La Pentecoste, che viene anche chiamata Pasqua delle Rose, celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti nel Cenacolo. A Roma molto suggestiva resta la cerimonia della pioggia di petali di rose rosse sui fedeli dall’oculos del Pantheon a simboleggiare le lingue di fuoco discese dal cielo sugli apostoli.
Anche la Pentecoste, che quest’anno cade domenica 19 maggio, come la maggior parte delle festività cristiane ha dei cibi dedicati, da Nord a Sud.
A Canobbio, sulle rive del Lago Maggiore, si festeggia con il Pan Dolce, un soffice lievitato a base di nocciole e mandorle, mentre in Friuli troviamo i colaz, ciambelline di pasta frolla aromatizzate con cannella e chiodi di garofano. In Toscana è usanza preparare la schiacciata dolce e nelle Marche la Pizza di Pentecoste, detta anche Crescia al formaggio.
In Abruzzo, invece, non possono mancare le Tisichelle, biscotti all’anice che si preparano nei dieci giorni precedenti alla festa, e si consumano bagnate nel vino.
Anche in Campania resiste una grande tradizione legata alla Pentecoste.
Nel Cilento nel linguaggio comune è detta Pasqua ri juri (Pasqua dei fiori) la terza dopo Pasqua Bufanìa (Epifania) e Pasqua re l’ova (Pasqua di Resurrezione).
Ma è soprattutto nel casertano che viene celebrata a tavola con un dolce dedicato: la pastiera nella sua variante al profumo di rosa.
Per la ricetta di questo dolce davvero straordinario abbiamo chiesto ad Anna Chiavazzo, talentuosa pastry chef e titolare della pasticceria Il Giardino di Ginevra a Curti in provincia di Caserta, un salotto dove sembra che il tempo si sia fermato, tra pizzi, mobili d’epoca, ciotole ripiene di praline e confetti.
Anna, nonostante i tanti corsi di formazione centrati sulla pasticceria contemporanea, resta fedele alle tradizioni della sua terra. Questa è una delle sue ricette del cuore che propone esclusivamente nel mese di maggio in onore alla Madonna, alle mamme e alla festa di Pentecoste.
Pastiera di rose
Di Anna Chiavazzo della pasticceria IL Giardino di Ginevra
Ricetta raccolta da Carmen Autuori
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 1 ora
Ingredienti per 10 persone
- 500 g di farina di grano tenero
- 100 g di tuorli
- 150 g di zucchero semolato
- 300 g di burro
- 5 g di sale
- Scorza di limone grattugiata
- Per la farcia di riempimento
- 500 g di grano cotto in acqua di rose
- 500 g di zucchero
- 400 g di ricotta di bufala
- 500 ml di latte intero
- 6 uova interen+4 tuorli
- 50 g di petali di rose
- Per la composta di rose
- 50 g di zucchero
- 250 g di petali di rose
- 50 ml di acqua
- Scorza di limone di Sorrento grattugiata
Preparazione
Per la pasta frolla
Inserire farina e burro in planetaria munita di foglia, fare sabbiare il tutto, aggiungere quindi sale, scorza grattugiata di limone, uova e zucchero, lavorare alcuni minuti senza fare scaldare l’impasto avvolgerlo in una pellicola e lasciarlo riposare per almeno 6 ore in frigo.
Per la composta di rose
Lavare bene i petali di rose rigorosamente non trattate, aggiungere lo zucchero, la scorza di limone, l’acqua, cuocere per circa 15 minuti fino a che si assorbono i liquidi e si ottiene una crema piuttosto liquida.
Conservare in un barattolo in frigo fino al momento dell’utilizzo.
Per il ripieno
La sera prima della preparazione mettere in infusione i 50 g di petali di rose nel latte.
Lasciare in frigo fino al momento di utilizzarlo.
Al mattino scaldare leggermente il latte e filtrare eliminando i petali.
Cuocere il grano precotto nel latte alle rose per circa 10 minuti, deve diventare una crema.
Inserire in planetaria la ricotta, le uova, lo zucchero e ottenere una consistenza cremosa, a questo punto mescolare con il grano cotto.
Intanto preparare il fondo nella frolla, stendere la pasta a 6 millimetri e foderare uno stampo dal diametro di 18 centimetri, spalmare sul fondo della teglia la composta di rose e versarvi la farcia di grano e ricotta.
Decorare la pastiera con dei semicerchi di pasta frolla sui bordi come per formare uno smerlo. Cuocere in forno a 175 gradi per 60 minuti, lasciar raffreddare con lo sportello del forno semi aperto.
Il giorno dopo decorare il dolce con una piccola rosa di pasta frolla realizzata con la pasta frolla avanzata e abbondante zucchero a velo.
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