Lare Metodo Classico 36 Brut Grande Cuvée | Voto 85/100

Pubblicato in: in Molise

ANTONIO VALERIO

Uve: Falanghina, Trebbiano e Chardonnay
Fascia di prezzo: 50,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: Acciaio e vetro

Vista 5/5 – Naso 25/30 – Palato 25/30 – Non omologazione 30/35

Negli ultimi anni il mondo del vino in Italia, come work in progress, fortunatamente è connotato da una continua evoluzione e non si ferma mai. E’ proteso verso nuovi orizzonti, nuovi mercati (come l’Estremo Oriente, per esempio, con in testa la Cina), nuovi traguardi e nuove sperimentazioni. E questa sua vivacità rappresenta naturalmente un bene per la crescita di tutta la viticoltura nazionale. Anche laddove la cultura enologica di eccellenza è ancora giovane e minimalista come nel caso di quella molisana, che non disdegna tuttavia di percorrere nuove strade e sperimentare nuove soluzioni, per arrivare a produrre vini di qualità che possano incontrare il favore di tutti i consumatori.

L’azienda Antonio Valerio di Monteroduni (Is) opera in un contesto vitivinicolo, la cosiddetta “Pentria”, per certi aspetti simile a quello della provincia di Campobasso, perché anche in questo territorio il disciplinare consente di coltivare il vitigno simbolo di tutto il Molise cioè il Tintilia. A dire il vero, però, questa varietà di uva è usata con molta parsimonia, laddove si preferisce, invece, allevare più intensamente altri ceppi, mutuati soprattutto dalle regioni confinanti dell’Abruzzo e della Campania, come il Montepulciano, il Trebbiano, l’Aglianico e la Falanghina, che sono parte integrante del territorio e appartengono alla storia enologica di questo areale. Si coltivano, inoltre, anche il Sangiovese e lo Chardonnay. La data di fondazione aziendale risale al 1972 e, dopo alterne vicende, la Cantina è stata recuperata e rilanciata nel 2004 dalla famiglia Valerio per merito soprattutto di Antonio, un giovane architetto prestato al comparto vitivinicolo, che si avvale della determinante collaborazione del famoso enologo Riccardo Cotarella. Il territorio è incontaminato e non manipolato dall’uomo. Qui la natura è veramente rispettata e si conservano (e si osservano) le antiche tradizioni familiari, tramandate per secoli da padre in figlio. L’ineluttabile e necessario progresso tecnologico si sposa perfettamente con l’empirico lavoro nei campi, sempre sostenuto da una passione autentica e proiettato verso il futuro. La cultura del vino territoriale ha radici profonde ed antichissime e risale perlomeno al I secolo a.C., proprio come testimonia in loco la presenza di una stele di epoca Romana.

Ho accennato prima alle nuove strade e sperimentazioni intraprese dalla vitienologia molisana. Ebbene, in questo solco s’inquadra la produzione di un vino spumante brut metodo classico non millesimato denominato Lare (nome mitologico etrusco – romano, che significa nume tutelare) da parte dell’azienda Valerio. Esso è frutto di una cuvée blancs de blancs quasi paritaria di Falanghina, Trebbiano e Chardonnay. Dopo la prima fermentazione in acciaio, il vino è stato indotto alla rifermentazione in bottiglia per la presa di spuma per 36 mesi sui propri lieviti. La gradazione alcolica arriva a toccare i 12° C.

Il colore è tipicamente paglierino carico. All’effetto visivo il perlage si presenta fine, persistente e con bollicine numerose e di grana piccola, segno di buona qualità. Al naso salgono piacevoli fragranze fruttate, floreali, vegetali e rimembranze di crosta di pane. In bocca il vino ha uno sviluppo scattante, secco, fresco, elegante, agrumato e con buona effervescenza. La carbonica trasporta e disegna ghirigori senza sbavature. Nel finale ottimo sprint che accarezza il palato. Da spendere sulla classica cucina marinara, sui vegetali, sui formaggi giovani e teneri, sulla carne bianca e/o sui dolci senza crema. Prosit!

 

Questa scheda è di Enrico Malgi

 

Sede a Monteroduni (IS) – Località Selvotta

Tel. 0865 493043 – Fax 0865 491454

info@valeriovini.itwww.valeriovini.it

Enologo: Riccardo Cotarella

Ettari vitati di proprietà: 5

Bottiglie prodotte: 60.000

Vitigni: Montepulciano, Aglianico, Sangiovese, Tintilia, Falanghina, Trebbiano e Chardonnay.

 

 


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