La Masardona a Roma
di Floriana Barone
La pizza fritta è una cosa seria, anzi serissima e Cristiano Piccirillo lo sa molto bene: lo scorso 25 settembre ha inaugurato la sede romana de La Masardona a Piazza dell’Oro, a due passi da Lungotevere, proprio di fronte alla Basilica di Giovanni Battista dei Fiorentini. La location è molto suggestiva: qui prima c’era un’antica trattoria romana, caratterizzata da ampie volte, le stesse presenti anche nei locali di Napoli. Un elemento architettonico che è un simbolo di buon auspicio per i partenopei.
All’ingresso, dietro un’ampia vetrata, spicca il forno a legna, che contribuisce a creare l’atmosfera tipica di un’autentica pizzeria napoletana. L’ambiente è accogliente, moderno e molto curato, decorato con opere e pezzi unici, realizzati da artisti di fama internazionale, come il maestro Antonio Nocera, che ha firmato i piatti principali delle portate con protagonista Pulcinella che fa le corna per allontanare la sfortuna. La postazione della pizza fritta è chiusa, a vista: lì Cristiano lavora incessantemente, alla fine della sala e davanti alla cucina.
A Roma Piccirillo ha deciso di mettersi in gioco a 360°, dimostrando le sue abilità da pizzaiolo, ma, soprattutto, le capacità gestionali alla guida di un team composto prevalentemente da giovani, portando avanti le sue idee e la sua esperienza, derivate anche da un importante bagaglio extralavorativo, non comune in questo settore per un ventinovenne. Cristiano ha scelto questo lavoro quasi fosse una vocazione, rifiutandosi però di lavorare solamente dietro al bancone, cercando, al contempo, anche una solida base di studio: ha puntato a riqualificare la figura del pizzaiolo, troppo spesso stereotipata, intraprendendo un percorso parallelo, con una laurea in Lingue e culture moderne a 24 anni, a cui è seguito un ulteriore periodo di studio in Spagna e un’esperienza professionale importantissima, presso il Daní Maison (due stelle Michelin) di Nino di Costanzo a Ischia, che per Cristiano rappresenta uno dei migliori ristoranti al mondo. Questa scelta ha permesso al giovane pizzaiolo di confrontarsi con chef di altissimo livello, come Salvatore Bianco, al quale Cristiano è molto riconoscente, che rappresenta un punto di riferimento anche nel progetto romano, così come il forte legame con Gennaro Esposito.
Sulle materie prime i Piccirillo hanno sempre dimostrato una grande attenzione: questa famiglia utilizza la farina Caputo dal 1945. La bufala, la provola e il fior di latte arrivano quotidianamente da Napoli da Latteria Sorrentina e i salumi da Golosità Sannite (BN), con cui c’è un confronto continuo per intervenire con eventuali modifiche sui prodotti scelti. Le verdure vengono selezionate da un ortofrutticolo di altissima qualità.
Il menu della pizza fritta è molto simile a quello de La Masardona di Napoli. Ma qui il format offre anche i percorsi degustativi nuovi (al costo di 25€), che stanno riscuotendo un grande successo, con la pizza fritta servita in assaggi di battilocchio, simbolo della storia di questa storica famiglia. Un percorso si chiama proprio “Affidati a Cristiano”: un’esperienza a sorpresa che il pizzaiolo realizza sul momento per l’ospite seduto a tavola. I prezzi delle degustazioni sono veramente competitivi per incentivare la scelta di questa particolare proposta.
Qui la pizza fritta si mangia rigorosamente con le mani, senza l’uso di posate: una pratica centenaria che consente al cliente di coinvolgere tutti i sensi nell’assaggio.
Gli antipasti sono da manuale: crocchè di patate che si scioglie in bocca (2€), frittatina di pasta che valorizza la materia prima del Pastificio Gerardo Di Nola (3€): molto invitante e avvolta da una croccante panatura. Bella l’idea di omaggiare anche il Lazio con il tagliere del maiale (13,50€), composto da pane di pizza fritta e al forno, porchetta, cicoli, salame e mozzarella di bufala.
Le pizze lievitano naturalmente senza celle frigo: l’impasto è caratterizzato da un’alta idratazione e lunghi tempi di lievitazione, che variano dalle 12 alle 24 ore. La pizza fritta di Cristiano è leggera, gustosa, con ingredienti ben bilanciati e, soprattutto, non unta.
Nel locale di Piazza dell’Oro la prima pizza fritta da assaggiare è, senza ombra di dubbio, la Masardona (9,50€), farcita con ricotta, cicoli, provola, pomodori, pepe e basilico, servita al tavolo avvolta nella carta direttamente da Cristiano, come tradizione. Eccellente la Nonna Pizza (10€), una montanara al ragù napoletano, parmigiano e basilico, realizzata proprio con la ricetta originale del ragù della nonna di Piccirillo, leggermente alleggerito.
Molto buona anche la zia Rituccia (11,50€), con melanzane a funghetto, provola, pomodorino, datterino e basilico.
Ma la pizza fritta preferita del padrone di casa è La Don Vincenzo (9,50€), farcita con ricotta di pecora, provola fresca affumicata, cicoli, pepe e basilico: forse la più autentica, caratterizzata da un gusto classico, dedicata al papà, a cui Cristiano deve tutto.
A La Masardona il forno a legna è a vista: il menu delle pizze classiche al piatto è molto corto e comprende proposte semplici, come la Marinara (8€), la Margherita (8€) e qualche alternativa più gustosa, come la Gennarino (12,50€), condita con salsiccia, provola e friarielli.
Il menu si conclude con le “Dolci Coccole”, come il Battilocchio: mini calzone fritto al cioccolato artigianale al latte o fondente, bianco o crema al pistacchio con spolverata di zucchero a velo (6€). Tra le proposte spiccano anche i battilocchi con il gelato di Casa Infante (6,5€), gli straccetti di pasta fritta (mini 6,50€ e maxi 8€) e i palloncini fritti (6,50€), con mix di creme al cioccolato homemade. La carta dei vini è cortissima e comprende due rossi e due bianchi, disponibili anche al calice, mentre la selezione di amari e liquori è più corposa, con la crema al Limone di zio Gaetano (3€) o la liquirizia dei F.lli Vena (3€).
Cristiano Piccirillo è un pizzaiolo talentuoso, propositivo, preparato, curioso e con i piedi ben saldi a terra. Un ragazzo molto legato alla sua famiglia e alla sua città, che guarda al futuro con obiettivi chiari. Ha scelto Roma per avviare il suo progetto personale, con lo scopo di “innovare” senza però snaturare la storia dell’Antica Friggitoria La Masardona. Il suo sogno nel cassetto? Vedere un giorno La Masardona fuori dai confini nazionali.
Antica Friggitoria La Masardona Roma
Piazza dell’Oro, 3, 00186 Roma RM
A pranzo dalle 12:00 alle 15:30 e a cena dalle 19:00 alle 23:00
Giorno di chiusura: il martedì
Tel. 06/86981973
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