La ricetta cult. Tubetti col coccio, alias gallinella di mare

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tubetti col coccio

Il coccio – come viene chiamata in Campania la gallinella di mare – è un pesce da zuppa ed è per questo che si adatta particolarmente bene alle ricette di minestre di pasta, magari anche un po’ brodose.
In abbinamento con i tubetti è uno dei piatti più gustosi della cucina di casa e di trattoria. Non temete: l’attenzione noiosa richiesta per deliscarlo viene abboandantemente ripagata dal sapore delle sue carni.

Tubetti col coccio

Di Virginia Di Falco

Ingredienti per 2 persone

Preparazione

In un piccolo tegame lasciate imbiondire lo spicchio di aglio nell’olio, aggiungete i pomodorini tagliati grossolanamente, un pizzico di sale e adagiatevi il pesce che farete cuocere per non più di 5/7 minuti, a seconda della grandezza. Toglietelo dal tegame, riponetelo su un piatto e liberatelo delle lische, facendo attenzione anche alle più piccole e piccolissime, che sono abbastanza insidiose. Mettete la testa con la lisca e la coda nel tegame di cottura, insieme ai pomodorini e l’aglio, aggiungete un paio di bicchieri d’acqua e lasciate rapprendere per una decina di minuti. Nel frattempo fate bollire l’acqua per la pasta. Quando il brodetto di pesce avrà raggiunto la densità desiderata (a me piace piuttosto brodoso, quindi in genere aggiungo un mestolo di acqua della pasta) filtrate con un colino. In un tegame – possibilmente di coccio – con il brodetto filtrato aggiungete i filetti del coccio e versatevi i tubetti che avrete avuto cura di scolare tre minuti prima, completando così la cottura con il pesce. Prima di servire aggiungete un po’ di peperoncino fresco a piacere e, se amate l’impiattamento vintage, anche una fogliolina di prezzemolo.


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