di Franco D’Amico
A Napoli, presso la Locanda del Nero in via Chiatamone 54, è stato presentato il progetto per la rivalutazione dei prodotti tipici di qualità dell’azienda “Quercete” di San Potito Sannitico, nell’alto Casertano. L’attività di allevamento e di produzione delle Quercete, centro pilota prima degli anni ‘90 per la selezione dei genotipi come il suino “Casertano” e l’ovino “Laticauda”, viene da molto lontano, e si propone oggi attraverso la ristorazione di qualità, con la consulenza speciale dello Chef Renato Martino, prima stella Michelin della provincia di Caserta, direttamente dal suo ristorante di proprietà, il “Vairo al Volturno”, di Vairano Patenora (CE).
E LE STELLE BRILLANO IN CUCINA
Il fascino è a stelle e strisce ma le radici sono dell’Alto Casertano: quelle di Nadia Maria Nacca, giornalista freelance che, con verve e inserendo i tasselli giusti, ha curato e presentato l’evento ai numerosi invitati di Napoli e della Campania, nonostante il maltempo in corso, insieme ai responsabili amministrazione e comunicazione del gruppo Quercete, con la presenza cordialissima di colleghi della carta stampata e del web e di esperti e critici della gastronomia, presso La Locanda del Nero di via Chiatamone a Napoli, deliziando il palato agli intervenuti, alla presenza dello Chef stellato Renato Martino, la nuova guida tecnica de La Locanda del Nero, arrivato di persona e per la prima volta a illustrare il disegno gastronomico prospettato dall’azienda, insieme allo staff di cucina napoletano. All’arrivo del dolce si sono aggiunti, a sorpresa, importanti imprenditori napoletani.
Gli ospiti sono stati accolti con un aperitivo di benvenuto corredato dai prodotti primari delle Quercete, come i salumi del maiale nero casertano allevato allo stato semibrado, previa alimentazione con prodotti selezionati, rese basse ma di alta qualità di contenuti, nonché dai formaggi di laticauda, un ovino con carni delicate e latte a basso contenuto di acido caprinico, che conferisce al formaggio quel giusto gusto gradevole e leggero. Nell’aperitivo di benvenuto, l’assaggio di un pecorino stagionato di sei mesi e un bemù, misto con latte ovino e di mucca bruna alpina dell’azienda, con 11 mesi di stagionatura, il tutto abbinato ad un Asprinio di Aversa e ad una sfogliatina di verdure nel finale.
Le pietanze:
Budino di caciocavallo del Matese, con crema di carciofi e porri fritti.
Mezzi paccheri, con ragù di Maiale Nero Casertano
Agnello Laticauda all’uso antico (con patate)
Tortino di castagne, con salsa di cachi
I vini:
Asprinio di Aversa – I Borboni
Pallagrello Bianco Fontanavigna – Terre del Principe
Falerno Primitivo – Cantine Moio
Falanghina – passito Eleusi – Villa Matilde
LA CUCINA DEL TERRITORIO RIVOLTA AI GIOVANI
Un progetto, quindi, mirato per comunicare l’idea di portare i sapori agresti in città, rivolgendosi ai giovani in particolare, una innovativa proposta dall’azienda agricola di San Potito Sannitico “Quercete” (ora non più agriturismo ma solo azienda di produzione), con fornitura diretta dei propri prodotti nei quattro punti ristoro de La Locanda del Nero di Teano, Hotel Miralago Matese, Caserta e Napoli.
Qualità, territorio e semplicità è la filosofia portata avanti da Renato Martino, stella Michelin dal 2007, il cui obiettivo è quello di fare arrivare sulla tavola prodotti che si identificano nel territorio, selezionati nel pieno rispetto delle natura e secondo principi ecosostenibili, regalando, quindi, anche a chi vive in città, sapori e cibi genuini come se vivesse in pieno contatto con la natura. Gli ingredienti, in particolare, l’olio extravergine, le carni, anche il pescato e, naturalmente tutta la linea di produzione dell’azienda Quercete, formaggi laticauda in primis e salumi tipici del nero casertano, contribuiranno alla preparazione di pietanze diverse, ovvero, piatti del territorio approntati in modo differente, ma di qualità assoluta e con menù a costi in ogni caso accessibili, abbinati principalmente ai vini dell’areale campano.
LE LOCANDE DEL NERO IN CAMPANIA
Di fronte, v’è il monte Echia e, alle spalle, il lungomare: la posizione favorevole de La Locanda del Nero di Napoli, inserita nello splendido contesto tra storia e leggenda della città partenopea, a pochi passi dallo scoglio di Megaride. Le altre Locande del Nero sono state realizzate a Caserta, in pieno centro, a Teano nel contesto storico della cittadina che ha visto i natali dell’Unità d’Italia e un’altra sede è presso il grand Hotel Miralago, un colpo d’occhio sui monti del Matese nell’area di S. Gregorio Matese, questo a significare anche la grande attenzione dimostrata dall’azienda Quercete nella ben disposta collocazione delle location.
LE QUERCETE AZIENDA AGRICOLA DI QUALITA’
L’Azienda Agricola Quercete, di cui si trovano riferimenti storiografici sin dal 1700, è situata nel comune di S. Potito Sannitico e si estende su una superficie di circa 50 ettari, splendidamente esposta a sud-ovest, su un terreno alle pendici del Massiccio del Matese in un territorio da sempre ad alta vocazione agricola e zootecnica. L’Azienda è da oltre 30 anni impegnata nell’allevamento di due razze molto particolari, inserite di recente nel novero delle specie a rischio di estinzione, come la Pecora Laticauda e il Maiale Nero Casertano, le cui razze originarie sono oggi praticamente estinte. In allevamento circa 600 capi ovini e 200 capi suini, tutti riconosciuti dall’anagrafe zootecnica nazionale.
Dal 1998, Quercete veniva inserita tra gli Agriturismi importanti delle Osterie D’Italia di Slow Food, con locanda annessa e possibilità di alloggio in confortevoli chalets situati nella parte alta della tenuta, già appartenuta alla famiglia Filangieri, con una vista incantevole sul territorio dell’Alto Casertano, valorizzata anche da numerosi programmi gastronomici televisivi. La cucina privilegiava solo materie prime di alta qualità riferita ai propri allevamenti ovino-suino, della montagna e dell’orto, con la possibilità di abbinare vini particolari come il Pallagrello nelle due varianti bianco e nero e il Pinot Nero, con propri vigneti, in un’areale a forte vocazione vitivinicola già segnatamente interessata dai Borbone con il famoso “Piedimonte”, vitigno corrispondente al pallagrello, allora tra i più pregiati del regno, allevato nell’area del Monticello proprio a Piedimonte Matese. Ora viene segnalata una probabile ripartenza vitata a Pallagrello di qualche ettaro, sempre all’interno della tenuta, per far sì che le Locande fruiscano anche di un altro prodotto eccellente della nostra terra.
LOCANDE DEL NERO
Napoli, via Chiatamone 54
Caserta, via Mazzini (trav. Via Ferrante 34-38)
Teano, Calata Santa Maria de Foris
Parco del Matese, presso Hotel Miralago (comune S. Gregorio Matese)
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