di Alessandro Marra
E’ incredibile pensare come il Marsala sia stato tanto apprezzato all’estero quanto così poco considerato in Italia. Il più famoso dei vini liquorosi della nostra terra (peraltro di occasionali natali britannici: Woodhouse pensò di aggiungere una certa quantità di alcool a quel pregevole vino assaggiato in Sicilia, così da meglio conservarlo per il trasporto via mare verso l’Inghilterra) ha patito a lungo un’inesorabile svalutazione sotto il profilo commerciale e ancor più qualitativo.
In direzione del graduale riposizionamento qualitativo sul mercato avviato in tempi recenti, il Consorzio per la Tutela del vino Marsala DOC ha promosso quest’anno – con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – un’intensa tre-giorni di degustazioni, alla riscoperta di questo gioiello di produzione enologica.
La settimana del Marsala – questo il nome dell’evento – si è svolta nei giorni 26, 27 e 28 maggio scorsi in ben 72 enoteche d’Italia, dove è stato possibile degustare quattro tipologie di vino Marsala per metterne in risalto le notevoli affinità di gusto con i prodotti tipici siciliani.E proprio la grande versatilità in tema di abbinamenti gastronomici è uno degli aspetti su cui il Consorzio ha puntato e intende ancora puntare nel prossimo futuro per muoversi alla riconquista del mercato italiano e non solo. Oltre ad abbinarsi bene ai dolci della tradizione siciliana, infatti, il Marsala è pregevole se consumato con i formaggi stagionati (piccanti e non) e con il cioccolato fondente; per di più, si presta sorprendentemente come aperitivo.
Questi gli abbinamenti proposti: cioccolato artigianale fondente dellaDOLCERIA DONNA ELVIRA e pecorino siciliano DOP con stagionatura di 6 e 12 mesi.
Ma ecco le quattro etichette che ho provato all’Enoteca Ronchi di Milano:
MARSALA VERGINE, SECCO, CANTINE FLORIO
Invecchiamento di oltre 5 anni, nessuna aggiunta di mosto cotto ma soltanto di distillato di vino e titolo alcolometrico minimo del 19%, come stabilito dal disciplinare per l’utilizzo della menzione vergine in etichetta. Residuo zuccherino di pochi grammi per litro (la tipologia secco prevede un residuo inferiore a 40 g/l).
Utilizzo di sole uve grillo provenienti da vigneti ad alta densità di impianto affacciati sul mare.
Colore oro antico di rara intensità e brillantezza, grande consistenza in bicchiere.
Naso intenso e di grande complessità con eleganti sentori di frutta secca e di spezie.
Caldo e secco in bocca, equilibrato e vellutato. Piacevole persistenza di liquirizia e sfumature di vaniglia che rimangono in bicchiere anche dopo l’ultimo sorso.
MARSALA SUPERIORE, SEMI-SECCO, CANTINE INTORCIA
Invecchiamento di oltre 2 anni in botti di rovere e titolo alcolometrico del 18%; utilizzo di uve grillo, inzolia, cataratto e damaschino con aggiunta di mosto cotto, alcool e mistella.
Si distingue per un accattivante colore ambrato.
Impatto olfattivo intenso che si distende tra cioccolato fondente, datteri e fichi secchi, per lasciare poi spazio a profumi di evoluzione terziaria, vaniglia e tabacco.
Amabile (il residuo zuccherino per la tipologia semi-secco è compreso tra 40 e 100 g/l), caldo e pienamente rispondente a livello gusto-olfattivo con una lunga e intensa persistenza di dattero e di caramello. Piacevole tannicità.
MARSALA SUPERIORE, DOLCE CASANO
Come detto, invecchiamento di almeno 2 anni in botti di rovere e titolo alcolometrico del 18% per la menzione superiore.
Colore ambra brillante, nobile consistenza.
Profumo intenso e complesso, emergono avvenenti note fruttate di albicocca candita, fichi secchi e datteri; speziatura di tabacco dolce e vaniglia.
In bocca è dolce e sapientemente intenso; il tannino ben levigato conduce il palato verso una persistenza infinita di dattero e frutta secca, con accurati ricordi legati al legno e alla tostatura.
MARSALA SUPERIORE RISERVA, DOLCE, CANTINE PELLEGRINO
Oltre 4 anni di invecchiamento in botti di rovere per la tipologia superiore riserva.
Colore ambrato e brillante, sempre vigorosa la consistenza.
Fragranza di frutta candita e passita, soprattutto albicocca; miele, tabacco dolce; si percepisce un’elegante nota affumicata e di caffè tostato.
In bocca è intenso, dolce ma non stucchevole (benché il residuo zuccherino sia oltre i 100 g/l per la tipologia dolce); eternamente persistente, un continuo susseguirsi di note vanigliate e di frutta passita, ravvivate sul palato da un tannino nemmeno mai lontanamente fastidioso.
Un veloce flashback di ricordi gusto-olfattivi immaginando l’abbinamento perfetto…
Poi ecco il cioccolato artigianale di Modica, elaborato secondo l’antico metodo degli aztechi sciogliendo la massa di cacao pura, aggiungendo lo zucchero fino alla perfetta amalgama e versando poi il composto negli stampini, facendovi fuoriuscire con attenzione tutta l’aria: gusto pieno e intenso. Perfetto per gli ultimi due marsala degustati!
E, infine, i due pecorino.
Quello stagionato 12 mesi, leggermente piccante, è il compagno ideale del Marsala semi-secco. Con il Marsala secco, invece, benedizione per il pecorino stagionato 6 mesi.
è impossibile non pensare ad altri abbinamenti! Tradizionali o innovativi. Sicuramente di territorio.
Qualche idea?! Ecco quelle che suggerisce Cantine Florio!
Bentornato Marsala!
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