A Castelvetere sul Calore, si è aperta ieri la Kermesse di “Andar per Taurasi”, la manifestazione fiore all'occhiello dell' iper-attiva condotta Slow Food “Colline dell'Ufita e Taurasi”, guidata dagli amici Franco Archidiacono ed Alessandro Barletta. Il programma di ieri prevedeva un banco d'assaggio dei Taurasi 2009 in abbinamento a piatti della tradizione gastronomica della valle del Calore cucinati dagli chef delle comunità del cibo di Terra Madre della provincia di Avellino.
Ci siamo ritrovati nel centro storico del ridente paesino arroccato sulle pendici del Monte Tuoro. Qui una volta tanto, ” Il pubblico” è riuscito a fare qualcosa di bello e di concreto, affidandolo poi alla gestione de “Il Privato”. In sostanza è stato recuperato il suggestivo centro storico di Castelvetere attraverso una pregevole opera di ristrutturazione delle casette ormai fatiscenti, ed affidato ad alcuni imprenditori che ne hanno fatto un albergo diffuso a disposizione di eventuali avventori attratti dal turismo enogastronomico dell'area Valle del Calore. E c'erano un po' tutti i Taurasi 2009 che tanto ci hanno fatto disperare nelle degustazioni per la guida Slow Wine del Luglio scorso.
Decisamente il millesimo 2009, almeno per come si è appalesato fino ad ora (l'esperienza insegna che il tempo non sempre conferma ciò che sembra inizialmente), non è stata un'annata da ricordare. Le piogge insistenti, sia primaverili che a cavallo dell'epoca di raccolta, hanno reso molto difficile il lavoro degli enologi e dei produttori che si sono trovati a dover gestire situazioni di maturazione fenolica molto complesse.
Volendo fare qualche valutazione “a volo d'uccello” sui vini in degustazione, abbiamo trovato alcune conferme, tipo il Taurasi Renonno 2009 di Salvatore Molettieri che ci ha regalato delle sensazioni semplici ma incisive, la frutta matura ma non cotta, sia al naso che in bocca ci ha deliziato nel quadro ben bilanciato da una notevole spalla acida.
Come pure il Taurasi 2009 di Villa Raiano che è risultato anch'esso dalla beva semplice, ma con un pizzico di “carattere aristocratico” in più, soprattutto al naso.
Ci è piaciuto anche il Taurasi 2009 di Antonio Caggiano con bella frutta in evidenza e tannini sapientemente trattati dal legno appena percettibile.
Ottimo anche il Taurasi 2007 Cantine Elmi , areale di Montemarano, in evidenza tanta potenza ma anche tantissima frutta e bella acidità.
Peccato per la riduzione iniziale al naso che abbiamo avvertito nel Taurasi 2009 Poliphemo di Luigi Tecce , che però in bocca è stato più che soddisfacente.
Bello, anche se un po' “piacione” il Taurasi 2009 di Cantine Lonardo (il base), forse quello che ha “lavorato meglio” sui piatti in abbinamento… che non erano proprio da taurasi!!! Non solo per dovere di cronaca, ma soprattutto per evidenziare i grandi meriti che la comunità del cibo di Terra Madre sta assumendo attraverso il certosino lavoro di recupero di ricette storiche e di prodotti del territorio, è indispensabile scrivere della grandissima “Maccaronara” preparata dai soci Slow Food , tra cui spicca lo schivo quanto bravissimo Filippo Branca di Carife.
Degni di nota anche il voluttuoso Carmasciano accompagnato dalle particolari confetture insieme alle quali è stato servito ed infine, ma solo in ordine di servizio, l'eccezionale soffritto di maiale con patate e pupacchie, il primo della stagione. E' proprio vero, “Chi ben comincia è … a metà dell'opera”!!! ;-))
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