Con questo articolo su una cantina a noi molto cara inizia la collaborazione di Paolo Mazzola. Doppio motivo per essere contenti. Soprattutto i nostri lettori che potranno godere della sua sapienza anche sulla birra colmando finalmente un vuoto.
di Paolo Mazzola
Il vino non è ancora imbottigliato, ma sta scaldando i motori nei serbatoi d’acciaio, nella cantina di Ariano Irpino, dopo lunga e accurata lavorazione. L’affinamento proseguirà per ulteriori due anni in bottiglia e, presumibilmente, solo nel 2014 sarà messo in commercio.
Antonio Di Gruttola e sua moglie Daniela, vogliono infatti ricalcare la tradizione di qualche decennio fa che voleva i grandi aglianici essere commercializzati solo dopo 7 anni dalla vendemmia.
Con Antonio Di Gruttola partiamo da lontano, nella visita fatta a metà settembre di quest’anno e parliamo di vigne, dell’ultima acquistata a Montemarano. Per poter approfondire l’importanza della cura del vigneto, Cantina Giardino si è dotata di una consulenza eccellente :Claude e Lydia Bourguignon, che con il LAMS lavorano per restaurare la biodiversità dei terreni, allo scopo di migliorare la qualità e la tipicità del vino. Referenze importanti, fra i clienti Romaneè Conti, Leflaive, Daguenau e l’elenco potrebbe proseguire a lungo, ciò dimostra la cura del dettaglio e gli investimenti anche culturali che pervadono la nostra viticultura.
Vigne vecchie dai 50 ai 100 anni, altra grande e rara particolarità di Cantina Giardino.
per il Taurasi Riserva 2007 parte dell’uva proviene dalle vigne di Paternopoli, vendemmiate il 3 novembre e parte dalla più fredda Montemarano, le cui vigne sono state vendemmiate il 10 novembre.
Lunga discussione in famiglia per decidere con quale annata realizzare il primo “Taurasi”, che completerà la gamma dei rossi della cantina e che oggi ha nel Nude, aglianico d’Irpinia IGT, la sua punta di diamante. Daniela preferiva l’Aglianico del 2006, Antonio invece preferiva il 2007. Li abbiamo assaggiati entrambi.
Il 2006 ha un olfatto ricco e intenso di frutti rossi, e le sensazioni speziate, di terra, di cuoio e di fungo, sebbene presenti, sembrano in secondo piano.
Un aglianico ancora immaturo per Antonio che ha bisogno d’affinarsi, smussare la forte caratterizzazione di frutto per acquistare in complessità e completezza.
Come è questo Taurasi Riserva 2007“Quaranta”?
Della raccolta ho già detto:2007 annata calda, aglianico 100% proveniente dai vigneti di Paternopoli e Montemarano .Antonio predilige un grado di maturazione giusto, in questo caso 25 Brix, assolutamente non uva surmatura che darebbe connotazioni troppo dolci, da confettura di frutta rossa al vino
Colore rosso rubino vivace, olfatto complesso, emerge subito la ciliegia rossa accompagnata da profonde e delicate sensazioni di terra e di fungo, appena colto. Segue pepe, tabacco, ma soprattutto cuoio, in un insieme complesso e completo e di lunga persistenza. Bocca avvolgente, piena, giocata sulla bevibilità e sull’eleganza, sull’equilibrio fra una morbidezza giusta ed una buona freschezza e sapidità. Tannini setosi e levigati e quel po’ di astringenza residua che, personalmente non mi dispiace, Antonio ritiene venga smussata dal prossimo affinamento in bottiglia. Lunga e affascinante la persistenza.
Pigiaderaspatura, fermentazione rigorosamente con lieviti naturali in legno, lunghe macerazioni sulle buccie di 60 gg., affinamento di 4 anni in botti di castagno da 20 hl e tonneau di 4 ° passaggio.
Per questo vino un’etichetta di prestigio disegnata da Mai Ohno, la medesima che disegna le immagini dei libri di Banana Yashimoto.
Un grande Taurasi…ne sentiremo parlare molto.
Sede ad Ariano Irpino, via Petrara 21/b. www.cantinagiardino.com info@cantinagiardino.com – Tel 0825-872288, Fax 0825-873084. Ettari di Proprietà: nessuno. Vitigni: aglianico, fiano, greco, coda di volpe, coda di volpe Rossa. Bottiglie prodotte: tra le 10.000 e le 15.000 a seconda dell’annata.
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