Un’unione inedita tra due prodotti simbolo del Made in Italy.
Una riflessione sull’evoluzione del gusto e su quanto influenzi la società globale. La lectio magistralis di Vittorio Sgarbi.
Le creazioni del filosofo della pizza Franco Pepe.
Uno straordinario parterre di ospiti.
A cambiare, sul filo degli anni, non sono soltanto le mode, il costume, il senso del pudore. A cambiare è anche il rapporto con i sapori in virtù di nuove conquiste del palato, di nuove conoscenze alimentari.
Partirà da questa riflessione La metamorfosi del gusto, una giornata incentrata sull’inedito accostamento di due eccellenze simbolo planetario di italianità nel mondo: la pizza napoletana e l’aceto balsamico di Modena IGP. Il “matrimonio impossibile” tra il piatto nominato patrimonio immateriale dell’UNESCO e il quarto prodotto italiano più esportato si realizza grazie all’inventiva e alla passione del Gruppo de Nigris che il prossimo 13 settembre riunirà un significativo parterre di istituzioni ed esperti gourmet.
Un abbinamento che ne “La Metamorfosi” non sarà soltanto una curiosità gastronomica, ma una riflessione su come potranno evolversi le eccellenze del made in Italy, preservando la loro l’identità e, nel contempo, continuando nel percorso che le ha portate a cambiare gusti e stili di vita globali. In termini più ampi, la giornata sarà una riflessione sull’influenza del senso del gusto nella nostra società in tutti i campi, compreso quello artistico. Fino a porsi domande sui mutamenti del mercato agroalimentare e sulle scelte necessarie per la tutela delle eccellenze del made in Italy.
Fra i tanti ospiti attesi al Balsamico Village il critico d’arte Vittorio Sgarbi che terrà una lectio magistralis analizzando 2.000 anni di iconografia tra vino e cibo, esplorando opere note e meno note: dai mosaici di Pompei alla pasta di mandorle che si fa arte con Anna Gardu nei giorni nostri, passando per Caravaggio, Warhol, Suterland e molti altri.
Sotto la guida del giornalista e critico enogastronomico Luciano Pignataro dibatteranno Simona Caselli, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Pino Aprile, scrittore e “meridionalista”, Alberto Carotenuto, Magnifico rettore dell’università Parthenope di Napoli, Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale della Coldiretti, e Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente fondazione Univerde. Le conclusioni del dibattito sono affidate a Alessandra Pesce, Sottosegretario alle Politiche Agricole del MIPAAFT.
Il confronto si sposterà presto nel piatto e a celebrare il matrimonio tra pizza e aceto balsamico e non solo ci sarà Franco Pepe. Il maestro d’arte bianca più famoso al mondo e noto come “il pizzaiolo filosofo” condurrà una “verticale” delle sue pizze gourmet impreziosite dall’inconfondibile carattere dell’aceto balsamico.
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A introdurre i lavori della giornata sarà lo stesso Armando de Nigris, Presidente del Gruppo De Nigris che spiega così le ragioni che hanno portato alla creazione de La Metamorfosi. “Oggi L’Italia ha grosse responsabilità nel tracciare la strada nel settore alimentare in quanto portabandiera del gusto mondiale. In un momento in cui il made in Italy è sotto attacco abbiamo il dovere di mettere la nostra “scintilla di creatività” al servizio dell’innovazione, sviluppando sempre più occasioni per presentare i valori che ci contraddistinguono nel mondo. Questa unione tra due ambasciatori dell’eccellenza italiana rappresenta sicuramente un’opportunità”.
Anche il luogo e il tempo dove avviene la Metamorfosi sono peculiari. Il Balsamico Village di Carpi, creato dalla famiglia de Nigris, è il primo e unico in Europa dedicato a una eccellenza agroalimentare. Oltre 40.000 metri quadri nel cuore della Balsamic Valley modenese, dove tra i filari delle uve destinate a diventare Aceto Balsamico di Modena si può scoprire tutto della storia di questo prezioso condimento e i segreti della sua lavorazione. Inaugurato nel 2016, il Balsamico Village è diventato molto più di un tributo a un alimento e si è trasformato in cenacolo per incontri istituzionali di alto profilo, con politici, imprenditori, chef stellati e tanti artisti nelle sue sale. Come quella, spettacolare, che raccoglie 8 milioni di litri di aceto in invecchiamento e che ospiterà la parte di degustazione della giornata.
La manifestazione è parte degli eventi con cui il Balsamico Village ha voluto celebrare l’Anno del Cibo Italiano, un ciclo incominciato lo scorso febbraio in una serata dedicata all’arte che ha visto il taglio del nastro da parte del Ministro della Salute.
Infoline – BALSAMICO VILLAGE
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