di Franco D’Amico
L’occasione della ripresa che tutti ci aspettiamo, con il rilancio della ristorazione da giugno. Dopo l’ulteriore stand-by ancora una volta in viaggio per raccontare le località della nostra bella Italia, si va in Umbria e in particolare presso uno dei Borghi più Belli in assoluto come Montefalco in provincia di Perugia, una cittadina dal valore storico/culturale indiscutibile, già nota ai tempi dell’Impero Romano e situata ad un’altitudine di oltre 450 mt., quale importante punto di riferimento dell’areale vitivinicolo per la produzione del Sagrantino di Montefalco docg e Montefalco rosso.
Nella cornice del centro storico, all’interno dell’antica cinta muraria fortificata, con la presenza di una torre merlata quale porta di accesso alla città, ci si arrampica per il corso principale sino a giungere alla piazza centrale di struttura pressoché circolare, dove impera, tra le altre importanti opere urbanistiche, il Palazzo Comunale situato a ridosso dell’enoteca L’Alchimista, punto di incontro del buon vino e cucina di Montefalco e dell’Umbria. Ai fornelli la ristorazione è curata in maniera egregia dalla signora Patrizia Moretti, chef e mamma di Barbara e Cristina Magnini, che rappresentano il cuore pulsante nella gestione della sala e per l’accoglienza.
La chimica di sapori e profumi si confonde tra i colori della verde Umbria, da sempre relegata impropriamente a sorella minore della Toscana, pregna di proprie caratteristiche territoriali dove da secoli la campagna ha creato un forte legame identitario nella regione, mantenendo tra le città e i borghi quella vicinanza e vitalità della tradizione agricola dove le principali coltivazioni come l’olivo e la vite, il grano e gli allevamenti ovino/bovino hanno contribuito, insieme all’apporto fornito dai prodotti naturali del sottobosco e della montagna come tartufo bianco/nero e zafferano, a rafforzare l’impianto gastronomico dell’area, di cui l’olio extravergine di qualità ne rappresenta il testimone insostituibile, in primis nella preparazione delle paste insieme ad acqua e farina. A farla da padrona gli strangozzi, gnocchi e ciriole, ma anche le preparazioni di zuppe di legumi e cereali. Poi le carni realizzate arrosto e anche in salmì, con le varianti di cacciagione di cui il piccione alla ghiotta ne è l’esempio, senza dimenticare i notevoli salumi che qui hanno fatto la storia della norcineria di alto livello, con la porchetta che fa anche da supporto al moderno street food.
Un’enoteca L’Alchimista, qui a Montefalco, che annovera esperienze nel settore da circa 20 anni, da cui Barbara Magnini ne ha avvalorato l’interesse per la ristorazione inseguendo una filosofia volta alla realizzazione di pietanze speciali, innanzitutto derivate dalle materie prime di qualità e dell’orto di famiglia, con abbinamento dei grandi vini nella terra del Sagrantino, quel tocco magico che appunto “trasforma” quanto di meglio questo territorio altamente vocato possa donare alla cucina.
Le vivande preparate dalla chef Patrizia, collaborata dal suo staff in cucina, si ispirano alla tradizione umbra, con un menù di qualità variegato e molto convincente, di certo tra le migliori. Nel 2018 L’Alchimista di Barbara Magnini vince il format 4 Ristoranti di Alessandro Borghese, un’esperienza gratificante che ha fatto conoscere l’enoteca/ristorante in tutta Italia, nonché la sua storia famigliare fatta di passione, ricerca e spirito innovativo.
Cosa si mangia all’Alchimista di Montefalco
Menù degustazione che variano in base alle stagioni:
Easy – 3 portate 85 euro a coppia (vini esclusi)
Gourmet – 4 portate 110 euro a coppia (vini esclusi)
Food & Wine – 140 euro a coppia (abbinamento vini inclusi per ogni portata).
Menù a la carte (piatti principali):
Antipasti tra le varie pietanze troviamo dai 6/6.50 euro le bruschette tipiche e al tartufo ai 16 euro la selezione pregiata dei salumi umbri, mentre per quella dei formaggi selezionati tra i migliori in Italia, di alpeggio e biologici siamo ai 13 euro. La barbazza (guanciale suino saltato in padella con salvia e sagrantino) 7.50 euro. Il baccalà al vapore 10 euro come la parmigiana di carciofi ed altro.
Primi piatti si va dagli 11 euro degli gnocchi della tradizione fatti a mano con riduzione di sagrantino, ai 13 euro degli strangozzi al tartufo nero ed extravergine di Montefalco, passando alla lasagnetta bianca e verde al ragù di coniglio e asparagi con 12 euro, mentre i cappellotti fatti a mano con ripieno di patate viola di Colforito, su crema carciofina, fonduta di taleggio e tartufo nero ai 16 euro ed altro.
Secondi il piccione arrosto a 20 euro, l’agnello alle erbe aromatiche 18 euro, tartare di battuto di manzo, tartufo nero e cipolle rosse di Cannara a 18 euro, filetto di manzo al sagrantino ai 18 euro – al tartufo 20 euro, ed altro.
Il panetto morbido con marmellata di pomodoro e guanciale apre ai piaceri della tavola, in attesa delle prime pietanze.
L’antipasto:
Il carciofo è nel periodo ancora presente, in tutte le sue possibili presentazioni, direttamente dall’orto di casa curato da L’Achimista. Qui abbiamo degustato anche la variante alla parmigiana, su crema di pecorino, un insieme di bontà e profumi.
Il menù prescelto dalla carta, composto da 3 pietanze principali, dessert e distillato, con una buona etichetta raggiunge un costo che si aggira intorno ai 40-45 euro a persona, il costo va a salire con vini più importanti, siamo nel posto giusto.
La carta dei vini è dedicata alle etichette umbre in particolare provenienti dalle note cantine areali del Sagrantino di Montefalco, a seguire le etichette nazionali e spumanti di qualità per i più esigenti. Selezione di vini al calice disponibile.
Fusion di formaggio con noci e radicchio, decorazione di balsamico.
Lasciando Bevagna si sale per i primi declivi verso Montefalco, qui ho incontrato l’Azienda Agricola di Domenico Adanti che nasce negli anni 60 del secolo scorso, e presso la villa Arquata prende vita una cantina moderna per una produzione di vino di alta qualità, in particolare il Sagrantino, che mi ha ispirato per l’abbinamento di oggi.
Arquata – Adanti, Sagrantino di Montefalco 2012 (uvaggio: 100% sagrantino): colore rosso rubino cupo. Importante è l’impatto olfattivo che, a visciole more e prugne, fa seguire suggestive note di grafite, liquirizia, bacche di ginepro ed erbe aromatiche. Tannini e freschezza in equilibrio. Affinato in legno per almeno 2 anni ed altrettanti in bottiglia, è un vino da invecchiamento che migliora nel tempo per oltre 10 anni. Si abbina a formaggi ben stagionati e piccanti, salumi nobili, carni alla brace e selvaggina.
Il soufflé di carciofi: ancora una perla di antipasto, i carciofi si sposano con la crema di pecorino e il tartufo nero.
La finta carbonara: manualità e tradizione, la pasta tirata a mano dalla chef Patrizia Moretti per la realizzazione dei classici strangozzi, in connubio con crema di formaggio allo zafferano di Cascia, pancetta artigianale, zucchine e parmigiano stagionato 36 mesi.
I cappellotti: un altro primo piatto fatto a mano, con ripieno di patate viola di Colfiorito, servito su crema di carciofina, fonduta di taleggio al tartufo nero, una bontà.
Un secondo: La Faraona ripiena
La scelta ricade sulla faraona ripiena di cicoria campagnola e della sua carne, cottura esemplare in arrosto. Le verdure in simbiosi sono zucchine, finocchio, pomodori confit e patata viola.
Dessert:
LA TORRE: biscotto al cioccolato e noci con gelato al fiordilatte, colata di crema al cioccolato, caffe’ espresso e baileys.
Che dire, il viaggio a Montefalco mi ha ritemprato, l’esperienza presso L’Alchimista è stata gradevole e molto interessante, l’accoglienza da parte dello staff esemplare e cordiale, servizio attento anche in occasione di un brusco cambiamento climatico mentre si era all’esterno del locale, ma con l’ultimo tocco di magia ecco l’arrivo delle mantelline in cachemire a riscaldare nel finale gli ospiti ai tavoli in piazza.
Eccellente e giusto il rapporto spesa/qualità, materie fresche di giornata e del territorio, presenti alcune divagazioni dei Presidi Slow Food dell’Umbria. La signora Patrizia Moretti ben interpreta e cura tale cucina in tutte le sue sfaccettature, con passione e competenza, mentre le figlie Barbara e Cristina in perfetta sincronia gestiscono a modo il locale, dentro e fuori. Pertanto, il ritorno a Montefalco appare d’obbligo, anche per conoscere al meglio le sale interne e la cantina sottostante adibite a degustazioni.
L’Alchimista di Moretti e Magnini
Piazza del Comune, 14
06036 Montefalco PG
Tel +39 0742378558
Mobile +39 327 3222721
info@ristorantealchimista.it
Chiuso il Martedì
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