni legate alla frutta, ai rimandi balsamici e alla freschezza, il calore prende il sopravvento e sin dal primo sorso ti sistema quello che hai bevuto in precedenza e si impone come vino di accompagnamento sino al dessert. Noi lo abbiamo bevuto sulla splendida cucina dei ragazzi di Quintessenza ed è stata una bella esperienza.
Un vino senza tempo: il 2014 era ancora un giovane virgulto in attesa di ulteriore maturazione, ma già comunque pronto per essere bevuto.
Grandissimo vino, un esempio delle vette che può raggiungere il Negroamaro.
GAROFANO VIGNETI E CANTINE
Località Tenuta Monaci
Copertino
tel. +39 0832 947512
www.vinigarofano.it