di Floriana Barone
Il trapizzino di Stefano Callegari, la pizza di Gabriele Bonci, la pasta fresca di Egidio Michelis: in questa caldissima estate, il Mercato Centrale Roma è la meta preferita di romani e turisti. Tutti ne parlano e il motivo è semplicissimo: l’offerta enogastronomica è ampia e di qualità, all’interno di un luogo dinamico e aperto tutti i giorni, fino a mezzanotte. E i prezzi non sono poi così elevati, considerata la proposta di eccellenza e l’attenzione per le materie prime. Al Mercato si assaggia, si mangia, si acquista, si instaura un rapporto diretto con gli artigiani dietro ai banconi. E si beve anche, con i vini al bicchiere selezionati da Luca Boccoli.
Il progetto è nato a Firenze nel 2014 su idea dell’imprenditore Umberto Montano e ruota intorno al concetto dell’artigiano: il mercato è una cornice di artigiani del buongusto. A Roma il Mercato Centrale ha aperto il 5 ottobre del 2016 all’interno di un ex dopolavoro ferroviari, destinato ai pasti, con la Cappa di marmo Mazzoniana, realizzata negli anni Trenta dall’architetto Angiolo Mazzoni. L’idea di base del Mercato è quella di togliere tutte le etichette per rendere protagoniste le bontà alimentari, le eccellenze del territorio: su questa linea l’utilizzo di piccoli scarabocchi come nuovo linguaggio del Mercato. Perché del buon cibo si parla attraverso le esperienze e come dice lo slogan “La bontà è elementare”. Il Mercato ha quindi mantenuto la destinazione d’uso originaria e oggi abbraccia 19 botteghe, principalmente romane.
E ora parliamo della proposta gastronomica, cominciando da Lorenzo Nigro, che ha portato nella Capitale uno dei piatti poveri più gustosi della tradizione fiorentina: il lampredotto e cioè l’abomaso, uno dei quattro stomaci dei bovini, una delle carni più magre del vitello. La salsa verde e quella al peperoncino per condire il panino sono homemade, secondo le ricette della nonna di Lorenzo, la Sig.ra Mara. Il pane è croccante e pronto a farsi inumidire. Molto gustoso il panino al lampredotto con carciofi sott’olio, a 6 euro. Nigro prepara anche piatti tipici della cucina romana, come la trippa alla romana (a 5 euro) e il panino con la lingua o con la trippa, l’insalata di trippa al piatto e l’insalata di nervetti al piatto.
Molto apprezzato anche il trapizzino di Stefano Callegari, che, oltre ai famosi triangoli di pizza farciti, propone anche una buona offerta fredda. Uno street food irresistibile a 4 euro: il trapizzino è croccante fuori e morbido dentro, una “tasca” pronta ad accogliere le ricette tradizionali della cucina romana, come baccalà e ceci, stracciatella di burrata con zucchine alla scapece, doppia panna, lingua in salsa verde, parmigiana di melanzane, baccalà e peperoni, polpette al sugo e pollo alla cacciatora. Impossibile poi non assaggiare i tartufi di Luciano Savini, in particolare quello bianco, molto richiesto dai clienti del Mercato Centrale.
E poi c’è la Bottega degli hamburger di chianina di Enrico Lagorio, che propone un’offerta di qualità a un prezzo ragionevole, come il menu Toraia con hamburger di chianina e chips a 10 euro e pizza bianca con porchetta di maiale toscana a 6,50 euro.
Il principio di Martino Bellincampi è semplice: si può friggere tutto, l’importante è trovare il giusto involucro. Nella sua bottega è esposto uno street food doratissimo: bucatini cacio e pepe impanati a 3 euro, supplì a 2 euro, pollo fritto a 5 euro e mozzarella in carrozza a 4 euro.
La bottega della pasta fresca di Egidio Michelis è sempre affollata e comprende la parte della ristorazione e quella della vendita, come la maggior parte degli altri banchi. I primi piatti sono fedeli alla tradizione romana, con molte proposte più delicate e estive, come i tortelli di ricotta e zeste di limone e le trenette di pesto fagiolini e patate: entrambi a 8 euro. Impossibile non avvicinarsi anche alla bottega della carne e dei salumi di Fausto Savigni, coltivatore toscano che si occupa di crescita, macellazione delle carni e produzione di salumi.
La pizza di Pier Daniele Seu non ha bisogno di presentazioni: il giovane e talentuoso pizzaiolo romano realizza una pizza cotta a forno a legna molto vicina a quella napoletana, con materie prime di ottima qualità e stagionali, abbinamenti gustosi e molto interessanti, come la Margherita gialla con pomodorino giallo, provola affumicata e menta o l’Amatriciana con pomodoro, guanciale, pecorino e pepe, entrambe a 10 euro.
In queste settimane poi il pesce fresco dei fratelli Galluzzi è preso letteralmente d’assalto: è il terzo punto vendita per l’Antica Pescheria Galluzzi 1984. Il cliente può decidere se comprare il pesce al Mercato o optare per una cottura sulla griglia e mangiarlo sul posto. Molto sfiziosi i piatti sul menu: gnochetti cozze e pomodori pachino a 8 euro, tagliolini alla pescatora a 12 euro e il panino del pirata con tonno a pinna gialla a 13 euro. E il pesce arriva freschissimo da Anzio, Terracina, Gallipoli, Mazara del Vallo e Porto Santo Stefano. Di fronte si trova anche il sushi di Donato Scardi, produttore romano.
Al Mercato vanno forte anche i formaggi di Beppe Giovale, che propone con yogurt biologico, pasta del giorno come fusilli con carote, zucchine e formaggio Giallina mantecati in forma a 6, 50 euro, panini con salumi e formaggi, piatti freddi come scamorza affumicata e burratina pugliese, insalata di riso e bottoncini.
I romani doc fanno tappa fissa a I carciofi e i funghi di Alessandro Conti e Gabriele La Rocca. Alessandro è romano da 4 generazioni e Gabriele si occupa di selezione di funghi da 3 generazioni: questa bottega punta su ricette con carciofi e funghi, come carciofi alla giudia, carciofi e patate, carciofi alla romana, funghi e patate novelle, polpette di zucchine, risotto con i funghi e con i carciofi e d’inverno uno strepitoso gateau di patate e carciofi.
Offerta ampia e colorata al vegetariano e vegano di Marcella Bianchi, una scelta healthy e gustosa, con burgers a 8,50 euro, come l’Arzillo: Burger Veg, peperoni al forno, melanzane grigliate, origano pugliese, insalata e maionese al peperoncino. E poi ci sono yogurt con muesli a 3,50 euro, macedonie di frutta, centrifughe, insalate gourmet e d’inverno le zuppe. In questa bottega sono molto attenti alla stagionalità dei prodotti.
E anche per il dolce c’è l’imbarazzo della scelta: il cioccolato di Pierangelo Fanti o, per sempio, le specialità siciliane di Carmelo Pannocchietti di Modica, che produce granite eccezionali.
E poi c’è la Bottega del Gelato del pasticcere e mastro gelataio Luca Veralli, che collabora spesso con Bonci per alcuni prodotti, come i maritozzi al gelato. Da Veralli si trovano diverse proposte: piccola pasticceria, come minicheesecake all’arancia a 4 euro, il trafreddino a 4 euro, torte, waffles, crepes, brioche e yogurt, con grande attenzione alla stagionalità. Per il gelato c’è l’imbarazzo della scelta: zabaione al marsala, limone di Sicilia, mandorle di Toritto e le cialde possono essere riempite di cioccolato bianco o nero.
Per il pane e la pizza solo un nome: Gabriele Bonci, un vanto per il Mercato Centrale e una vera tentazione per romani e turisti, considerata l’ampia proposta gastronomica proposta. Sul bancone non sono esposte solo le sue invitanti pizze, impastate e infornate davanti ai clienti nel laboratorio a vista, ma anche biscotti, dolcetti, croissant, panini farciti e diverse tipologie di pane. Molto carina anche l’idea di produrre il “pane del Mercato”, realizzato con farina integrale e una piccola percentuale di farina di grano tenero.
Al Mercato Centrale si possono assaggiare anche i “Magnifici”: piatti speciali che nascono dall’unione degli artigiani, che abbinano insieme le specialità e le eccellenze dei protagonisti di via Giolitti. E ogni bottega ha il suo Magnifico.
Infine, al primo piano c’è il Ristorante “La tavola, il vino e la dispensa” di Oliver Glowig, due Stelle Michelin: come per tutte le altre botteghe, gli spazi sono a vista, compresa la cucina. Per pranzo il menu è à la carte, con un’offerta che valorizza la tradizione romana. Il locale è dotato di una dispensa in cui lo chef sceglie gli ingredienti per il menu, con una interessante enoteca gestita da Luca Boccoli, che sceglie personalmente le etichette. La cucina ovviamente è di altissima qualità, ma i prezzi sono ragionevoli, nonostante Oliver utilizzi le stesse materie prime degli altri ristoranti stellati.
Un esempio? La Calamarata al pesto con gamberetti a 14 euro. Il ristorante è sulla Guida del Gambero Rosso 2018 e ha vinto il premio come novità dell’anno. Per l’estate Oliver ha puntato sul cotto e crudo di frutta e verdura, un piatto in cui vengono valorizzate tutte le singole cotture delle verdure. In queste settimane, il ristorante ospita anche eventi enogastronomici di livello con cene a quattro mani che lo chef ha organizzato insieme ai suoi ex allievi e il vino scelto da Luca Boccoli: l’iniziativa si chiama “Il Maestro, l’allievo e l’amico”.
Mercato Centrale Roma
Via Giolitti, 36
www.mercatocentrale.it
info@mercatocentrale.it
Aperto tutti i giorni, dalle 8 a mezzanotte (nel weekend fino all’1 di notte)
Giorno di chiusura: 25 dicembre
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