Ecco la sesta ricetta a cura di In cucina mi rilasso per la staffetta natalizia di Compagni di Blogger.
E’ un dolce natalizio di antiche origini, tipico della zona di Reggio Emilia e Parma: famose sono le spongate di Brescello, Pontremoli e Busseto, ma anche quella di Sarzana, in lunigiana.
Non avevo mai provato a riprodurla in casa perché trovo con molta facilità eccellenti prodotti artigianali, ma quando, con CdB, dovevamo scegliere quali dolci proporre per questa staffetta, ho pensato subito alla spongata, che nella mia zona non manca mai sulle tavole e nei pacchi natalizi!
La ricetta che vi propongo è un mix tra varie trovate in rete, in particolare quella di Gisella Ponis, trovata nel forum di gennarino, e che risale a una ricetta di una centenaria vecchietta, aggiungendo come spezia il pepe nero, che avevo notato invece in questa versione.
E’ perfetta da regalare a Natale perché si può preparare con largo anticipo (il ripieno va assemblato almeno una settimana o due prima di preparare il dolce) e il sapore, una volta cotta, migliora con il tempo se conservata ben sigillata.
Insieme a me, per la rassegna di dolci tradizionali natalizi, oggi c’è Sara, che ci propone il suo “Pandolce genovese alto”: una meraviglia!
La Spongata reggiana
Con queste dosi ho preparato una spongata da cm 24 e qualche piccola spongata monoporzione che abbiamo mangiato a colazione.
Per il ripieno:
200 grammi di zucchero semolato65 grammi di acqua60 grammi di pane grattugiato abbrustolito
60 grammi di noci tritate
20 grammi di pinoli
30 grammi di mandorle tritate grossolanamente
20 grammi di uva sultanina
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di chiodo di garofano polverizzato
noce moscata grattugiata, una punta di cucchiaino
pepe nero macinato, una punta di cucchiaino
60 grammi di cedro candito
2 cucchiai di vino bianco
Versare lo zucchero e l’acqua in una casseruola, mettere sul fuoco e spegnere non appena raggiunge l’ebollizione.
Aggiungere allo sciroppo tutti gli altri ingredienti, amalgamando bene.
Conservare il composto in frigo, ben coperto, da una a due settimane.
Per la pasta frolla:
280 grammi di farina
125 grammi di burro fuso, lasciato intiepidire
100 grammi di zucchero semolato
1 uovo
vino bianco
Per finire:
zucchero a velo
Impastare tutti gli ingredienti aggiungendo vino bianco in quantità sufficiente per ottenere un panetto di pasta.
Lasciarla riposare in frigorifero per mezz’ora.
Riprendere la pasta frolla, dividerla in due parti, di cui una (quella per la base) un poco più grande, stenderle abbastanza sottili (circa 3 millimetri di spessore) e rivestire con quella più grande la base e i lati di una tortiera bassa, imburrata e infarinata, di diametro cm. 24.
Inserire il ripieno, compattandolo un poco con il dorso di un cucchiaio (circa 1,5 o 2 centimetri come spessore, rimane piuttosto bassina) e ricoprire con l’altro disco di sfoglia, cercando di sigillare i bordi ma togliendo l’eventuale pasta in eccesso.
Bucherellare la superficie e cuocere in forno a 180 gradi per circa 20/30 minuti (dipende dal tipo di forno, non deve scurire in superficie).
Una volta tiepida cospargere con abbondante zucchero a velo.
Come molti dolci natalizi, migliora se si lascia riposare per qualche giorno.
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Il vino ideale da accompagnare a questo dolce, consigliato dall’esperto Luciano Pignataro:
Non perdete i nostri prossimi golosissimi appuntamenti con i dolci delle feste!
domani, Giovedì 13 Dicembre
Campania: Struffoli, di Maria
Campania: Raffioli alla cassata, di Antonia
Venerdì 14 Dicembre
Sicilia: Cucciddati, di Rossana
Calabria: Torrone morbido alle mandorle e cedro candito, di Teresa
Ringrazio di cuore mia sorella per le porcellane in stile inglese e per la fantastica luce pomeridiana di casa sua :)))