di Antonio Di Spirito
Ricordo ancora le barbera di una volta! Erano quelle dall’acidità scorbutica e proverbiale, ma, spesso, oltre a qualche piccola “puzzetta”, ti regalava anche qualche buon profumo di viola e tanta frutta rossa. Era il vino celebrato da Gianni Brera, grande giornalista sportivo, negli anni ’70-80 in quasi tutte le sue apparizioni nelle trasmissioni televisive.
A quei tempi, il vino rappresentava ancora, per taluni, un integratore alimentare; quindi, non si poteva andare tanto per il sottile; era molto popolare perché era il vino di quel popolo che non poteva certo permettersi il Barolo od il Barbaresco.
Concetto ben stigmatizzato da Giorgio Gaber in una sua famosa canzone “Barbera e Champagne”:
Triste col suo bicchiere di Barbera
Senza l’amore al tavolo di un bar
Il suo vicino è in abito da sera
Triste col suo bicchiere di champagne
Sono passate già quasi tre ore
Venga, che uniamo i tavoli signor
Voglio cantare e dimenticare
Coi nostri vini il nostro triste amor
Barbera e champagne stasera beviam
Per colpa del mio amor, pa ra pa pa
Per colpa del tuo amor, pa ra pa pa
Ai nostri dolor insieme brindiam
Col tuo bicchiere di Barbera
Col mio bicchiere di champagne
…
Si è fatto tardi ormai bisogna andar
Giusto però vorrei vederla ancora
Io sono direttore all’Onestà
Molto piacere vede io per ora
Sono disoccupato, ma chissà
Poi venne un altro modo di fare il vino; ci fu l’avvento di un uso più diffuso e, magari, anche disinvolto, della barrique per farli maturare meglio. Nacquero, così, tanti vini che fino ad allora non avevano modo di esprimersi: basti pensare al Sagrantino!
E fu così che a qualcuno venne l’idea di “passare” in legno piccolo anche la Barbera(Bersano, Pesce, Bologna). E’ così che dagli anni ’90 abbiamo una barbera nuova: il legno piccolo fissa meglio il suo colore, acquisisce più glicerolo, più note dolci e complesse e l’acidità scorbutica, immersa in tante componenti più gradevoli, diventa solo un ricordo.
La Cantina Marchesi Alfieri ha nobili origini; nasce nel 1600 con la famiglia Alfieri, nobili astigiani da cui provennero lo scrittore Vittorio ed il Presidente del Senato Cesare.
La cantina fu costruita nel 1696, con i criteri moderni di allora ed in forma semicircolare edè completamente interrata sotto l’orangerie; oggi, fresca ed umida com’è, è quasi esclusivamente riservata ad oltre 250 barriques; per le botti grandi ed i tonneaux, è statacostruita una seconda bottaia, adiacente e comunicante con la barricaia.
La dinastia Alfieri si estingue nel 1924 e nel 1982 passa a Casimiro San Martino di San Germano, che muore nel 1988 e gli subentrano, alla guida, le figlie Emanuela, Antonellae Giovanna.
Oggi l’azienda è proprietaria, oltre al borgo dove c’è il castello con le cantine storiche e l’immenso parco, di 150 ettari di terreno, di cui 22 vitati; 22 ettari lasciati a bosco e tartufaie (polmoni verdi), 4 ettari adibiti a noccioleto ed il resto sono alternati a seminativi di grano, mais, ecc.
Nel borgo sono stati ricavatiti dei gradevoli e funzionali mini appartamenti destinati alla ricettività enoturistica.
La direzione dell’intera produzione è affidata all’ enologo Mario Olivero, in azienda dal 1999, mentre nelle cantine opera il bravo ed attento Christian Carlevero, anch’egli enologo e da oltre 15 anni in azienda.
I vini
Innanzitutto vi racconto di una mini verticale del vino di punta della cantina, “Alfiera”, e diqualche chicca aziendale.
Alfiera – Barbera d’Asti DOCG Superiore è un vino prodotto da un unico appezzamento di 4,5 ettari, misto di sabbie, argilla e ricco di minerali e calcio. Si pratica un attento diradamento in vigna per regolare la produzione per ceppo ad 1 – 1,2 kg. La fermentazione sulle bucce, in vasca di acciaio alla temperatura di 28°-30°, dura 15-20 giorni con delestage e leggeri rimontaggi. Fermentazione malolattica in legno con bâtonnage, poi avvio della maturazione in barriques ed in tonneaux da 500l.
Annata 2017
Profumi di viola, ciliegia, vaghe note di cioccolato e di erbe aromatiche; il sorso è pieno, ha una grande acidità, tannini vellutati, è ben strutturato con tanti sapori fruttati, ma scorrevole, speziato. In chiusura di sorso si avverte una gradevole nota amaricante. Abbastanza elegante.
Annata 2015
Quest’annata offre poche note floreali, ma tanta ciliegia e note minerali; il sorso è piacevole, fruttato, cremoso e scorrevole, ha tannini vellutati; a tratti si avverte la nota minerale metallica e di grafite. Finale speziato ed amaricante.
Annata 2011
Molto espressivo su note scure e consistenti: viola, ciliegia, carrube, cuoio, grafite e china, ma anche una leggera nota erbacea. Il sorso è pieno, dona sapori di frutta croccante, ha un tannino vellutato ed un’ottima acidità; qualche nota metallica ed una buona speziatura completano il quadro organolettico; scorrevole ed elegante.
Annata 2007
Intensi profumi di viola e note minerali con qualche refolo balsamico; il sorso è fruttato e scorrevole; tannini del tutto risolti; speziato, minerale e chiusura amaricante. Dopo 15 anni conserva una buona freschezza ed un’ottima eleganza.
L’introduzione del pinot noir sulle colline di San Martino Alfieri risale alla metà del 1800, quando Giuseppina, la nipote di Camillo Benso di Cavour, ha sposato Carlo Alfieri di Sostegno; ed è proprio Camillo Benso di Cavour a dare un impulso alla produzione vitivinicola della famiglia Alfieri, migliorando la qualità dei vini e introducendo in Piemonte il vitigno del Pinot Nero.
Sansoero è la collina più vicina al borgo, nonché il nucleo più antico dei vigneti aziendali; su questa collina vengono coltivati nebbiolo, Barbera, grignolino e proprio qui, furono impiantate quelle prime barbatelle di pinot noir.
Blanc de noir 2014 – Metodo Classico Extra Brut
Le uve, pinot nero, vengono raccolte nei primi giorni di agosto. La seconda fermentazione, in bottiglia, e contatto con i lieviti, dura 36 mesi ad una temperatura di 13°C; dopo la sboccatura, le bottiglie restano alla stessa temperatura per ulteriori 3 mesi.
Aspetto paglierino con intenso perlage; profuma di fiori bianchi, salvia, menta, note di pasticceria e minerali; al sorso ha buoni sapori, è molto fresco ed è asciutto; è un extra brut molto elegante.
Sansonero 2020 – Piemonte DOC Grignolino
Da uve grignolino, un vitigno diffuso nel Monferrato Astigiano e nelle Langhe, ha colore rubino molto chiaro; è molto fruttato al naso con qualche nota metallica; il sorso è fresco,piacevolmente scorrevole e speziato. Delizioso.
San Germano 2005 – Piemonte DOC Pinot Nero
Pinot nero in purezza, le uve vengono raccolte nella seconda metà di agosto; la fementazione-macerazione dura 12 giorni a temperatura controllata in tini bassi e larghi per aumentare il contatto con le bucce. Matura in botti da 500 litri.
Inizialmente un po’ chiuso, poi regala profumi di piccoli frutti di bosco, note minerali e qualche sbuffo balsamico; il sorso è vellutato, fresco e molto fruttato; è speziato ed ha una sottile nota amaricante in chiusura. Dopo 17 anni conserva ancora caratteristiche da buon vino, dal sorso scorrevole ed elegante.
In questo vino si ritrovano per intero le caratteristiche giovanili del pinot noir: piccoli frutti di bosco rossi e neri, una leggera nota rustica bilanciata da note di pasticceria; il sorso è fruttato, vellutato, succoso, saporito, elegante.
La Tota 2019 – Barbera d’ Asti DOCG
Le uve, solo barbera, provengono da vari vigneti e di età ed esposizione differenti. Dopo la malolattica, i vini vengono assemblati ed avviati alla maturazione in barriques e botti grandi.
Profumi di viola, ciliegia, erbe aromatiche, note di pasticceria e balsamiche; il sorso è caratterizzato da grande freschezza, è saporito e speziato; ha grande personalità.
Carlo Alfieri 2015 – Barbera d’ Asti DOCG Superiore
In annate eccezionali vengono selezionate i migliori grappoli che offrono garanzia di indiscussa qualità e da parcelle che meglio esprimono il potenziale qualitativo; fin’ora solo negli anni 2015, 2017 e 2021 sono stati ritrovati gli standard minimi prefissati. Il vino matura 28 mesi in 2 tonneaux ed 1 barrique; segue un lungo affinamento in bottiglia di 4 anni. Ha colore rubino cupo ed è molto denso; profuma di viola, erbe aromatiche frutta rossa e note minerali; al palato porta sapori di frutta croccante, molta freschezza, tannini vellutati, spezie e note vagamente cioccolatose in chiusura. Molto elegante.
Costaquaglia 2016 – Terre Alfieri DOCG Nebbiolo
Le uve nebbiolo provengono dal comune di San Martino Alfieri, a due passi dalle denominazioni blasonate delle Langhe e del Roero. Dopo una soffice diraspapigiatura, la fermentazione avviene in vasche d’acciaio orizzontali (per aumentare il contatto con le bucce) e dura 15 giorni a temperatura controllata. Matura per 12 mesi in botti da 25 hl e da 500l e per un ulteriore anno affina in bottiglia.
Ha colore rubino chiaro, è poco floreale, ma profuma di ciliegia; il sorso è fruttato e molto giovane, ha buona acidità, un tannino robusto, ma, nel complesso rotondo e persistente.
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