di Floriana Barone
La Mangiatoia: segnatevi questo nome perché è uno degli indirizzi capitolini da non sottovalutare per gli appassionati di pizza romana. E l’altro nome da tenere bene a mente è quello del pizzaiolo: Andrea Renzi, la colonna portante di questo ristorante e pizzeria a gestione familiare.
La Mangiatoia è un locale storico, aperto nel quartiere Due Ponti nel 1967 dal nonno di Andrea, Giuseppe, che di mestiere faceva il camionista. Aveva realizzato il suo desiderio proprio davanti alla struttura attuale: mettere in piedi una piccola trattoria insieme alla moglie Maria, cuoca instancabile, che poi l’ha trasformata in ristorante con forno a legna. Qui hanno lavorato, fianco a fianco, nonna Maria insieme al papà, la zia e lo zio di Andrea, che è diventato il pizzaiolo della famiglia a soli 17 anni e che stendeva col mattarello, come da tradizione. Nel 2003, poi, sono iniziati i lavori che hanno interessato la stalla di fronte al locale e il ristorante si è ingrandito: Andrea è subentrato come pizzaiolo alla fine del 2012, dopo la scomparsa dello zio. È cresciuto qui, accanto alla sua famiglia, con gli occhi fissi sul bancone, ma, nella vita, aveva decisamente altri piani in mente. Ex pugile, Andrea sognava un futuro da meccanico per moto da competizione e, nonostante le prime difficoltà, non ha cominciato da autodidatta e non ha mai mollato e oggi, a mio parere, è uno dei giovani più promettenti del panorama romano.
Cosa fa la differenza a La Mangiatoia? In primis le materie prime utilizzate e, ovviamente, l’attenta gestione dell’impasto. Le farine sono un blend del Molino Mariani Paolo (Barbara, AN), il pomodoro è di Rosso Serafino, San Marzano Dop a tiratura limitata, l’olio è quello di Flaminio di Irene Guidobaldi (Trevi, PG), che Andrea alterna con quello dell’azienda agricola biologica Torrente Locone (100% coratina), la mozzarella di bufala è campana Dop di Loffredo e il pecorino romano Dop arriva da Cibaria Srl di Castel Gandolfo.
Sul menu gli antipasti comprendono una sezione di “classici”, come prosciutto e bufala (12€) e un’altra di fritti fatti in casa, come i supplì al telefono, di dimensioni leggermente ridotte. Molto buona la mozzarella in carrozza (5€), opera del cugino di Andrea, chef della Mangiatoia e proprietario del locale insieme a lui: Davide Mearelli prepara i piatti tipici della tradizione romana, come cacio e pepe (10€), pollo con i peperoni (14€) e qualche rivisitazione come la gricia ai fiori (12€), oltre a occuparsi dei dolci. Dal menu i clienti possono scegliere anche diversi tagli di carne da cuocere alla griglia.
Per la sua romana, Andrea è deciso a riprendere la tradizione familiare, tornando presto a preparare l’impasto con il lievito naturale, come faceva un tempo lo zio e come fa oggi per il suo pane, come il multicereali o l’extracotto. In attesa di nuove celle di lievitazione, Andrea attualmente fa un pre-impasto il giorno prima. Dopo 24 ore di fermentazione a temperatura controllata, fa il rinfresco, aggiungendo anche un po’ di lievito naturale e lasciando riposare i panetti di 180 grammi per altre 5 ore. Stende a mano e poi cuoce la pizza nel vecchio forno a legna Alfa in refrattario a 340° per circa 2 minuti e mezzo.
La sua è una pizza assolutamente popolare, ma molto curata negli abbinamenti, ben bilanciati: bassa e sottile, gustosa ed estremamente digeribile.
Le pizze in carta sono 20 in totale, compresa quella del giorno, come la classica Pizza e Fichi (13€), condita con la stracciatella dell’azienda agricola Terra Mia Srl, fichi laziali, menta di produzione propria e crudo di selezione Ethical Food di Edoardo Cicchinelli.
Eccellente la Margherita (7€): sul menu sono protagoniste tutte le tradizionali pizze romane, come la Funghi, la Diavola, la Fiori e Alici o la Boscaiola. È da assaggiare anche la Tropea (12€), con fior di latte, pomodorini confit, tonno Drago, cipolla rossa di Tropea Igp, olive di Gaeta e basilico.
Andrea collabora anche con lo chef Tommaso Coppola per i topping dedicati alle pizze fuori menu. Buonissima la Fiori Special (13€), ideata circa quattro anni fa, condita in modo semplice, ma molto gustoso e composta da fiori di zucca, mozzarella di bufala campana Dop e, in uscita, pomodorini confit fatti in casa, alici di Cetara Armatore, olive taggiasche nazionali denocciolate e origano dell’Etna.
Si conclude con i dolci fatti in casa (6€): buono e super classico il tiramisù; fresca, ma non perfettamente rassodata, invece, la panna cotta con passion fruit e vaniglia.
La Mangiatoia
Via dei Due Ponti, 181,
00189 Roma
Tel. 06/33261640
Aperto dal martedì alla domenica a cena;
chiuso il lunedì
(chiuso per ferie dal 15 al 30 agosto)
Facebook
Instagram
Dai un'occhiata anche a:
- Un anno di Frumentario a Roma, la piccola grande pizzeria al taglio a San Giovanni
- Radici – Pizzeria Agricola a Pietrelcina
- Enrico Arena Pizzeria e Cucina a Santa Maria Capua Vetere, alle porte dell’Anfiteatro campano
- Pizzeria Il Monfortino a Caserta: la meta casertana della pizza che segue la tradizione napoletana e che prepara uno dei migliori ripieni al forno in circolazione
- Guida completa alle pizzerie di Caserta, la città della pizza in 44 locali pieni di passione, storia e tecnica
- Pizzeria Da Cicchetto a Sicignano Degli Alburni
- Pizzeria Trattoria Maione a Pozzuoli: la pizza tra la Solfatara e il mare
- Pizzeria Royal a Cicciano (NA)