di Tiziano Terracciano
Questa Locanda mantiene sempre intatto negli anni il suo fascino. La sala rustica, con le pareti in pietra, i particolari in legno ed il camino al centro, dà sempre quella calda accoglienza che coccola l’ospite da quando si accomoda fino a quando va via. Noi ci mancavamo da un bel po’ ma appena arrivati ci siamo subito sentiti a casa, in un’ambientazione familare che ci aggrada ancor prima di cominciare a mangiare.
Dopo aver varcato la soglia di ingresso troviamo il forno a legna da cui Nicola Ricciardi sforna da anni le sue Pizze Napoletane rese uniche dall’utilizzo di materie prime provenienti da questo fertile territorio posto tra i Monti Trebulani e la Valle del Medio Volturno.
E a valorizzare i prodotti e le tradizioni di questo territorio ci pensa anche lo chef Lele Romano che ha modificato il proprio menù, improntandolo in varie degustazioni che stuzzicano la curiosità dei clienti.
Anche noi incuriositi abbiamo tergiversato un po’ prima di fare le nostre scelte. Alla fine abbiamo optato per il “Menù Assaggi del Territorio” (20 euro) e per il “Menù Fiorentina” (30 euro).
Come si evince dal nome il primo menù porta alla scoperta dei prodotti tipici locali includendo una bibita a scelta e uno dei dolci artigianali di Sara. Si parte dal Tagliere sul quale sono adagiati i Salumi, i Formaggi di varie stagionature e gli sfizi rappresentati dalla Bruschetta e dalla Montanara bella gonfia e soffice che si presta anche ad accompagnare qualcuno dei salumi affiancati.
Si continua con i Tegamini nei quali sono contenute le preparazioni della Tradizione: -il Soffritto, forte al punto giusto e tagliato a pezzetti piccoli in modo tale da piacere anche ai più schizzinosi che si possono lamentare per la piccantezza o per la grandezza dei pezzi; -le Scarole e Fagioli che nella loro semplicità sono sempre ben apprezzate; -la Polenta con il ragù e i pezzetti di tenera carne; -il Pancotto con i broccoli che, nella sua semplice ricetta di recupero, diventa una vera e propria prelibatezza; -la Pettera fatta con il “petto” del maiale, le patate, il pane raffermo e l’inimitabile sapore e profumo delle Papaccelle.
Il “Menù Fiorentina”, come si può ben intuire dalla denominazione, comprende una T-Bone di scottona locale del peso di circa 700 grammi (pertanto se allo stesso tavolo ci sono più persone che prendono questo menu possono scegliere di ordinare ognuno la sua fetta o optare per una singola fetta più grande che si avvicini così più propriamente al peso di una “vera” Fiorentina).
Comunque c’è da dire che anche la bistecca di tale minima pezzatura ci ha regalato grandi emozioni grazie alla estrema tenerezza, al sapore veramente straordinario e alla perfetta cottura al sangue, con il cuore della carne che si è mantenuto caldo fino alla fine.
Con questo menù inoltre viene offerto un contorno di ottime Patate al forno cotte con tutta la buccia e un aperitivo composto dalla Bruschetta, dalla Montanara, dal Primo sale panato e fritto e da una fetta di Caciocavallo piastrata e ricoperta da una fetta di Pancetta.
Completiamo con il dolce incluso nel primo menù, un Semifreddo al Pistacchio che si rivela non essere mai stucchevole a tutto vantaggio del gusto e della digeribilità.
Il Boccon Divino
SP330 n.18 – 81010 Dragoni (CE)
Tel. 0823 866016
Scheda del 20 agosto 2018
di Antonella Amodio
Per dirla con Gualtiero Marchesi in ogni arte a rendere grandi sono la sintesi e la semplicità. Questo vale anche per la cucina. In ogni piatto va rispettata la legge dell’equilibrio imposto dalla natura.
Il concetto è applicabile non solo alla preparazione dei piatti di alta cucina, ma alla gastronomia in generale. Così per la pizza, come già abbiamo avuto modo di constatare al Boccon Divino a Dragoni. Nell’ Alto Casertano, fuori dai percorsi mediatici e non distante da Pizzeria Elite di Pasqualino Rossi e positivamente influenzato dalle correnti del vento di eccellenza che arrivano dal colle di Caiazzo, il Boccon Divino applica “sintesi e semplicità” nella sua proposta gastronomica.
In parte ció è dovuto alla disponibilità delle materie prime reperibili sul territorio, che giocano un ruolo importante nella preparazione. Combinate poi ad hoc danno vita a sapori unici. Il tocco finale lo da l’opera dell’uomo.
Dalla cucina – curata dallo chef e proprietario Raffaele Romano – e dalla pizzeria del Boccon Divino escono piatti ricchi di sapori, con riferimenti al territorio, alla tipicità e alle tradizioni. Combinazioni non facile da trovare in altri posti, ed è anche per questo motivo che più volte ne abbiamo parlato proprio su questo sito.
La pizza la prepara Nicola Ricciardi, che rimane fedele alla tradizionale Stg (il Boccon Divino è iscritto all’ Associazione Vera Pizza Napoletana ), tant’è che lavora a mano l’impasto per evitarne surriscaldamento, che può verificarsi con l’ impiego dell’impastatrice. L’impasto riposa nella madia dove matura per circa dodici ore.
La pizza invitante e ben cotta, all’assaggio è leggera e scioglievole al palato. In carta se ne contano 28 gusti diversi, divise per Classiche, come la pizza Margherita, Speciali dove è possibile scegliere la pizza Boccon Divino, condita con straccetti di maiale nero casertano, misticanza, pomodorini e parmigiano. Infine, le Selezioni dove la pizza Incontro ( preparata con mozzarella di bufala dop, pesto di pistacchio di Bronte, misticanza, scorzette di limone di Sorrento e mortadella Igp ) appagherà la vista ed il gusto.
Un piccola prelibatezza rimane il panuozzo. Chi lo mangia al Boccon Divino lo ricorderà per sempre. Oltre alla bontà dell’impasto ( lo stesso della pizza ) è notevole la farcia, ben dosata negli ingredienti e nel condimento. Si può ordinare con gli ortaggi, i salumi, latticini e formaggi.
Andare al Boccon Divino non significa solo mangiare la pizza. Raffaele prepara paste fatte in casa, carne arrosto e baccalá fritto, in umido e al pomodoro che meritano l’assaggio. In attesa della pizza suggerisco di mangiare I pizzini fritti, un tris di pizze fritte farcite secondo la fantasia dello chef. A proposito di semplicità e sintesi, chiedete l’insalata di pomodoro con il tarallo sbriciolato. Non ve ne pentirete.
Ampia selezioni di vini con presenza di etichette regionali ed extra regionali. In lista c’è anche la scelta di birre prodotte da un birrificio artigianale locale, oltre che alla spina.
L’ambiente rustico, con il camino che viene acceso durante la stagione invernale, da il senso di convivialità. Inoltre, il Boccon Divino rimane un posto speciale anche per l’umiltà di Raffaele e di Nicola, che ci fa ritornare sull’affermazione di Marchesi: ” si è grandi quando si ė essenziali”.
Costo della pizza Margherita: € 3,50
Pizzeria Il Boccon Divino
Strada Statale 330, 18
81010 Dragoni ( CE)
Tel. 0823 866016
Dai un'occhiata anche a:
- Piro Piro, cucina di pesce e divertimento sul lungomare di Reggio Calabria
- A cena sotto un cielo di limoni, da Paolino a Capri
- Pozzuoli, ‘Ncopp’ a’ Terra. Contemporanea Taverna nel cuore dei Campi Flegrei
- Magnolia, dove mangiare e bere bene a Chiaia
- Affacciata sul Lago d’Averno, Masseria Sardo fra storia e leggenda
- Daniele Landolfi, fornaio e chef, fautore della tradizione Leuciana
- Botania Relais & Spa, un’oasi di gusto e benessere, in un’atmosfera bucolica ischitana
- Raw: il ristorante fine dining sulla terrazza di Habita79