di Virginia Di Falco
La Rocca del Gusto si trova a Monterotondo, comune di origini medievali nell’area metropolitana di Roma, dove si arriva grazie a due strade consolari: Salaria e Nomentana. In 25 minuti di auto (Salaria all’andata, Nomentana al ritorno) abbiamo raggiunto una meta per golosi cha vale davvero la pena di essere raccontata.
Maria Luisa Conrado, figura minuta e gentile che sembra uscita da una commedia francese di Anne Fontaine, ha aperto questo posticino nel 2010. Siamo tra i vicoli del centro storico ma il locale è arredato in maniera molto essenziale e moderna.
Prevale l’arancio, ma ci sono tocchi di colore ovunque, e persino le copertine dei menu sono abbinate ai colori dei bicchieri per l’acqua. Tavoli ben distanziati e ben illuminati, un servizio di grande garbo ma anche informale nella giusta misura, come si conviene in un’osteria. Infine, una carta dei vini piccola ma curata, che consente di bere buone bottiglie a prezzi giusti, restando nel Lazio o pescando da diversi vitigni nazionali.
La carta è piccola ma garbata anch’essa, con proposte in equilibrio tra ricette della tradizione e qualche piatto nuovo che gira intorno ai diversi prodotti di nicchia che Maria Luisa ama selezionare personalmente. «Qui in realtà finiamo per dedicare le vacanze estive a cercare e assaggiare in giro per l’Italia», racconta Alessandro, mentre suggerisce la sequenza di degustazione per il tagliere di salumi e formaggi. E, infatti, almeno i piccoli produttori della zona, Maria Luisa li chiama tutti per nome, quando spiega dove si procura gli ormai rari ceci di Capena o le uova fresche ogni giorno. Una vera paladina, inoltre, di tanti Presidi di Slow Food, che non a caso la segnala anche quest’anno tra le osterie della Guida.
Per cominciare, partiamo proprio da questi legumi prelibati, proposti in una crema pastosa, su pane croccante, con melanzane all’olio della Sabina, precisamente di Nerola. Un olio extravergine davvero gustoso che, insieme ad una leggera spinta dell’aceto rende ancor più gradevoli i crostini.
Meno efficace, invece, il patè di uovo alla russa, dove forse una maionese avrebbe giovato di più alla rotondità del piatto, un po’ troppo penalizzato dai toni acidi di yogurt e sottaceti.
Tra i primi piatti, da non perdere l’amatriciana, sia quella classica che quella ‘solidale’ (che partecipa cioè alla campagna di aiuti per le zone terremotate di Amatrice) personalizzata con della polvere di peperone crusco, a renderla più ghiotta e profumata: sughetto di pomodoro non invasivo, centrato per sapore e consistenza, ottimo guanciale ben abbrustolito ma non secco.
Sfiziosa e soddisfacente al tempo stesso, la ‘zuppa alla gallurese’, un primo piatto realizzato con il pane carasau ammorbidito nel brodo e poi farcito come una lasagna. Delicato e confortevole.
Tra i secondi, oltre a bistecche e braciole del reatino, un profumato spezzatino all’arancia, dalla carne ben trattata, di notevole tenerezza; e un gateau di patate alla nocciola, poco convincente forse per un campano che ha il culto della versione classica del “gattò”, essendo in questo troppo prevalente il gusto della nocciola, che ne fa quasi un dessert, più che un secondo piatto. Ma è davvero una questione di memoria gustativa, tant’è che è piaciuto molto al resto dei commensali.
Un bel viaggio tra i sapori d’Italia, da Nord a Sud – passando per il pecorino di Monterotondo – il piatto di salumi e formaggi, ben presentato, con una indovinata gelatina alla birra di accompagnamento.
Si chiude in bellezza con il nocciolamisù, interpretazione ricca e golosa del tiramisù classico, cremoso, servito al bicchiere.
Per concludere, un posto che consigliamo caldamente, soprattutto a chi cerca un’osteria moderna e aggiornata che sa raccontare con garbo e curiosità una cucina attenta alle piccole produzioni locali ma senza che si trasformino in chiusure verso quello che accade fuori.
LA ROCCA DEL GUSTO
Via della Rocca, 36 – Monterotondo
Tel. 333 924 3753
Aperto solo la sera – domenica a pranzo, su prenotazione.
www.laroccadelgusto.it
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