Di Carmen Autuori
La lotta allo spreco alimentare è un dovere da cui non si può prescindere. Un’unica e spaventosa cifra basta a comprendere quanto sia grave il problema: 88 milioni di tonnellate di cibo vengono buttate via ogni anno solo in Europa.
Prima di disquisire sui massimi sistemi è necessario che ognuno si prenda le proprie responsabilità, e allora cominciamo ad assumere comportamenti consapevoli che contrastino quella che è diventata una vera e propria piaga.
Partiamo dalla spesa. Non è necessario stipare fino all’inverosimile frigorifero e congelatore, a parte il gusto che non è mai come quello del prodotto fresco, rischiate di lasciare abbandonati sul fondo dell’uno e dell’altro una quantità di alimenti che poi finiranno inevitabilmente nel secchio dell’umido. Meglio fare la spesa giorno per giorno, magari nei mercatini rionali, ce ne sono di fornitissimi anche nelle grandi città, rispettando sempre la stagionalità. Ma è necessario specificarlo?
Un altro punto fondamentale è la conservazione. Imparare come si conservano i cibi ne allunga la vita. Riporre gli alimenti nei comparti del frigorifero tenendo conto della temperatura, conservare i formaggi avvolti in un canovaccio, coprire bene gli alimenti con la pellicola sono piccoli ma preziosi accorgimenti.
Per quanto riguarda la frutta è sempre meglio lasciarla a temperatura ambiente e attenti alle mele: accelerano i processi di maturazione di tutte le altre varietà, meglio riporle in un contenitore a parte.
Utilizzare tutte le parti di un prodotto, ad esempio i gambi dei broccoli: mescolati con pane, uova e formaggi si trasformano in deliziose crocchette. Con i gambi dei carciofi si può ottenere una crema per condire la pasta oppure delle fettine di carne. Le bucce di patate fritte o al forno condite con qualche spezia si trasformano in deliziose chips.
Veniamo al cibo avanzato dal giorno prima che opportunamente ‘rimaneggiato’ diventa un vero e proprio capolavoro. Emblematica è la frittata di maccheroni che ormai è diventata un must nel panorama gastronomico partenopeo. Che dire della pasta al sugo ripassata in padella che diventa ‘arruscata’, cioè con una saporitissima crosticina croccante?
Ottime anche le polpette che possono essere realizzate con qualunque tipo di carne o pesce, sia crudo che cotto, ma anche solo con il pane.
Anche al ristorante è possibile contrastare lo spreco alimentare. Non vergogniamoci di richiedere il cibo avanzato che, opportunamente conservato e riscaldato, sarà buonissimo anche il giorno dopo. C’è una proposta di legge per rendere obbligatoria doggy bag in tutti i ristoranti ed evitare, così, lo scandalo dello spreco alimentare.
Oggi ho raccolto la ricetta della torta di pane di Antonella Voza, meglio conosciuta come La Cuoca Strapazzata, che anche dal pane vecchio, sempre una grande risorsa in cucina, riesce ad ottenere un piatto gustosissimo che può risolvere una cena veloce.
Torta di pane
Di Antonella Voza
Ricetta raccolta da Carmen Autuori
Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 20 minuti
Ingredienti per 6 persone
- 500 g di pane raffermo (va bene anche il pane in cassetta)
- 500 ml di latte intero
- 4 uova
- 300 g di formaggi misti (scamorza, fontina, emmenthal, fiordilatte) o quello che avete in frigorifero
- 20 g di burro
- Sale
- Pepe
Preparazione
Ammollate il pane tagliato a fette nel latte, se troppo secco aggiungetene ancora fino a che non risulterà abbastanza morbido.
Strizzatelo bene e foderate una teglia di 28 centimetri di diametro precedentemente imburrata.
Fate uno strato con i formaggi tagliati a dadini, continuate con un altro strato di pane ed irrorate con la metà delle uova battute con un pizzico di sale ed una spolverata di pepe. Continuate con il formaggio e chiudete con l’ultimo pane rimasto.
Spennellate la superficie con una noce di burro fuso.
Infornate a 180 gradi per circa 20 minuti in forno statico.
La preparazione deve risultare dorata in superficie. Servite la torta di pane tiepida.