di Marina Betto
Benvenuto Brunello si è appena concluso con un grande successo di pubblico, 4000 presenze soprattutto straniere rilanciano la voglia di fare e di fare bene. L’annata 2015 presentata viene dopo una 2014 difficile e per questo molto sterile di imbottigliamenti. Si differenzia per un andamento caldo e vigoroso che ha premiato il versante nord e le vigne più fresche e la bravura dei produttori oramai capaci di plasmare il prodotto uva così bene da renderlo plastico come la materia di uno scultore. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi presente a Montalcino in apertura di manifestazione ha spiegato come oggi l’evoluzione dell’arte non sia più nelle mani di sedicenti artisti ma nel mondo del vino. Il vino porta in se valori e tradizioni che sono espressione culturale una volta appannaggio dei grandi artisti come Giotto, Raffaello, Michelangelo.
La 2015 non è un’annata storica, niente di paragonabile alla 2010 o alla 2001, ma la media è molto alta e si evidenzia negli assaggi la capacità e la bravura oramai acquisita da parte dei produttori di moderare l’alcolicità e ammorbidire i tannini proponendo vini già pronti e completi appena presentati. Questo rappresenta un risultato importante perché evidenzia la capacità di saper esprimere un’identità, un gusto oramai riconoscibile nel mondo che viene sempre più apprezzato. Il mondo del vino fa un respiro di sollievo sulla questione dei dazi USA sospesi almeno fino a giugno che quindi rilanciano le nostre esportazioni verso gli Stati Uniti nostro primo mercato. I visitatori stranieri americani ed europei erano tutti a Montalcino un vero e proprio boom, gradito e nelle più rosee previsioni.140 cantine con 500 etichette messe in degustazione tra Brunello 2015, Riserva 2014 e Rosso di Montalcino. Volendo tracciare un profilo del Brunello 2015 questo è caratterizzato da aromi intensi di frutta con assaggi spesso succosi e freschi.
Una miscellanea energica che spazia dal floreale al boschivo al roccioso e piccante, con spiccate qualità di persistenza al naso e in bocca. L’incedere è quasi sempre corposo, pieno, regale e quando si fa misurato siamo in presenza di una quadratura del cerchio che è poesia come nel Brunello di Salvioni, Le Ragnaie, Pietroso, Poggio di Sotto, Potazzine, Carpineto, Camigliano, Tenuta di Sesta, Tiezzi, Fattoria del Pino, Mastrojanni, Tornesi, Collemattoni, Padelletti dell’annata 2015. Per l’annata 2014 Camigliano, Tiezzi, le Chiuse, Caparzo, Citille di Sopra, Col d’Orcia, Argiano, Fattoria del Pino, Terre Nere Campigli Vallone, Ridolfi, Talenti tra i migliori assaggi che si distinguono per sentori floreali vividi e profondi, tensione nel sorso con astringenze sommesse e freschezza integrata a morbidezza di beva.
Molti di questi assaggi sono stati fatti alla cieca durante una degustazione organizzata da Vinodabere.it in anteprima.
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