La zuppa di “accio” (sedano), è un piatto della tradizione gastronomica irpina che si usa preparare il 24 di dicembre, come spuntino delle ore 12,00 perché noi popolo di contadini abituati a svegliarci prestissimo (quando c’è da fare lavori particolari nella terra, anche all’alba e naturalmente non fa eccezione neanche la vigilia di Natale), proprio non riusciamo a digiunare aspettando il cenone della Vigilia.
In tempi lontani, quando alla manodopera familiare si aggiungevano anche i braccianti , per rendere il piatto più corposo e più appagante, essendo piatto unico, si usava aggiungere anche le patate, che in termini quantitativi, sovrastavano di gran lunga il baccalà.
L’accio non è altro che il sedano bianco, ortaggio dal gusto deciso, fresco e diuretico, che si presta egregiamente per questa minestra leggera e profumata, tra i suoi ingredienti figurano sua maestà il baccalà, l’aglio, l’0lio di oliva e la prugna.
Accio e baccalà
Ingredienti per 4 persone
- 2 mazzi di sedano
- 15 pezzi di baccalà già ammollato
- 1 cucchiaio di olio di oliva
- 1 spicchio d'aglio
- 1 bicchiere d'acqua
- 3 prugne secche.
Preparazione
Spuntare il sedano, lavarlo e sbollentarlo. Farlo sgocciolare bene ed unirlo in un tegame con l’aglio e l’olio facendolo soffriggere per alcuni minuti. Poi unire un bicchiere d’acqua e un paio di pezzetti di baccalà (invece dei pezzi più “nobili”, si aggiungono le pinne e la coda). Quando si saranno spappolati unire la restante parte di baccalà e le tre prugne, quindi terminare la cottura per una ventina di minuti regolando di sale se necessario.
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