Ecco la settima ricetta a cura di Comm’è amaro stu ppane per la staffetta natalizia di Compagni di Blogger.
Per la settimana dedicata ai dolci del Natale di Apparecchiati per le feste di Compagni di Blogger, oggi è il turno della Campania con
i
superbi Raffioli alla cassata di Antonia e degli Struffoli, dolce antico originariamente e tipicamente napoletano, nato tra la fine del XVI secolo ed i principi del XVII,
nelle cucine di monasteri femminili napoletani.
La ricetta di famiglia, mi è stata tramandata da nonna Elisabetta e per l’impasto recita così:
“Per ogni uovo occorrono 100 grammi di farina 00, 20 grammi di burro, un pizzico di sale, la buccia di un limone grattugiata ed un po’ d’anice“.
Per quelli in foto (grazie Sara) ho adoperato:
- 3 uova grandi
- 300 grammi di farina 00
- 60 grammi di burro
- un pizzico di sale
- la buccia grattugiata di un piccolo limone
- mezza tazzina d’anice
- 350 grammi di miele d’acacia o millefiori
- tre cucchiai di zucchero
- la buccia grattugiata di un’arancia e di un mandarino
Procedimento
Si impastano bene tutti gli ingredienti senza aggiungere altra farina, si forma l’impasto a sfera e si fa riposare per un’oretta, coperto.
Quindi, si staccano dei pezzi d’impasto grossi all’incirca come un’arancia e con questi si formano dei bastoncelli sottili quanto il dito mignolo che si andranno a tagliare con una spatola a pezzettini ed a poggiare su una superficie infarinata appena.
Si friggono man mano che si tagliano, in olio d’arachidi, in una padella profonda, fino a doratura, girandoli spesso con una schiumarola. Gli struffoli si gonfiano in cottura.
Gli struffoli fritti, si poggiano su carta assorbente per asciugarne l’olio in eccesso.
Finita questa operazione, in una bella casseruola larga, si fanno sciogliere 350 grammi di miele con tre cucchiai di zucchero e la buccia grattugiata di un’arancia e di un mandarino; si porta al bollore, si abbassa la fiamma e si versano dentro tutti gli struffoli, mescolando in modo che siano interamente coperti dal miele. Questa operazione dura pochi minuti.
Ora gli struffoli si possono sistemare nel piatto di portata (quello bello della foto è un regalo di Antonia), aiutandosi con un cucchiaio.
Aggiustarli, se si vuole, a forma di “corona”, appoggiando al centro del piatto di portata, un bicchiere e sistemandoci tutto intorno gli struffoli tiepidi. Quando il miele si sarà completamente raffreddato, sfilare delicatamente il bicchiere.
Decorare con minuscoli confettini colorati misti (diavulilli), qualche confettino bianco (cannellino dal sapore di cannella) e frutta candita (scorzetta d’arancia, cedro, ciliegine, cocozzata).
In abbinamento agli struffoli, Luciano Pignataro consiglia:“L’Eleusi di Villa Matilde, Falanghina passita, è certamente una buona soluzione per uno dei dolci più amati dai napoletani durante le feste natalizie. Rinfrescante e strutturata”.
I dolci
della meravigliosa settimana dedicata di Compagni di Blogger, sono:
Lombardia: Panettone Milanese alto di Assunta
Piemonte: Mont Blanc a la moroise di Caris
Trentino Alto Adige: Stollen di Pasqualina
Puglia, Basilicata: Cartellate di Tinuccia
Emilia Romagna: Spongata di Daniela
Liguria: Pandolce Genovese alto di Sara
Campania: Struffoli di Maria
Campania: Raffioli alla cassata di Antonia
Domani la settimana si chiuderà in bellezza con:
Sicilia: Cucciddati di Rossana
Calabria: Torrone di Teresa