di Antonella Amodio
Dista solo 20 km da Firenze l’azienda La Sala del Torriano, situata a San Casciano in Val di Pesa, in località Montefiridolfi, il comune più a settentrione del territorio che sancisce il Chianti Classico. Due unità: La Sala, appartenuta alla famiglia dei Medici, e il Torriano del casato Rossi Ferrini che nel tempo sono diventate una unica proprietà. Francesco Rossi Ferrini il titolare de La Sala del Torriano, ha ereditato da suo nonno la passione per l’agricoltura e per il vino, puntando all’acquisizione di terreni altamente vocati alla viticultura e realizzando un progetto di lavoro di ricerca dell’ eccellenza e di sostenibilità, per le 50.000 bottiglie prodotte all’anno.
34 ettari di vigneti e complessivi 75 tra boschi e piante di ulivi centenarie, tutto a regime biologico certificato, dove il vitigno sangiovese fa la parte da gigante, con l’80% di presenza, regalando poi vini eleganti, verticali e ossuti. Il 20% delle restanti uve presenti in vigna, sono vitigni internazionali, come il merlot e il cabernet sauvignon e a seguire varietà autoctone: il colorino e il pugnitello ( di questo si realizza una interessante interpretazione in purezza “5 Filari” con affinamento in anfora ), due biotipi locali. Le radici delle viti affondano in terreni omogenei, costituiti da depositi alluvionali di medio impasto con una discreta pietrosità nel caso del Torriano e di depositi fini e ricchi di calcare nell’areale de La Sala.
Luoghi magici, con caratteristiche pedoclimatiche diverse tra loro dove l’enologo Stefano Di Biasi si avvale della presenza costante di Ovidio Mugnaini, enologo e agronomo interno, per produrre vini da singoli appezzamenti, le cui uve sono vinificate separatamente ( solo il 50% delle uve prodotte sono vinificate ) per far emergere le caratteristiche delle 40 singole micro particelle e dove la ricerca e l’identità fanno sì che i vini si lasciano ricordare.
Un team giovane che lavora di qualità iniziando dalla gestione dei vigneti che si giovano di due stazioni metereologiche, consentendo il monitoraggio e gli interventi mirati, per poi arrivare alle operazioni in cantina con l’impiego di tecnologie avanzate e di legni per la maturazione per nulla invasivi. Si gioca di snellezza, essenzialità, di un lavoro preciso che punta a “togliere”, alla sottrazione, all’agilità della beva, senza mancare di personalità ed eleganza. L’opulenza non è sicuramente il tratto distintivo dei vini di La Sala del Torriano, ma siamo di fronte ad autenticità, carattere e finezza.
Vini sartoriali, che invito ad assaggiare, perché sono sorprendenti, snelli, longevi e con punte di eccellenza, come l’etichetta di Chianti Classico Gran Selezione.
Chianti Classico 2020
95% sangiovese e 5% merlot, uve coltivate dai 200 ai 310 metri s.l.m. Matura il 50% in botte di rovere francese da 38 hl e il 50% in acciaio. Dal colore rosso rubino, luminoso. I profumi netti di marasca, prugna e arancia rossa trovano corrispondenza al sorso dove la nuance balsamica fa capolino. Ampio, snello, verticale e salino, con tannini fini in via di integrazione e una chiusura di gran precisione.
Chianti Classico Riserva 2018
90% sangiovese e 10% cabernet sauvignon, uve coltivate dai 200 ai 310 metri s.l.m. matura 18 mesi in botti di rovere francese da 38 hl. Rubino luminoso. L’olfatto gioca su note di frutti rossi, sottobosco, accenno floreale e pepe nero. Al palato rivela freschezza, con la presenza di acidità che rende il vino snello e verticale. Corpo affusolato e tannino elegante sono le sue caratteristiche. La lunga chiusura è salina e persistente.
Chianti Classico Gran Selezione 2018
100% sangiovese selezionato da un singolo vigneto di 1,5 ettari a 300 metri s.l.m. Matura 24 mesi in una singola botte di rovere francese da 38 hl. Bellissimo il colore rubino brillante. I profumi si aprono su note floreali di rosa canina e glicine. In un secondo momento emergono frutta scura, note balsamiche e una leggera nuance affumicata. Il sorso compatto, scattante, segnato dall’acidità e dai tannini scolpiti, fitti e fini in evoluzione, rimane snello ed estremamente godibile. Chiusura lunga e precisa, con un ritorno di accenni agrumati.
Campo all’Albero Toscana IGT 2019
70% merlot e 30% cabernet sauvignon, proveniente da vigneti posizionati dai 200 ai 310 metri s.l.m. Matura 18 mesi in barrique francesi a grana fine e bassa tostatura, di primo, secondo e terzo passaggio. Un vino prodotto fin dal 1982. Rosso rubino concentrato. Profumi di ciliegia, lampone e vaniglia, poi spezie fini e menta. In bocca è equilibrato, con un tannino dolce ed integrato e con la caratteristica della freschezza in primo piano.
La Sala del Torriano
Via Sorripa, 34 50026 san Casciano in Val di Pesa ( FI )
info@lasala www.lasala.it
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