di Marco Milano
Una tesi sulla “via del vino” e i “culti dionisiaci” per un’originale laurea su Bacco e il nettare degli dei. E’ l’originale storia di Nicoletta Longobardi studentessa isolana, neo dottoressa in lettere moderne all’Università degli studi di Salerno. Nicoletta, infatti, ha dato vita ad un lavoro che sarà oggetto di successivi studi che diventeranno patrimonio della cultura e della storia delle tradizioni a tavola sin dall’epoca antica. “Non solo turismo” ma un’isola alle prese con Bacco raccontato (e spiegato) come “Re del vino” e non “Dio” e poi la “Settembrata Anacaprese”, la festa dell’uva, antico simbolo del più famoso scoglio del mondo. Una tesi di laurea che è anche un importante “reportage” sulla tradizione “dell’eno-cultura” che spiega, di fatto, da dove è partito tutto, come si evolve quel legame tra vino e divinità, tra coltivazione e produzione della vigna dalle epoche antiche sino ad oggi all’interno di un viaggio tutto caprese che Nicoletta Longobardi in modo originale è riuscita a realizzare attraverso un meticoloso lavoro di ricerca dove ha messo insieme materiale d’archivio con interviste, arricchendo il tutto con informazioni attinte da testi ma anche con contributi diretti e rielaborati personalmente. Insomma una vera e propria laurea in…”vino e culti dionisiaci” che potrebbe rappresentare una novità e un contributo a futuri studi di settore a tal punto che, magari, partendo proprio da questa originale tesi si potrà pensare sia sull’isola di Capri che in altre terre e località “di vino” di farne effettiva materia di studio e presentare così il liquido più amato e prezioso per chi rispetta la buona tavola, a ragione, come elemento di cultura, di mito, di viaggio tra antico e moderno, tra “di…vinità” e semplici esperti di vino.
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